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  1. Telefonia Cellulare

    AvatarBy Ares il 30 June 2015
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    Laura era finalmente giunta al termine di una giornata di lavoro molto faticosa e stressante. Sola in una città che non le piaceva, si rifugiò nella sua camera d’albergo. Dopo la doccia, si distese sul letto e afferrò il caro e vecchio nokia. Il pensiero di una sua telefonata l’aveva aiutata a sopportare i gravosi impegni professionali.

    Purtroppo a causa del suo lavoro, Laura era costretta spesso a recarsi in città lontane e sconosciute. Così delle lunghe ed intense telefonate erano diventate parte integrante della loro relazione, l’unico mezzo che avevano per vincere per alcuni attimi la forzata separazione.

    Inserì il vibracall, e quindi lentamente infilò il nokia nella vagina, che era già un po’ umida. Non sapeva mai esattamente l’ora in cui avrebbe chiamato, ma non avrebbe mai potuto fare a meno della tortura dell’attesa. Era una preparazione necessaria, sebbene fosse anche molto esasperante. Aspettando lo squillo, che avrebbe segnato l’inizio del rapporto, pregustava il piacere imminente e così aumentava in lei il desiderio di godere.

    Intanto la sua eccitazione era arrivata al massimo del sopportabile e gli umori vaginali stavano bagnando un po’ anche le lenzuola.

    Per cercare di calmare il desiderio, Laura cercò di stringere più che poté le cosce, e finalmente arrivò, liberatorio, il primo squillo. Ma la vibrazione durò solo qualche secondo e lasciò la donna quasi più smaniosa di piacere di prima. Sperò che lui questa volta sarebbe stato più generoso e che, dopo averla fatta attendere tanto, l’avrebbe richiamata presto.

    Passarono altri lunghissimi dieci minuti, prima che arrivasse la nuova vibrazione. Questa volta il suo amante fu meno cattivo, lo squillo durò molto e permise alla donna di godere un po’.

    Da quel momento in poi si susseguirono diversi squilli, ora brevi ora lunghi, a intervalli irregolari. Nonostante lui fosse lontano riusciva a possederla e a controllarne il piacere.

    Ma senza sentire la sua voce, che in maniera sicura le impartiva ordini non avrebbe potuto sentirsi veramente nelle sue mani, quando avrebbe raggiunto l’orgasmo. Per questo aspettava che si decidesse a farsi vivo, attraverso il motorola, che giaceva muto acconto a lei.

    “Adesso puoi prendere il nokia e spingerlo forte dentro!” finalmente, la voce del suo amante lontano la raggiungeva.

    Laura eseguì l’ordine, con diligenza. Ma appena lui sentì aumentare sempre più i sospiri della sua amante, le impose di smettere.

    “Non ce la faccio, lo voglio bene dentro”

    “Sono io a comandare. Vorresti sempre scopare, è vero?”

    “E’ vero, vorrei sempre farmi fottere…..”

    “E allora infilatelo dentro, ma lentamente, molto lentamente….”

    La donna ubbidì docilmente, ma appena sentì aumentare il piacere cominciò a masturbarsi con più foga, per arrivare prima all’orgasmo. Sentendo aumentare troppo i gemiti di piacere, l’uomo capì che i suoi ordini erano stati ignorati, con voce imperiosa impo...

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    Last Post by Ares il 30 June 2015
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  2. La nonna calda

