Racconti Porno - Scopata dal prete
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Il prete sadico,EPILOGO
Dopo qualche tempo, la polizia aveva messo gli occhi su Don Luigi.
Era successo che una parrocchiana, una bella donna di circa quarantanni, era andata confessarsi; Don Luigi, come era il suo solito, aveva condotto la parrocchiana in canonica, perché, diceva, voleva approfondire bene gli argomenti della confessione (la donna aveva confessato di avere avuto rapporti intimi con una persona conosciuta occasionalmente); in canonica, il prete aveva cercato di approfittare della donna e, secondo il suo solito, le aveva messo le mani alla gola, tentando di strangolarla; la donna si era ribellata ed era scappata; poi, era andata raccontare tutto alla polizia.
Poi, gli inquirenti, indagando, avevano raccolto varie voci su episodi simili che si erano verificati in canonica e, sempre chiedendo in giro, avevano saputo della scomparsa misteriosa dei due ragazzi e della fantesca; in più, si diceva che alcune donne, andate a confessarsi, non fossero più tornate a casa e risultavano disperse.
Era quanto bastava perché il magistrato ordinasse una perquisizione nella parrocchia; nella perquisizione, quello che insospettì la polizia fu, principalmente, quel pozzo in giardino, dove i sommozzatori inviati dagli inquirenti non tardarono a scoprire oltre dieci cadaveri di persone che, poi, risultarono essere state strangolate.
Conclusione: Don Luigi fu rapidamente processato e condannato all’ergastolo.
In carcere Don Luigi, dopo un primo periodo di avvilimento, non tardò ad ambientarsi; aveva cominciato a dire messa (anche se la direzione aveva avuto dei dubbi sullo svolgimento di questa attività, dato che Don Luigi era stato sospeso dall’attività ecclesiastica; tuttavia, si ritenne che quell’attività facesse bene ai carcerati e si era chiuso un occhio) e con la messa era venuto anche l’attività della confessione; in più, non aveva tardato a manifestare le sue tendenze omosessuali.
Era detenuto Rosario, un ragazzo di una ventina d’anni, omosessuale, grassottello,napoletano,tutti lo chiamavano Rosetta, e Rosetta non tardò a incuriosire Don Luigi; una volta, mentre facevano la doccia, a Don Luigi , toccandosi per insaponarsi e sciacquarsi, era venuta la fregola, stava pensando di masturbarsi; poi, però, si ricordò di Rosetta, e andò in giro per trovarlo; così lo vide, girato, grassottello, il culo da fuori e un principio di zizze che si intravedevano da dietro; preso da una frenesia incontenibile, col cazzo già in erezione per l’inizio della masturbazione, fu dietro al ragazzo e mettendogli una mano alla gola e una mano sul pube, velocemente l’inculò; il ragazzo stava godendo, aveva il cazzo eretto anche lui e Don Luigi glielo prese goloso, cominciando a masturbarlo; intanto andando su e giù nel culo di Rosetta, lo stringeva f...
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