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  1. Racconti Porno - Scopata dal prete

    AvatarBy imee munaa il 16 Dec. 2012
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    Racconti Porno - Scopata dal prete


    La fonte del racconto è www.google.com diritti dei rispettivi autori




    Il prete sadico,EPILOGO
    Dopo qualche tempo, la polizia aveva messo gli occhi su Don Luigi.
    Era successo che una parrocchiana, una bella donna di circa quarantanni, era andata confessarsi; Don Luigi, come era il suo solito, aveva condotto la parrocchiana in canonica, perché, diceva, voleva approfondire bene gli argomenti della confessione (la donna aveva confessato di avere avuto rapporti intimi con una persona conosciuta occasionalmente); in canonica, il prete aveva cercato di approfittare della donna e, secondo il suo solito, le aveva messo le mani alla gola, tentando di strangolarla; la donna si era ribellata ed era scappata; poi, era andata raccontare tutto alla polizia.
    Poi, gli inquirenti, indagando, avevano raccolto varie voci su episodi simili che si erano verificati in canonica e, sempre chiedendo in giro, avevano saputo della scomparsa misteriosa dei due ragazzi e della fantesca; in più, si diceva che alcune donne, andate a confessarsi, non fossero più tornate a casa e risultavano disperse.
    Era quanto bastava perché il magistrato ordinasse una perquisizione nella parrocchia; nella perquisizione, quello che insospettì la polizia fu, principalmente, quel pozzo in giardino, dove i sommozzatori inviati dagli inquirenti non tardarono a scoprire oltre dieci cadaveri di persone che, poi, risultarono essere state strangolate.
    Conclusione: Don Luigi fu rapidamente processato e condannato all’ergastolo.
    In carcere Don Luigi, dopo un primo periodo di avvilimento, non tardò ad ambientarsi; aveva cominciato a dire messa (anche se la direzione aveva avuto dei dubbi sullo svolgimento di questa attività, dato che Don Luigi era stato sospeso dall’attività ecclesiastica; tuttavia, si ritenne che quell’attività facesse bene ai carcerati e si era chiuso un occhio) e con la messa era venuto anche l’attività della confessione; in più, non aveva tardato a manifestare le sue tendenze omosessuali.
    Era detenuto Rosario, un ragazzo di una ventina d’anni, omosessuale, grassottello,napoletano,tutti lo chiamavano Rosetta, e Rosetta non tardò a incuriosire Don Luigi; una volta, mentre facevano la doccia, a Don Luigi , toccandosi per insaponarsi e sciacquarsi, era venuta la fregola, stava pensando di masturbarsi; poi, però, si ricordò di Rosetta, e andò in giro per trovarlo; così lo vide, girato, grassottello, il culo da fuori e un principio di zizze che si intravedevano da dietro; preso da una frenesia incontenibile, col cazzo già in erezione per l’inizio della masturbazione, fu dietro al ragazzo e mettendogli una mano alla gola e una mano sul pube, velocemente l’inculò; il ragazzo stava godendo, aveva il cazzo eretto anche lui e Don Luigi glielo prese goloso, cominciando a masturbarlo; intanto andando su e giù nel culo di Rosetta, lo stringeva f...

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    Last Post by imee munaa il 16 Dec. 2012
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  2. Racconti Porno - Inculata da un cazzo enorme

    AvatarBy imee munaa il 11 Dec. 2012
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    Racconti Porno - Inculata da un cazzo enorme


