1. E' la prima volta per patrizia...
    erotico

    AvatarBy Belen il 27 Aug. 2012
     
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    Ciao, mi chiamo Holly (nome di fantasia) e seguo questo sito da diverso tempo; era da un po' he mi frullava in testa l'idea di scrivere un racconto erotico ma non ho mai avuto ne idee ne coraggio di farlo. Finalmente mi son decisa! Perdonate i miei errori, è la prima volta che scrivo e sono un po' emozionata. Spero che il racconto vi piaccia e sarò contenta di accettare commenti e chritiche per fare di meglio la prossima volta; Questo è un racconto inventato quindi qualsiasi riferimento a fatti o persone esistenti è puramente casuale. Buona Lettura!


    E' una sera di primavera e l'aria è piacevolissima.
    Sono in motorino e sto andando a prendere Patrizia, la mia ragazza.
    Entrambi 17enni la nostra storia dura da un annetto circa.
    Non abbiamo ancora avuto occasione di "fare l'amore" (come dice lei) perchè è verginee più volte mi aveva detto di non sentirsela, io sono sempre stato un ragazzo paziente che da il tempo al tempo, ma che ha avuto le sue esperienze.
    Arrivato davanti a casa sua la chiamo al telefono e le dico che l'aspetto fuori dal cancello, subito arriva e mi da un leggero bacio sulle labbra.
    Patrizia è una ragazza molto delicata e femminile, sia di carattere che di conformazione: alta 1.70, ventre piatto, fianchi leggermente torniti, seno di una terza misura (suppongo), capelli lunghi castani, occhi verdi e labbra carnose; stasera indossa un vestitino nero aderente ma non volgare lungo fino a sopra il ginocchio.
    Io _mi presento, mi chiamo Alessio_ sono alto 1.78, fisico atletico (dato dalla pallanuoto), capelli neri e occhi marrioni.
    Le porgo il cascoe salita in sella si aggrappa a me e, come al solito, mi raccomanda di andare piano.
    Ci eravamo messi d'accordo: quella sera, approfittando dell'assenza dei miei genitori, saremmo passati a prendere due pizze da portare a casa mia, così lei sarebbe rimasta a dormire con me (eragia capitato altre volte, ma non ci siamo mai spinti più in là della pomiciata).
    Arrivati a casa con le pizze, ci sistemiamo nel salone e accendiamo la TV più per compagnia che per interesse.
    Cominciamo a parlare del più e del meno quando, dopo aver sparecchiato ed esserci stesi accoccolati sul divano, mi guarda negli occhi e mi dice con tono serio
    io la bacio sulla fronte e le rispondo che per me è lo stesso, ma lei sempère guardandomi seria sospira e mi bacia , poi mi sussurra all'orecchio
    Io stupefatto la guardo, le sorrido e le chiedo se è veramente sicura. Lei di tutta risposta mi bacia appassionatamente e si stende su di me, io rispondo al bacio e l'abbraccio, poi mi fermo, la prendo per mano e le dico e la conduco in camera dei miei sul letto matrimoniale.
    Ricomincio a baciarla, la faccio stendere e le salgo sopra; l'abbraccio la stringo, l'accarezzo, la bacio sul collo ( questa cosa la fa impazzire), sempre con delicatezza.
    Lei all'inizio è un po' rigida, ma poi si rilassa e comincia a sospirare.
    Mi faccio più audace: senza smettere di baciarla le abbasso le spalline del vestito e scopro il reggiseno, piano lo sfioro con le mani e scendo a baciarle il seno ancora prima di scoprirla.
    Lei sospira e mi dice che mi ama, incoraggiato da questo le slaccio e sfilo il reggiseno e le vado a baciare il capezzolo desro mentre con la mano mi occupo del sinistro.
    Un brivido la percorre e le viene la pelle d'oca, mi stringe la testa al suo seno e mi carezza i capelli.
    Mi sposto da un capezzolo all'altro per un po' di tempo succhiandoli e facendola rabbrividire; poi, con la mano libera le sfilo completamente il vestito e torno a baciarla sulle labbra.
    Mi guarda intensamente: è sicura di quello che fa e non si vuole tirere indietro.
    Torno a giocare con i suoi capezzoli e, nel mentre, con la mano libera, vado a sfiorarle le mutandine ( brasiliane in pizzo nero abbinate al reggiseno) e le sento abbastanza umide. Comincio a massaggiarle e d'istinto lei apre le cosce, sempre sospirando.
    La bacio ancora sulle labbra , le dico che è bellissima e che la amo, e , sempre mentre la bacio, lentamente, scendo verso la sua pancia , le vado a stuzzicare l'ombelico con la lingua e le solletico il bassoventre sfiorandolo con le labbra ( tutto questo sempre massaggiandole le mutandine).
    Comincio a baciarle la "Micia", come la chiama, e lei cerca la mia mano con la sua, la afferro e risalgo per baciarla; sempre stringendole la mano torno a baciarla sotto, quando sento che allenta un po' la presa le scosto le mutandine e comincio a baciarle le grandi labbra, vedendo che non fa obiezioni levo l'ultimo indumento che la copre e, finalmente, la vedo nuda.