    AvatarBy Ares il 30 June 2015
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    É la prima volta che scrivo il mio segreto a qualcuno,questo fatto é successo appena un mese fa,io ero a casa con mia nonna di 59 anni e io di 15,già da un po quando in casa sua non ce nessuno mi sparo una sega con la sua biancheria sporca.Quel giorno c'era caldo e lei era in biancheria ed io anche,mentre mi leggevo questo sito come faccio sempre,mi sali un'erezione mia nonna accortasene fece finta di niente,si sedette vicino a me sul divano e mi chiese se le davo una mano a provarsi i vestiti nuovi(compresa la biancheria)cosi andammo in camera tiro fuori la biancheria si tolse la sua mostrandomi l'intera peluria e la sua 3 abbondante,si mise quella nuova(trasparente)e mi chiese come stava io le dissi di girarsi e poi le dissi che era carina cosi,ne provo un altro e io le dissi che non erano bellissime le mutande,poi si provo un paio in pizzo rosso,alla sua domanda se gli stavano bene le risposi che erano le più belle e le più sexy,cosi lei mi disse "allora visto che ti piacciono oggi terrò queste"e cosi fu.A fine pranzo ci sedemmo sul divano a vedere un film e io come sempre mi coricai sulle sue coscie,grazie al pizzo le guardavo sempre tra le gambe,questa volta mi chiese che visto che ero ormai grande se volevo vedere un film hot su primafila,io risposi di si e dopo averlo comprato iniziammo a guardarlo,durante il film mi sali un'erezione e mia nonna accortasene mi appoggio una mano sul pacco e mi disse"é cresciuto sai"io rosso dalla vergogna le dissi "anche te nonna con tutto quel pelo non scherzi"cosi scendemmo a parlare su discorsi imbarazzanti mi raccontò che almeno una volta a settimana fa l'amare con il suo compagno ma non riesce a godere,poi mi alzo da lei si fece scendere le mutandine e mi disse "guardala bene,c'e qualcosa che non va secondo te?"e io le risposi che era bellissima,preso dal momento appoggiai due dita gliela aprii e gli dissi che era ancora morbida e vellutata,lei mi disse"ora fammi vedere te"un po vergognato mi calai i boxer e le feci vedere(é 17 cm duro 10 moscio) in quel momento era moscio e lei disse che era giusto come grandezza abbasso la cappella e disse che era abbastanza grosso,poi le sfilai il reggiseno ma lei mi fermò e mi disse"no questo no!"io le chiesi perché e lei mi disse ancora no cosi la presi dai fianchi gli salii sopra e le dissi "dai nonna fammi vedere!"lei "no basta lasciami!"io le tappai la bocca e le urlai"zitta puttana "le misi due dita in figa e la sditalai fortissimo fino a raggiungere due orgasmi,poi la liberai e lei mi tirò uno schiaffi e mi disse "maialone ora tocca a me!"mi prese l'uccello e me lo scappello succhiandomelo facendomi venire due volte senza tregua poi mi spinse a terra mi sali su e mi scopo ferocemente, venni e la misi a carponi poi presi una cintura e gli frustai ...

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    Last Post by Ares il 30 June 2015
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  3. Cugina scopata in spiaggia

    AvatarBy Ares il 20 June 2015
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    Ragazzi è stato bellissimo, ed è successo appena ieri.
    Mio zio ha appena comprato una casa in spiaggia, e ovviamente ha invitato tutta la famiglia a vederla.
    Appena arriviamo io e la mia famiglia vediamo lo zio che parla con la sorella, e le mie cugine che aiutano in cucina.
    La migliore è sicuramente Clara, che ha compiuto 18 anni da poco, io ne ho 16 ma sono praticamente quanto a lei.
    Salto tutti i dettagli della cena e arrivo al punuo, era più o meno mezza notte, e mentre tutti parlavano io mi sono allontanato, e messa dietro una barca c'era Clara che si stava masturbando col vibratore del cellulare.
    " che ci fai qui?" chiede spaventata rialzandosi lemutande
    " nniente " e mi giro
    Poco dopo lei mi chiede "sei ancora vergine?"
    "Si, perché?"
    E si lascia cadere a terra, i pantaloni sbottonati e una spallina calata.
    "Scopami, qui, adesso"
    Io non sapevo cosa fare, ma non potevo, o meglio non volevo rifiutare, allora mi misi su di lei e piano le abbassati i pantaloni, poi le tolgo la magliettina e il reggiseno, aveva i capezzoli rigidi, e le tette enormi.
    "Scopami forte" mi dice,
    allora io infilò il pene nella fica senza togliere le mutande, e nel frattempo la leccavo, la palpavo finché non la girai e lo misi nel culo,
    lei gemeva di dolore e godeva, sempre più finché non le sborrai nel culo.
    "Grazie" mi disse e si asciugò il sangue dalla fica sverginata.
    Poi mi saltò addosso e mi fece un Pollino che durò 10 minuti, finché dopo essermi ripreso le sborrai in faccia, e fini con leccargli le tette fino a farle diventare viola.
    Nessuno si accorse di nulla, e la prossima volta chenci vediamo porterò uno stimolante sessuale
    Last Post by Ares il 20 June 2015
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  4. Lesbo - Sesso con insegnante