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    Con mia moglie Carla ormai siamo in piena sintonia e in casa nostra non manca mai uomini e donne che ci fanno divertire, ora anche mia nipote Sabri è entrata a far parte delle nostre giornate di sesso.
    Carla dopo che gli dissi che scopavo ed inculavo Sabri volle anche lei provare a fotterla con un grosso vibratore e leccare la figa ad una diciotenne e una cosa meravigliosa, infatti Carla si è innamorata di Sabri e quando arriva lei non smette mai di baciarla lingua in bocca e leccate di figa e buco del culo per ore ed ore e così anche Sabri è diventata una di noi.
    Carla gli disse un giorno, sai Sabri che non ho mai preso un grosso cazzo nero, mi farebbe piacere prenderne uno grosso, come dicono tutti che ci sono dei cazzi neri lunghi e grossi, allora Sabri mi disse sai zio io conosco uno che vive a Milano, che si fa pagare, che verrebbe volentieri a scopare e anche se vuoi te lo mette in culo anche a te e cosi gli dissi va bene per sabato sera.
    Il sabato è arrivato il giovane negro con un amico anche lui nero e dopo avere offertogli da bere mia moglie gli disse di fargli vedere il cazzo ed i due negri si tolsero i calzoni e gli slip ed apparvero due cazzi enormi circa mezzo metro di lunghezza e un diamentro spaventoso, penso che nel mio buco del culo non passerà di sicuro mentre in quello di C arla e Sabri con un pò di fatica e dolore ma sicuramente vorranno essere inculate. Carla intanto aveva incominciato e menarglielo a tutti e due perchè con la bocca non riusciva a fargli il solito pompino, allora Sabri gli fece vedere come si poteva prendere in bocca cazzi cosi grossi ed infatti alla fine sborrarono in bocca alle due troie poi mia moglie si sdaiò e lo volle in figa ed il più giovane la chiavò per almeno un quarto d'ora mentre Sabri prese in bocca il mio cazzo l'altro negro da dietro gli metteva in culo il suo enorme cazzo che gli entrò abbastanza facilmente e cosi mentre mi faceva un pompino il negro la inculava con forza e lei continuava con l'altra mano a menarsi la figa, quando venimmo tutti e tre, io in bocca a sabri ed il suo negro nel culo, l'altro veniva nella figa di Carla. Dopo un pò di riposo i due cazzi neri incominciarono di nuovo ad ingrossarsi, Carla volle prendere nel buco del culo il cazzo del negro che aveva inculato Sabri e l'altro venne dietro di me per incularmi, Sabri mi aveva leccato il culo per un bel pò e quondi ben lubrificato il negro mi punto la grossa cappella suo mio buco, che di cazzi ne aveva presi per così grossi mai, dopo un pò di sforsi il ragazzo nero diede un forte colpo ed l cazzo entrò per almeno 20 cm. con un male incredibile ma Sabri incitava il negro ad incularmi sempre più forte e fare entrare tutto il cazzo nel mio buco del culo, anche Carla grido quando gli piant...

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    Last Post by imee munaa il 11 Dec. 2012
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  3. Racconti Porno - Trombarsi la segretaria

    AvatarBy imee munaa il 11 Dec. 2012
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    Racconti Porno - Trombarsi la segretaria


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    Trascorsi il weekend a ripensare alla piacevole evoluzione degli eventi.
    Sorrisi fra me e me,un po’ diabolicamente a dire il vero,immaginando che Carlo si sarebbe addormentato pacioso al suo fianco,completamente ignaro del fatto che poche ore prima in quel letto c’ero io di fianco a lei,o meglio dietro e sopra di lei,che me la scopavo selvaggiamente.

    Ero certo che la sua decisione di andare oltre i regolari pompini giornalieri,che fino a pochi giorni prima si era limitata a concedermi,avrebbe aperto nuovi ed interessanti scenari.

    E nella mia mente gia cominciavano a frullare idee e fantasie che avrei potuto realizzare nei giorni a venire.

    Cercai di tenermi occupato per far passare piu velocemente possibile quel fine settimana,dedicandomi un po’ a risistemare cantina e terrazzo.

    Il Lunedi successivo arrivai in ufficio un po’ in ritardo a causa di una consegna ad un cliente particolarmente logorroico che mi aveva trattenuto piu del previsto.

    Lei era già li,seduta alla sua scrivania che parlava al telefono,tanto per cambiare con Carlo!

    Mi fece un breve segno di saluto con la mano,accompagnato dalla solita espressione buffa ed esasperata che faceva quando Carlo la chiamava.