    Mi fermo a guardarla, è proprio bella, e la "micia" è ornata da una piccola striscetta di peli scuri, mi dice portandosi una mano sui seni e una sotto come a coprirsi, io le rispondo mentre le sposto le mani e la bacio con passione.
    Staccato dalle sue labbra comincio a spogliarmi anche io, lei mi sfila la t-shirt mentre io mi slaccio i Jeans, rimanendo così in mutande.
    Ritorno a baciarla fra le gambe e dopo aver giocato con le grandi labbra tiro fuori la lingua e vado a scoprire l'interno con una lenta e delicata leccata che la percorre tutta. Lei mugola e sospira. sempre delicatamente le apro le grandi labbra con le dita e comincio ad esplorarla soffermandomi spasso e volentieri sulla clitoride, lei sospira e mugola sempre piu velocemente finchè non sento le sue mani che mi premono sulla testa e i suoi sussulti... è venuta.
    A questo punto salgo a baciarla e lei mi dice che mi ama.
    Ripresa dall'orgasmo sento l sua mano che scende, leggera come lei, che va ada accarezzare il mio arnese in preda ad una poderosa erezione.
    Mi guarda e, sorridendo, mi dice , senza neanche rispondere infila la mano nell'elastico e lo sfiora con le dita, in pochi secondi mi denuda e comincia a masturbarlo lentamente, così delicatamente che il suo tocco sembra una carezza che andava su e giu, su e giu, la sua delicatezza mi è sempre piaciuta tanto che adesso mi eccita da morire.
    Lo guarda estasiata, io torno con la mano in mezzo alle sue gambe e provo a penetrarla con un dito, entra senza problemi quindi, dopo un po' di andi rivieni, ne infilo un altro, la lascio abituare e poi le sfilo.
    Nel frattempo il suo massaggio si è fatto più veloce e la mia eccitazione aumenta finchè non le dico che sto per venire, a queste parole lei accelera e io le vengo sulla mano.
    Se la avvicina al viso e, suppongo incuriosita, assaggia il mio seme.
    Non sembra nè disgustata nè altro, ma in ogni caso prende un fazzolettino e si pulisce con quello.
    Mi guarda e mi dice che è intenzonata ad andare avanti, quindi io le sorrido e le dico di aspettarmi un momento sul letto, mi alzo e vado in camera mia a prendere un preservativo, solo all'immagine di lei nuda mi torna duro.
    Torno da lei, le do il profilattico e le chiedo se ha voglia di mettermelo, lei entusiasta risponde di si ma mi dice che non l'ha mai fatto, alla fine con il mio aiuto riesce a metterlo.
    Tiro fuori dal cassetto di mia madre una crema lubrificante (la tiene sempre li ma lei non sa che io sono a conoscenza della sua esistnza) e me ne metto un po' su indice e medio.
    Faccio ristendere Patrizia a comincio a lubrificarla per bene, all'esterno e all'interno sempre stuzzicandole i punti erogeni.
    Quando vedo che è sufficente salgo a baciarla e la coccolo un po' ridedicandomi ai suoi capezzoli e al suo collo.
    La guardo e le chiedo , lei mi fa cenno di si con la testa, io le sorrido e la bacio appassionatamente.
    Poi scendo con la mano ad indirizzare il mio arnese all'entrata e ci abbracciamo e baciamo ancora.
    Comincio a spingere e lei si morde il labbro e chiude gli occhi, mi fermo e le chiedo se le sto facendo troppo male, lei mi risponde di no e mi dice di continuare.
    Sta volta spingo un po' più forte e la cappella entra tutta, è così stretta!
    Le chiedo se sta bene e mi fa cenno di si con la testa, spingo un altro po' e sento l'imene.
    La guardo, tiene ancora gli occhi chiusi, la bacio e le dico di guardarmi e che da qu a poco la sofferenza sarebbe finita.
    Lei apr gli occhi, siamo fronte a fronte e respiriamo a fatica tutti e due,l le chiedo se è pronta e lei mi risponde di si.
    Una piccola spinta e la membrana si lacera, lei si irrigidisce e geme dal dolore ma continua a guardarmi negli occhi, la bacio e continuo a spingere; Sono tutto dentro.
    Sto fermo quache minuto per farla abituare e,quando sento le pareti abbastanza rilassate e il suo respiro meno strozzato comincio un lento su e giù mentre ci guardiamo negli occhi e gi baciamo avidamente, le sue mani sono ancora avvinghiate alla mia schiena e mi graffiano, lei geme questa volta di piacere, sento la mia eccitazione salire e il suo fiato farsi sempre più corto, fino a che, tra gemiti, graffi, baci e sospiri, veniamo tutti e due contemporaneamente.
    Ci addormentiamo così: l'uno nelle braccia dell'altra.

    fonte racconto www.eroticiracconti.it
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