    AvatarBy Ares il 20 June 2015
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    Fringuellina mi ha fatto ricordare cose ormai dimenticate. La ringrazio e vi rendo partecipi. E' solo una prima parte. Se vi piace, posso continuare!

    Ho cominciato a studiare francese a 25 anni, una classe come tante, un corso come molti, maschi e femmine simpatici e antipatici, come spesso accade. L’insegnante, una affascinante signora francese di circa 45 anni, a Roma da 15 anni, dopo essersi sposata con il marito. A suo dire un matrimonio felice, una storia serena e di piena soddisfazione.
    All’epoca ero studentessa universitaria, fidanzata con un ragazzo del quale ero molto innamorata, ma che forse, per la mia esuberanza, sentivo non sufficiente. Cercavo altro e non sapevo cosa. Arrivò un giorno di sciopero degli autobus e c’era lezione dalle 19 alle 21. Non avevo problemi tanto giravo in motorino e quindi... Passai a prendere Giusi, una collega del corso, qualche anno più di me, e ci incamminammo. Era fine maggio, una bella serata tiepida ed era particolarmente piacevole girare in motorino. Giusi non era abituata al motorino, era anche un po’ spaventata, e mi chiese di potersi aggrappare a me. Mi mise le braccia intorno alla vita e le mani aperte sulla pancia. Non capii come mai, ma non conoscendola bene pensai fosse un suo modo di tenersi. Alla prima frenata sentii le mani muoversi sulla pancia e ebbi un sussulto. Non dissi nulla, tirai avanti e arrivammo alla scuola. Grazie mi disse. Entrammo in classe e come potevamo immaginare eravamo solo noi e l’insegnante, Corinne.
    Corinne ci chiese se volevamo fare lezione ugualmente e, al nostro assenso, ci disse che forse era il caso di procedere con una lezione di ripasso molto particolare ed efficace. Aveva una gonna molto corta con due gambe esaltate dai tacchi e al tempo stesso esaltanti per chi la osservava. Si levò la giacca e fece per appoggiarla su una sedia, girandosi. Si chinò appena e vidi che le sottili calze erano autoreggenti che facevano intravedere un pezzetto di coscia. Strana questa giornata, pensai, e mi girai verso Giusi per trovare consenso alle mie sensazioni. Lo stupore aumentò quando la vidi passarsi la lingua sulle labbra. Aveva gli occhi attaccati a Corinne e la lingua che leccava le labbra senza vergogna. Corinne si rigirò in pochi minuti e in quei pochi minuti cominciai a capire. E anche a bagnarmi. Strinsi le gambe e feci finta di nulla. Corinne aveva una camicetta bianca sobria nel modello, ma slacciata fino al taglio del seno, eccitante e piuttosto prorompente. Si avvicinò verso di me e mi chiese di ripeterle il verbo essere in francese. Una volta finito chiese la stessa cosa a Giusi. Brave disse! Giusi, ora fai tu cara, io esco un attimo e torno subito. Giusi, ancora si leccava le labbra, si avvicinò a me che ero in piedi appoggiata a un banco, e mi diede una strusciata senza chiedere nulla. Sentii tutta la sua fica sulla mia gonna di seta e i sui capezzoli sulla mia maglietta che girava e ruotavano... la lingua bagnatissima di saliva sul coll...