    Le sorrisi avvicinandomi lentamente dietro alla sua scrivania.

    “….è arrivato Michele….tra un po mi devo mettere a lavorare….diglielo un po tu al tuo amico che mi tiene sempre al telefono che qui si lavora! “ disse rivolgendosi a me che intanto avevo iniziato a darle dei morbidi e delicati baci sul collo

    “….ciao Carloooo…me la fai lavorare sta ragazzaaa…?! ” dissi ad alta voce scherzoso in direzione del cellulare di Elisa riprendendo poi a baciarla sempre piu vicino alle sue labbra

    Giro’ lentamente il volto verso di me e mentre sentivo la voce di Carlo che continuava a parlare al telefono,le sue labbra si appoggiarono alle mie e le nostre lingue si incontrarono per un fugace bacio.

    Feci scivolare una mano sotto la sua camicetta,mentre lei aveva ripreso la conversazione,e mi accorsi piacevolmente che non aveva messo il reggiseno.
    Mi soffermai per qualche istante a giocherellare con i suoi capezzoli.

    Lei in risposta a quella delicata sollecitazione,alzo’ lo sguardo verso di me carico di passione.
    Ora ero io che volevo stuzzicarla mentre era al telefono.

    Ruotai la sedia girevole di modo che fosse di fronte a me senza l’impaccio della scrivania e le feci cenno di alzarsi in piedi.

    Ripresi a baciarla silenziosamente sul collo e mentre lo facevo sfilai la giacchetta che indossava facendola cadere a terra.
    Poi presi a slacciare lentamente i bottoni della camicetta e anche quella poco dopo fece la stessa fine.

    La osservai per un attimo.
    I suoi piccoli e appunti...

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    Last Post by imee munaa il 11 Dec. 2012
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  4. Racconti Porno - Scopata mia moglie e mia suocera..che orgia

    AvatarBy imee munaa il 11 Dec. 2012
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    Racconti Porno - Scopata mia moglie e mia suocera..che orgia


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    Moglie e suocera.....aperte a tutto ( 4)


    Il giorno dopo Olga contatta la ditta fornitrice di intimo francese per farsi comunicare le date delle prossime consegne e con piacere apprende che il corriere il giorno dopo prima di pranzo consegnerà la merce ordinata.

    Prega l’altra commessa di avvertire la signora Innocenti (Manuela la moglie di Massimo) che domani verso mezzogiorno potrà venire a ritirare la merce ordinata, la signora ringrazia e conferma che sarà in negozio prima della chiusura per il lunch.

    Chiama la madre e le conferma l’appuntamento per il giorno dopo invitandola ad approfittare di questo lasso di tempo per passare dall’estetista e dalla parrucchiera e di verificare se nel guardaroba ha qualcosa di particolarmente adatto all’occasione.

    Lei stessa fissa per il tardo pomeriggio una seduta al solarium confermando al sua parrucchiere di fiducia che sarebbe passata in serata per una rinfrescata ai capelli.

    La giornata passa veloce, ma il pensiero di Olga é tutto rivolto al giorno dopo quando sente il cellulare gracchiare:

    “Pronto Marco dimmi?” dice a bassa voce avendo visto il numero del marito sul cellulare.

    “Sai l’ultima? - le dice il marito con voce suadente – mi ha chiamato Massimo qualche minuto fa e..........ma preferisco passare da te per parlartene a voce, possiamo fare colazione insieme?”

    “Si senz’altro, se puoi porta anche la mamma, ciao!”

    All’ora di spacco Olga esce dal negozio e trova Marco e Vanessa che la stanno aspettando vicino al Bar dove solitamente vanno a fare colazione, si scambiano il solito bacio di saluto e si accomodano nel salottino al secondo piano.