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    Last Post by Ares il 20 June 2015
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  5. Mia moglie e un nero

    AvatarBy Ares il 11 April 2015
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    Voglio raccontarvi la mia storia,veramente la storia l’ha avuto mia moglie,una cosa da far rabbrividire.Quello che non ti aspetti da una brava donna è successo proprio a lei.

    Sono stato, sempre molto attratto dal suo corpo e devo dire che mi ha dato tutto.

    È una ragazza molto timida. Il meglio di se lo esprime, soprattutto con la bocca, ma non con le parole ma bensì con i pompini.

    Ho la presunzione di dire che è unica nel suo genere. Possiede un risucchio così potente da provocarti lo svenimento. sfiderei chiunque ragazza, donna, pornostar ecc….a batterla.

    L’amo molto eppure nel mio inconscio ho sempre avuto il desiderio morboso di far provare ad un altro uomo quello che provo io quando si cimenta nella sua performance migliore.

    E chissa perche ho sempre sognato di vederla con un ragazzo di colore molto dotato.

    Ovviamente non ho avevo mai osato svelarle il mio desiderio, fino a che un giorno insieme a lei mentre passeggiavamo per la città osservai uno di quei ragazzi neri che vendono oggettini vari sui marciapiedi, era un bel ragazzo, molto alto e con uno sguardo molto profondo.

    In quel momento scattò in me il forte desiderio di avvicinarmi con mia moglie, magari con la scusa di guardare la sua mercanzia,p rima però le dissi, guarda che bel ragazzo nero, mi sembra sprecato a vendere sui marciapiedi,lei lo guardò e disse: hai ragione è proprio bello,allora in quell’istante divampò in me il desiderio che portavo dentro, e le dissi chissà che mazza avrà in mezzo alle gambe.

    Lei, intimidita, sorrise e disse non far lo scemo. Facendomi coraggio le dissi: vieni te lo faccio conoscere,e feci per avvicinarmi ad esso, quando lei mi tirò, dicendo ma che fai? Ho vergogna.

    Nel frattempo il nero si era accorto della nostra moine, e con un cenno ci chiese di avvicinarci a lui.

    Ci avvicinammo e subito disse a mia moglie, col suo stentato italiano, perché “no lovere venire io fare risparmiare, cosa volere?” mia moglie intimidita non riusciva ad alzare la testa.allora dissi al nero, no! lei vuole conoscerti. mia moglie disse: smettila, cosa stai dicendo?.

    Allora il nero come se avesse avuto un intuizione disse: avete la macchina?potete darmi un passaggio? risposi di sì!ci demmo appuntamento al parcheggio, che gli indicai, mia moglie da quel momento ammutolì, e andammo alla macchina senza dire una parola.

    Il nero salì in macchina ed io gli chiesi se avesse fame, lui disse di sì, ed io lo invitai a casa, bisbigliando a mia moglie:poverino, chissà che fame avrà, e lei continuava col suo silenzio.

    Entrammo in casa prima io e mia moglie dopo pochi secondi il ragazzo nero, per evitare che qualcuno ci potesse osservare, nonostante l’ora tardi.

    Eravamo nel salotto e con una scusa dissi, vado al bagno, effettivamente entrai nell’altra stanza dove potevo osservare tutto da uno specchio grande situato nel corridoio.

    Dopo pochi secondi osservai mia moglie inginocc...

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    Last Post by Ares il 11 April 2015
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  6. La giusta Punizione

    AvatarBy Ares il 27 Mar. 2015
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    Trovai nella mia casella di posta elettronica una mail di una coppia di educatori che aveva letto il mio racconto e riteneva che io fossi una monella birichina da punire per le sue fantasie erotiche.
    In realtà ho scritto solo una fantasia durante une delle mie sempre più frequenti masturbazioni solitarie, solo che, stimolata da una forza irrefrenabile, mi sono spinta col raccontare una vera e propria orgia, con me unica protagonista femminile.