    Marco esordisce e dice:

    “Erano le 10 e stavo andando a far lavare la macchina quando squilla il cellulare e vedo comparire il numero di Massimo, rispondo e lui mi dice:

    --Allora come é andato l’incontro con tua moglie e con tua suocera?—

    Ho avuto un attimo di smarrimento perché non sapevo se dirgli che avevamo già parlato, ed in questo caso gli dovevo dire le nostre decisioni oppure che avevamo fissato un incontro per parlare del suo “progetto”.

    Ho preferito questa seconda ipotesi ed adducendo che a casa avevo trovato degli ospiti inattesi che sono rimasti anche la notte a dormire avevo fissato per stasera, con mia moglie e mia suocera, una cena per illustrare la cosa.

    Mi ha risposto:

    --Fai le cose per benino perché la situazione si sta mettendo molto bene per Voi, ho già parlato con l’amministratore ed ho ottenuto il tuo passaggio ad un livello due volte superiore all’attuale, ho già fatto richiesta dei cellulari e quando ci vedremo ti spiegherò anche il funzionamento degli chalet

    dello studio---

    L’ho ringraziato ...

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    Last Post by imee munaa il 11 Dec. 2012
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  5. Racconti Porno - Mia cugina educata al sesso - scopare mia cugina

    AvatarBy imee munaa il 5 Dec. 2012
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    Racconti Porno - Mia cugina educata al sesso - scopare mia cugina


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    Bigotta, capricciosa e volubile, così giudicavo mia cugina Martina, figlia unica di una mia zia, rigida e religiosa, e di mio zio, distratto e un poco svampito: una professoressa ritenuta acida e scostante per i suoi allievi e molto riservata e alquanto antipatica per i colleghi.
    La si poteva definire una classica stronza, che seppur bella figa - con un gran bel paio di tette tanto rotonde e sode che i reggiseni trattenevano a stento - per il suo carattere acido e perbenista, sin da giovane aveva avuto poche storie, fino a sposare un marito remissivo e servizievole, ma ricco abbastanza, che subiva in silenzio ogni suo capriccio. Dal canto suo Martina, non potendo avere figli e con pochi amici, in genere coppie anziane della parrocchia o altre maestrine dalla penna rossa e blu...recriminava il suo essere sposa delusa ed incompresa, trascinando quel matrimonio a strattoni con alterne sequenze di separazioni e ritorni in famiglia, apparendo tanto chiusa e scontrosa verso agli estranei, quanto capricciosa e volubile verso i familiari.
    Eppure malgrado i suoi quaranta e passa anni, Martina era una bella signora, giovanile ed in gran forma grazie ad un uso regolare di creme e di palestra... peccato sembrasse di pietra. Scherzando con amici definivamo la strada per la sua figa, paragonabile ad un percorso di guerra per conquista di un barattolo ancora sigillato di yogurt magro. Del resto si era fatta una fama terribile e anche i volenterosi che ci avevano provato, avevano subito battuto ritirata... Martina infatti, non perdeva occasione per manifestare una sua naturale scontrosità al sesso con piccate espressioni di disapprovazione per i sempre troppo facili costumi altrui... mentre i suoi discorsi o giudizi avevano sempre un taglio puritano, disarmante per chiunque ci volesse anche solo pensarci, provarci, illudersi. Il suo motto era “gli uomini sono tutti dei porci e non pensano ad altro.”
    Certo non poteva essere stato facile avere una propria sessualità con una madre tanto invadente e diffidente, sempre pronta a giudicare e censurare duramente; certo doveva essere stata grande la frustrazione recondita e infantile di mia cugina di non essere mai abbastanza “adatta” a quel perbenismo materno, ma alla fine Martina , in quei “non si fa”, “non si dice”, “non è giusto”... ci si era imprigionata e nel giardino delle sue emozioni era cresciuta solo l'erba amara del “non debbo” e dei “non voglio”con cui Martina aveva chiuso a chiave sesso e piacere, avvolgendoli in una pellicola di doviziosa abitudine, sigillandoli sotto vuoto al richiamo delle occasioni.
    Certo forse talvolta la follia di un nonnulla, avrà scatenato i fantasmi della lussuria, ma è certo che la immediata, successiva vergogna, avrebbe presto raccolto tutt...