    Curiosa e vagamente turbata chiamai il numero di cellulare allegato all'annuncio e mi rispose una voce femminile molto autoritaria che mi invitò, o per meglio dire quasi ordinò, di presentarmi a casa sua la sera stessa, vestita come una ragazzina, per una esperienza molto gratificante. Mi disse che col marito formava una coppia di educatori molto rigidi, specializzata nel riprendere le ragazzine quando questa mostravano inquietanti degenerazioni sessuali.
    Affascinata dai suoi modi, ma soprattutto attratta da quella proposta così insolita, accettai subito, facendomi lasciare l'indirizzo e l'orario al quale presentarmi. In me s'era già affacciato il desiderio di una rapporto sadomaso dove fossi la sottomessa di un lui autoritario, ma non avevo mai trovato nessuno in grado d'appagare questa mia voglia, se non qualche ragazzo che m'aveva scopata in maniera poco gentile.

    Sono molto giovane, ma volevo sembrarlo ancora di più e in maniera quasi sfrontata, così mi sono fatta le treccine, ho indossato una camicetta bianca senza reggiseno, una minigonna scozzese, calzini bianchi e scarpe con il tacco basso. Insomma un perfetto clone della classica adolescente appena uscita da un fumetto manga.

    Alle 21 puntuale mi presentai all'appuntamento, un po' timorosa, ma estremamente incuriosita ed eccitata. Mi aprì la porta una donna di circa 35 anni che si presentò come Eva, alta, con un fisico statuario, vestita con una tuta di pelle nera con una cerniera sul davanti. Poi mi invitò ad entrare con modi decisi ma non bruschi e ad accomodarmi in una stanza in penombra, illuminata solo da un grande candeliere appeso al soffitto. Vidi subito anche un tavolo sul quale era posato un cesto con frutta e verdura e un ampio divano posto davanti ad una parete coperta da un enorme specchio.
    In piedi davanti al divano era sistemato un uomo in vestaglia di seta molto abbronzato,con fisico atletico e di mezza età.
    “Siediti” mi disse “e raccontaci i tuoi peccati. Ti piace masturbarti vero? Vedrai che ti toglieremo tutte le voglie.”
    Cominciai a raccontare dei miei sogni segreti, ma subito la donna si avvicinò a me, mi sbottonò la camicetta cominciando e strofinarmi i capezzoli che subito diventarono duri.
    “Mario finisci tu di spogliare questa puttanella” disse Eva rivolgendosi al marito.
    Lui mi tolse la minigonna e le mutande da collegiale che avevo indossato e cominciò a leccarmi furiosamente il clitoride. Io mi vedevo nello specchio e cominciai ad eccitarmi sempre di ...

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    Last Post by Ares il 27 Mar. 2015
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  7. Il cane mi ha sborrata in bocca

    AvatarBy Ares il 6 Jan. 2015
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    Mi chiamo Antonella e sono una bella ragazza di 24 anni e spero di vedere pubblicata la mia storia vissuta la scorsa estate con il mio cane pastore tedesco Alan.

    Si tratta di una cosa che non avrei mai immaginato fare. Il mio fidanzato per 10 giorni doveva andare a lavorare fuori e pensò bene di lasciarmi il suo cane. Io ero contraria, ma non essendoci altra possibilità, accettai, anche perchè vivo con i miei genitori in una casa con un giardino.

    Alan è un cane pulito e ben curato. I miei genitori lavorano tutto il giorno e perciò io restavo parecchio tenpo sola con Alan. Una mattina pensai di mettermi in costume e stendermi un pò in giardino per prendere del sole.

    Appena mi svestii notai che Alan si innervosiva, vidi il suo pene in qualche modo ingrossarsi. Vedere quella scena mi eccitò parecchio e pensai di provare a toccarglielo. Alan i parve di apprezzare. Per curiosità, provai a mettermi a carponi per vedere la sua reazione. Lui subitò cercò di montarmi da dietro, ma lo faceva in modo scoordinato. Così feci per aggiustami meglio finchè lui non mi prese per i fianchi e sembrava coprirmi proprio bene, con il suo pene che mi strusciava sullo slip del costume. Lo sentivo forte e vigoroso ed era molto eccitato. Lo slip del costume era di quelli con i laccetti in vita, e mi venne la pazza idea di slacciarlo e far cadere lo slip. Così feci. Slacciai i lacci e mi ritrovai senza slip, con Alan ben aggrappato dietro di me, che cercava di montarmi con foga, con il suo pene che mi stusciava sulla figa. Ero molto eccitata da quella pazza scena. Ad un certo punto, da sotto, presi il pene di Alan e lo indirizzai meglio sulla mia fessura. Fu un attimo. Di colpo mi ritrovai con il pene di alan ben piantato dentro di me, con Alan che questa volta mi stava montanto per davvero. Lo sentivo dentro di me, con un ritmo differente rispetto a quello di un uomo. Eravamo ben lubrificati. Di colpo mi sentii riempita dal suo sperma, davvero abbontante e all'improvviso sentii un'esplosione di piacere, una cosa mai provata prima, con il suo pene che si ingrossava alla base in maniera enorme, riempendomi la figa come mai provato prima, restando attaccata a lui per oltre cinque miniti, con la figa stacolma del suo sperma e ben chiusa dal nodo, con una serie di orgasmi da parte mia come non mai provati prima! Quando il suo nodo si ridimensionò, il pene mi uscì dalla figa e con esso una cascata di sperma denso.

    E' stato così travolgente che continuai a farlo ogni giorno fino al ritorno del mio fidanzato.

    Lo so che è una cosa pazza, però invito chi ha la possibilità di provare.
    Last Post by Ares il 6 Jan. 2015
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  8. Di notte mi infilavo nel letto di mia madre...

    AvatarBy Ares il 6 Jan. 2015
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    Sin da piccolo avevo l'abitudine di dormire con mia madre quando mio padre era di servizio notturno come vigilantes. Mi piaceva sentire il calore del corpo di mia madre che mi abbracciava dolcemente e mi addormentavo conciliato dalla morbidezza della sua pelle.Diventando più grande verso i 12 anni però succedeva che il mio pene già ben molto sviluppato prendeva consistenza al contatto col suo corpo, per cui mia madre che se ne era accorta mi faceva sempre dormire con lei ma evitava di abbracciarmi troppo per non stimolare i miei impulsi sessuali. Arrivato a 14 anni avevo già un pene di 20 centimetri e mi piaceva farlo vedere di sfuggita a mia madre, ad esempio quando ero in bagno per notare la sua reazione. agli inizi faceva finta di non guardare ma poi col passare del tempo avevo notato che specie quando ero in vasca a fare il bagno, il suo sguardo cadeva sul mio cazzo in erezione per più secondi e sorrideva con imbarazzo quando io parlando con lei come se niente fosse me lo toccavo provocandola e lei scherzando mi diceva "non toccarti il pistolino" ed io "ma mamma secondo te è molto piccolo?" e lei mi diceva "no scherzavo sai ce l'hai molto sviluppato" ed io "ma quello di papà è come il mio mamma?" e lei "ma che domande mi fai stupidello ahahaha"... ma io sapevo bene avendolo visto che il pene di papà era molto più piccolo del mio. Quella discussione mi aveva eccitato molto e quella sera mio padre era di servizo ed io entrai nel letto di mia madre e le ciesi di poter dormire con lei, lei annuì. Questa volta però mi avvicinai a lei e l'abbracciai da dietro con decisione facendole sentire la mia erezione sul suo bellissimo culo coperto solo dalla vestaglia e dalle mutandine. lei dapprima fece come per staccarsi ma quando la mia presa aumentò sui suoi fianchi avvertendo la consistenza del mio cazzo durissimo sui suoi glutei mi disse "ma il tuo amichetto è eccitato?" ed io le risposi "scusa mamma non è colpa mia" e mi staccai. durante la notte però la voglia salì ancora e facendomi coraggio misi una gamba a cavallo delle sue gambe e con mia grande sorpresa sentii le sue cosce divaricarsi permettendomi di poter insinuare la mia gamba tra le sue; avevo ora il cazzo durissimo che premeva sul suo ventre e lei non poteva non sentirlo. con movimenti lenti lo spingevo sempre più sulla sua figa che doveva essere bagnata perchè sentivo che cominciava a muovere il bacino sotto di me come a cercare il contatto forte con il mio cazzo; era bellissimo poter stare in quella posizione ma non Adv volevo esagerare temendo di essere rimproverato e non andai oltre. al mattino tutto fu come al solito ma il mio desiderio di lei era aumentato. Dovetti aspettare 3 giorni prima che mio padre fosse di nuovo di turno di notte; quella notte mi infilai nel suo letto senza nemmeno chiederle il permesso, avevo una voglia incredibile. appena misi una gamba sulle sue lei le divaricò subito agevolando...