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  6. Racconti Porno - Una serata cosi non me la sarei mai aspettata

    AvatarBy imee munaa il 5 Dec. 2012
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    Racconti Porno - Una serata cosi non me la sarei mai aspettata


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    Dopo un anno passato in forze nell'azienda XXX stavo salutando, nuovo impiego maggio stipendio...insomma mi stavo avviando verso lidi migliori. Nel corso di quest'anno avevo legato molto con una collega più grande di me, più di quarant'anni, all'epoca io ne avevo 24. Il legame, vista anche la differenza d'età era stato di simpatia e di amicizia, amicizia tabagistica (per chi si ricorda ancora quando si poteva fumare negli uffici).
    Unico dispiacere della mia dipartita era, appunto, dover salutare la mia amica. Decidemmo di consacrare l'addio con una bella bevuta assieme, non eravamo mai usciti assieme ma entrambi ci sapevamo buoni bevitori.
    Decidemmo di andare in un pub un po' fuori città, per una questione di privacy e per non alimentare malelingue, lei era divorziata ma, anche in considerazione della differenza d'età non ci pareva il caso di far pubblicità alla nostra bevuta!
    Dopo un paio di birre e un po' di piacevoli chiacchere iniziai a studiamela un po'...purtroppo niente di speciale, culone fasciato dentro jeans un po' troppo stretti, zero tette, capelli corti da maschiaccio...ma quegli occhi verdi...enormi...che mi fissavano...e lì in basso qualcosa iniziò a muoversi...ma che cavolo fai?...ma sei fuori?... mi chiesi...
    Non ricordo molto di quello che ci dicemmo dopo la seconda birra...ricordo solo che progressivamente iniziai a trovarla sempre più sensuale e a chiedermi come sarebbe stato metterglielo dentro.
    Forse lei percepì qualcosa e quel qualcosa non le dispiacque perchè, pochi chilometri dopo, con la scusa di una vescica da svuotare accostai e m'infilai in una stradina laterale.
    Prima di scendere dalla macchina le volai addosso e iniziai a baciarla e a provare ad infilarle le mani dappertutto. Sorpresa... lei mi respinse...dicendo che non era il caso, che il giorno dopo mi sarei pentito di tutto.
    Feci spallucce e scesi per fare quello per cui (in teoria) m'ero fermato.
    Mentre zampillavo dispiaciuto guardando le stelle sentii la portiera dietro di me aprirsi e poi chiudersi e la sua presenza alle mie spalle.
    'hai finito?'
    'si...perchè? hai fretta? scusa dai non so cosa m'è preso...'
    'allora inizio io' m'interuppe lei...
    mi passo davanti e s'inginocchiò davanti a me, che nel frattempo non avevo neppure riposto l'uccello, e me lo prese in bocca, probabilmente si bevve anche le ultime gocce di piscio ma la cosa non parve turbarla granchè...la goduria di mettere l'uccello molle in una bocca e sentirlo piano piano riempirla fino a non starci più è una cosa fantastica ma quella volta fu la più speciale di tutte...i suoi occhi verdi mi guardavano imploranti mentre mi sentiva crescere den...

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    Last Post by imee munaa il 5 Dec. 2012
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  7. Racconti Porno - Orgasmo bendato io e lei

    AvatarBy imee munaa il 5 Dec. 2012
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    Racconti Porno - Orgasmo bendato io e lei


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    un ultimo sguardo di intesa prima di celare i tuoi occhi con una sciarpina di raso nera e poi è calato il buio. E' il silenzio che occupa la tua mente ... senti il battito del tuo cuore, il respiro profondo dell'eccitazione per cosa potrà succedere. Non potrai vedere per poter meglio godere con gli altri sensi ... vorrei farti godere come mai hai provato.

    Acolterai ed ubbidirai, sarai un strumento di piacere ed il mio piacere è farti godere: è questo che mi frullava per la mente quando ti ho proposto l'incontro. Ti detto che solo che sarà diverso, un po' diverso .. il resto l'ho lasciato immaginare nei meandri della tua curiosità.

    Ed adesso sei accovacciata sul letto ... reggilcaze e calze con la riga, decoltè nere come ti avevo chiesto ... ed i guanti di raso che da un tocco fetish. Sei stupenda e sei silenziosa. Apro un cassetto e senti un tintinnare metallico. "Metti le mani dietro" ti dico, le tue mani scivolano dietro sulle natiche nude e sode.

    Clack e poi un altro ancora, sei ammanettata, sei mia. Riapro il cassetto e prendo un collarino, te lo metto intorno al collo, sento un tuo sussulto, un respiro lento, ti stai eccitando?
    senti ancora il cassetto che si apre e clack il guinzaglio viene attaccato, lo senti freddo che scivola tra i tuoi seni.

    "Scendi dal letto". ti porti verso il bordo del letto lentamente, non sai dov'è, sei un po' smarrita, con la mano ti sorreggo da un braccio e ti aiuto a scendere. Svetti con quei tacchi, sei sensuale, sei indifesa, sei una preda sublime. Il guinzaglio ti strattona lievemente: "ti voglio vedere ancheggiare sui tacchi. Seguimi" e così segui docilmente le indicazioni del guinzaglio come fanno le bestie addomesticate. Ti voglio docile. I rumore dei tacchi sul palchetto risuona nella stanza, come un ticchettio del tempo che scorre lento e non finisce mai, come il piacere che entra nell'intimo, nelle fantasie più oscure.

    "In ginocchio" ti ordino. Lentamente scivoli verso terra, senti scorrere una cerniera e dopo pochi secondi l'afrore del membro. lo senti sfiorare le tue labbra vermiglie. Senti l'odore del cazzo voglioso ancora barzotto. Istintivamente apri la boca e lo lasci entrare. Inizia il gioco di labbra e lingua sulla cappella che diventa turgida. Lo senti crescere e senti il sapore di maskio che riempie i tuoi sapori, non è stato lavato.

    All'improvviso senti la mia mano che si posa sulla nuca ed inizia a premere, a ritmare sula tua bocca, più dentro, più profondo, voglio che lo senti in gola. Sei avida e non ti tiri indietro, dentro tutto e per un

    attimo scompare ... quanto mi piace vederti ai miei piedi che sukki. Poi arriva una pausa, ti blocco con il guinzagli...

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    Last Post by imee munaa il 5 Dec. 2012
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  8. Racconti Erotici - Passeggiando in bici per poi ritrovarsi in bellissime situazioni

    AvatarBy imee munaa il 5 Dec. 2012
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    Racconti Erotici - Passeggiando in bici per poi ritrovarsi in bellissime situazioni