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    Last Post by Ares il 6 Jan. 2015
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  9. La sorella della mia ragazza

    AvatarBy Ares il 4 Jan. 2015
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    Giovedì sera, una serata qualunque che minaccia di essere una di quelle noiose serate Invernali passate quì in casa Bazzoli in compagnia della mia ragazza Sara.
    Non che non voglia bene alla mia ragazza, no, il problema non e’ questo, e’ che anche questa sera la passeremo su questo odiato divano e soprattutto impossibilitati a fare nulla o quasi dalla presenza di Chiara, la sorella della mia ragazza.
    Non la sopporto questa smorfiosetta viziata e presuntuosa che ogni volta controlla ogni nostro movimento stando su quella poltrona.
    Io mi chiedo, non avrà di meglio da fare?
    E’ pure una bella fighetta pur essendo minuta, non avrà qualcuno che se la sbatte?
    Mentre faccio questi pensieri, sento che Sara si rigira sotto la coperta in parte a me e mette la sua gamba sopra le mie.
    Riconosco questo consumato movimento, ed infatti sento le sue dita che mi sbottonano i jeans e delicatamente me lo tirano fuori.
    Il mio migliore amico è ovviamente felice delle attenzioni ed in un tempo nullo è pronto a dare battaglia, anche se limitato negli spazi.
    Sara è particolarmente ispirata stasera, sarà perché sono riuscito ad infilarle una mano nelle mutandine ed ora le sto massaggiando la topina.
    Sento gli umori che mi imbrattano le dita e lei che tende ritmicamente i muscoli delle cosce.
    La cosa comincia ad eccitarmi più del necessario e non riesco mio malgrado a trattenere un gemito.
    Con la coda dell’occhio vedo Chiara che ci guarda indispettita .
    Non le ci vuole molto a notare movimenti sospetti sotto la coperta e dopo pochi attimi di silenzio sbotta contro la sorella :
    - le vostre porcherie potreste andare a farle da un’altra parte ! -
    Io non ci vedo più dal nervoso, e con le pulsazioni già a mille per l’eccitazione la mando a cagare.
    - Queste porcherie sarebbe ora cominciassi a farle pure tu, la tua è tutta invidia, scommetto che sei vergine e pure un po’ frigida!!!-
    - Io non sono ne vergine ne frigida- mi risponde lei, paonazza in viso e stupita della mia reazione vista la soggezione che ha sempre avuto di me.
    A questo punto succede una cosa che mi lascia di sasso, la mia ragazza guarda la sorella con sguardo tagliente, sposta la coperta che ancora ci copriva e brandendo il mio cazzo con la mano destra le intima :
    - non sei frigida? Dimostracelo!-
    In tutta risposta Chiara si alza dalla poltrona e si dirige verso di me..
    Senza esitazioni si accuccia accanto al divano e prende in bocca il mio uccello che Sara le offre in segno di sfida.
    Si dà da fare la ragazza, si vede che qualche esperienza nel settore dei pompini ce l’ha e mentre lecca con dovizia la cappella guarda fiera la sorella un po’ spiazzata dalla situazione che lei stessa ha creato.
    Questo imbarazzo però dura poco, Sara mi sfila i jeans e prima di unirsi a Chiara si toglie i pantaloni e si mette a cavalcioni della mia faccia in modo che io possa leccarle la figa.
    Immergo la faccia in quel profumato batuffolo di pelo ...