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    Eccomi qui a pedalare con uno sconosciuto che mi ripeto nella mia mente che cosa mi è saltato in mente. Lo seguo in silenzio, il respiro troppo affannato per proferire parola, pedalo e cerco di restare a ruota, malgrado mi senta allo stremo, mi alzo di nuovo sui pedali, cerco di mantenere il ritmo della sua pedalata, ma la distanza fra la mia ruota anteriore e la sua posteriore aumenta lentamente, ma inesorabilmente. Il cuore mi batte nel petto come un tamburo, il ritmo è quello di una canzone metallara, troppo veloce, ma non mollo, conosco questa strada, l’ho percorsa in macchina qualche volta, la salita è dura, ma so che siamo quasi arrivati a scollinare.
    Ci siamo conosciuti qualche giorno prima, mi ha fermato con convinzione sulla battigia, mentre facevo la mia solita passeggiata in spiaggia, si è messo davanti a me, mi ha bloccato senza darmi la possibilità di continuare ed ha cominciato a tempestarmi di domande, di chiacchiere, fin quando mi sono lasciata andare ed ho sorriso, accettando di interagire. I complimenti sul mio fisico si sono sprecati, ho risposto alle sue domande, raccontandogli le mie frequentazioni in palestra ed alla fine, visto che è un ciclista semi professionista, è nata una diatriba, ognuno a sostenere la propria disciplina, io lo spinning e lui la realtà della strada, a suo dire più dura. Alla fine mi ha sfidata, invitandomi a fare un giro con lui in bicicletta, quello che fa lui quando non ha molta voglia di allenarsi, sulle prime ho declinato, ma alla fine è riuscito a convincermi, riproponendo la sfida ed io colpita nel vivo, ho accettato. Il motivo non è stato solo dettato dal orgoglio, è carino, fisicato, simpatico, una persona piacevole da frequentare e poi, un giro in bicicletta, è un modo per discostarsi un po’ dalla solita routine.
    La salita finalmente spiana ed i pedali della mountain bike cominciano a diventare più morbidi, siamo arrivati alla fine della salita, si gira a guardare se ci sono e mi sorride quando mi vede a poco più di tre metri di distanza. Ho ancora il cuore impazzito ed il fiatone, immagino di essere rossa come il fuoco in viso, ma la sua espressione mi gratifica, si vede che non si aspettava di trovarmi così vicina.
    “Cazzo! Sei in gamba… sei forte, sei riuscita a starmi a ruota e non sono andato piano… davvero, non sto scherzando!”, si complimenta, da quando l’ho conosciuto non fa altro.
    “G… Grazie… sono… stanca… però…”, ribatto, con il fiatone che non mi da molta possibilità per parlare.
    “Magari ti manca un po’ il fiato… vedi che è diversa la strada dalla palestra?”, mi provoca.
    “Ok… avevi… ragione…”, è la

    prima volta che gli do ragione, ma ero veramente convinta che il mio allenamento potesse avermi messo nella poss...

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    Last Post by imee munaa il 5 Dec. 2012
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  9. Racconti Porno - Mia moglie è una maledetta troia

    AvatarBy imee munaa il 4 Dec. 2012
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    Racconti Porno - Mia moglie è una maledetta troia


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    Ho sempre pensato che non avrei mai accettato di essere quel gran cornuto che sono diventato per amore di una ragazza molto più giovane che mi ha convinto che questa era l'unica possibilità per averla, si fa per dire, tutta per me. Lei, oggi 23 anni,l'ho incontrata durante un viaggio d'affari in Russia. Marina, questo il suo nome, alta, bionda, con tette e culo fenomenali, me la presentarono ad una festa dopo la stipula di un accordo commerciale. La notai subito per il suo viso dolce ma malizioso e le lunghe gambe perfette che uscivano da un vestitino molto corto. Fu amore a prima vista...per me. La invitai a cena il giorno seguente e per tutti i restanti giorni della mia permanenza. L' ultima sera finimmo a letto e quì ebbi delle gradevoli sorprese che m'avrebbero dovuto mettere in guardia: mi distrusse con una serie lunghissima di pompini con ingoio che condiva con lo sguardo assassino dei suoi occhi azzurri che mi volgeva di tanto in tanto mentre succhiava. Quella notte mi fece godere tre volte nella sua bocca, alternando il tutto con delle cavalcate in cui potevo apprezzare le sue qualità di "cavallerizza". Mai mi era capitata una così e già pensavo alla cifra che avrei dovuto sborsare per tanta esuberanza. Invece terminammo con le coccole tipiche dei giovani innamorati. Ero cotto, anzi fritto e ancora non lo sapevo. Dopo esser ritornato in Italia, ci mantenemmo in contatto e non tardai che alcuni mesi di tornare in Russia dove la trovai ancor più bella e, mi parve, più innamorata che mai di me. Non volevo ammettere che la sua continua voglia di scopare dipendesse solo dalla sua insaziabilità. Per un anno continuò così, poi gli chiesi se voleva sposarmi e venire con me in Italia. M'abbracciò e mi baciò, poi inginocchiandosi ed aprendomi la patta per farmi uno dei suoi favolosi pompini, mi disse : "Lo sai quanto mi piace fare l'amore. Non riesco a trattenermi...e questo potrebbe accadere anche se ci sei tu, mi piace cambiare, sentire sapori diversi...cazzi diversi. Il tuo mi piace ma...come dire...non ce l'hai abbastanza grosso. Per me conta...ti amo,davvero e forse queste parole ti feriranno e rinuncerai a me...ma è così!".
    Rimasi di sasso, avrei potuto prendere del tempo, ma le sue labbra sull'uccello mi fecero capire quel che perdevo, così le dissi:"Sii...fammi pure cornuto ma sposami...non posso farea meno di te.".
    Un mese dopo eravamo marito e moglie e già cornuto dopo tre giorni di luna di miele ai Caraibi.
    Last Post by imee munaa il 4 Dec. 2012
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  10. Racconti Porno - La mia zia verginella

    AvatarBy imee munaa il 4 Dec. 2012
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    Racconti Porno - La mia zia verginella


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    E il giorno dopo ritornò! Io l'aspettavo steso sul mio letto tutto nudo visto che mia madre non c'era e poi sia io che zia Marta sapevamo che avremmo fatto sesso ogni volta che sarebbe arrivata a casa.
    Venne direttamente in camera mia mostrandomi un flacone:
    "questo credo andrà bene!"
    Lessi l'etichetta ma capii solo che conteneva delle essenze orientali che in verità mi eccitarono tanto quando lo annusai. La zia intanto cominciò a spogliarsi senza tanti complimenti; si tolse una camicetta gialla di cotone leggero sotto la quale aveva le tette nude con un bell'effetto bagnato. Secondo me le aveva unte a casa sua prima di uscire....e aveva fatto bene ragazzi!!!
    Aveva poi dei pantaloni di lino bianco abbastanza trasparenti e quando li mise via mi apparve davanti quella fica tutta coperta da quel cespuglio folto nero nero.
    Senza parlare si mise a cavalcioni sopra di me e mi prese dalle mani il flacone cominciando a ungermi il pene su e giù rendendolo tutto lucido e scivoloso. La cosa che mi piacque di più fu quando mi abbassò tutto il prepuzio e tenendolo tutto scoperto, versò una gran quantità di olio sulla cappella che accarezzò con il centro del palmo per circa un quarto d'ora. Il trattamento era così piacevole che vidi la mia cappella gonfia come quasi un uovo e di colore rosso intenso..quasi viola!
    In quel momento pensai che sarebbe stata un'impresa molto difficile entrare nel culo di zia.
    Quando finì con me iniziò a ungersi il buco e lo fece in un modo che mi arrapò a tal punto che iniziai a respirare più velocemente per alleviare la tensione che mi prese.
    Sempre a cavalcioni si voltò di spalle e cominciò a infilarsi le dita nel culo massaggiandolo bene mentre io potevo vedere dalla mia posizione tutto lo spettacolo.
    Non avrei mai immaginato che zia Marta avrebbe fatto certe cose un giorno! e specialmente con me!
    Sembrava così esperta e disinvolta mentre lo faceva che mai nessuno avrebbe creduto che fino a qualche settimana prima quella donna era vergine.
    Quando si sentì il buco del culo morbido e unto mi disse:
    "sei pronto? proviamo!"
    "si zia".
    Mi afferrò il cazzo durissimo e tutto unto e lo piazzò davanti al buco scendendo lentamente come se volesse calcolare il limite di penetrazione.
    Quel gesto mi arrapava da morire! Guardavo il buco di zia che si apriva e si chiudeva ogni volta che lei scendeva e saliva.
    Stavo quasi impazzendo perchè ogni volta che sentivo la mia cappella sul punto di superare il suo ano lei si ritirava. Era una gran bella tortura.
    Lei sentiva ancora dolore nonostante tutto l'olio che avevamo e così decise di aggiungerne altro ma stavolta usando tre e quattro dita.
    Si sparse l...

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    Last Post by imee munaa il 4 Dec. 2012
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