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    Last Post by Ares il 4 Jan. 2015
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  10. Mio marito e il suo compleanno

    AvatarBy Ares il 4 Jan. 2015
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    Presto sarebbe stato il compleanno di mio marito, dovevo pensare ad un bel regalo originale, chiacchierando con una collega al lavoro ero venuta a sapere di un posto ad alcuni chilometri fuori città, in cui si svolgevano degli incontri tra coppie di scambisti.
    Ci pensai un pò su e decisi di regalare a mio marito una serata "diversa".
    Così mi informai bene sul posto e su come avvenivano questi incontri.


    Gli dissi, qualche giorno prima, che per festeggiare lo avrei accompagnato in un posto elegante e che si sarebbe dovuto preparare di conseguenza.
    Mio marito è un bell' uomo, molte donne mi guardano con invidia quando ci vedono insieme, come molti uomini guardano con invidia lui...

    Quella sera, dopo cena, salimmo in macchina, mi misi alla guida e dissi a mio marito che stava per ricevere il suo regalo.
    Dopo meno di un'ora di macchina arrivammo, il luogo era una villa enorme immersa nel verde, diverse macchine erano già parcheggiate lì.
    Entrammo e ci trovammo in una grande sala adibita a night bar, tutto molto raffinato, con luci basse e personale elegante. La sala non era affollatissima ma c'erano diverse persone, coppie e non.
    Ci sedemmo al bancone e ordinammo due drink, mentre li sorseggiavamo, mi guardai attorno con più attenzione, vidi diverse coppie interessanti ma nessuna che mi colpì particolarmente.
    "Mi hai portato proprio in un bel posto" disse mio marito.
    Io sorrisi e gli risposi "Non è questo il regalo tesoro, quello deve ancora arrivare".
    Finiti i nostri drink, presi mio marito per mano e lo condussi in un'altra sala con una grande scalinata, che portava ai piani superiori. Mi ero informata bene riguardo al posto e a come funzionavano le cose.

    Salita la scalinata prendemmo uno dei due corridoi che si dipartivano su quel piano, lungo di esso c'erano tante porte con delle piccole finestrelle a fessura. Sapevo che quelle porte erano tutte insonorizzate, sicchè mio marito non capì cosa accadeva al loro interno finchè non gli proposi di sbirciare attraverso una delle fessure.
    Lui si chinò e guardò, lessi un' espressione di stupore sul suo viso ma anche di vivo interesse, stette qualche altro istante a guardare poi si rialzò.
    "Allora?" gli chiesi "Cos'hai visto?".
    "Lì dentro...ci sono quattro persone che fanno un' orgia" rispose.
    "Andiamo a guardare anche le altre" dissi.
    Guardammo attraverso diverse porte, in alcune c'erano solo due persone, in altre quattro e in una addirittura sei.
    In quel luogo si poteva sbirciare attraverso le porte, se la situazione interessava si poteva entrare e partecipare, oppure rimanere lì a guardare. L' importante è che in una stanza non ci fossero più di sei persone.
    Oltre al costo di ingresso al bar, si pagava una somma in base al tempo trascorso nelle stanze una volta che si lasciava la villa.
    Al bar poi, si potevano fare degli ...

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    Last Post by Ares il 4 Jan. 2015
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