1. È troppo cattolica, lo vuole nel culo.

    AvatarBy Ares il 8 June 2014
     
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    Ai tempi del liceo le conversazioni sul sesso erano all’ordine del giorno, coinvolgevano ragazzi e ragazze, ci si scambiava battute, ci si scambiava le opinioni, sensazioni, etc. etc. Una delle ragazze, Maria, rappresentava la “nota stonata” del gruppo. Aveva un fisico da paura, sodo in tutti punti, quasi scolpito dagli anni di ginnastica artistica. Capelli ricci e neri, labbra carnose, volto acqua e sapone. Quello che mi incantava di lei era il suo culo, ogni volta che si alzava dalla sua sedia mi perdevo nei meandri delle sue sinuosità, nei pulpiti dei suoi movimenti, e i suoi jeans lo avvolgevano così bene, mi mandava in fibrillazione. Peccato solo che provenisse da una famiglia estremamente cattolica, super praticante. Quando in classe uscivano un certo tipo di discorsi lei si dimostrava sempre estranea, diceva sempre che non ne voleva sapere fino al matrimonio, che la sua integrità era inviolabile. Non era mai volgare, non era mai provocante, e questo mi faceva impazzire ancora di più, l’ancestrale senso del tabù si impossessava di me.
    A dirla tutta durante il terzo anno io e lei addirittura eravamo stati fidanzati, una di quelle storielle adolescenziali, una settimana, qualche bacio e nulla più. Ma sia prima che dopo quell’episodio io e lei eravamo grandi amici. Capitava spesso che fossi io ad accompagnarla a casa, e il pomeriggio ci sentivamo per telefono. Una o due volte abbiamo addirittura studiato insieme. Andavo altrettanto d’accordo con la sua migliore amica Eliana, la sua confidente, fidanzata da anni con un ragazzo più grande.
    Bè un giorno del quinto anno accade l’impensabile. È ora di supplenza e in classe c’è la tipica atmosfera caotica. Eliana e Maria non sono in classe, ricevo un messaggio proprio da Eliana che mi chiede di uscire fuori nel corridoio. Non appena mi affaccio dalla porta le trovo entrambe appostate davanti alla porta del bagno delle ragazze, come sempre spalla a spalla l’una l’altra. Eliana, che a differenza di Maria non ha la testa abbassata, mi fa cenno con la mano di avvicinarsi, e non appena mi avvio verso il bagno loro entrano dentro, facendomi chiaramente capire che era li che volevano condurmi. E in effetti giro lo stipite della porta e loro sono li dentro, con un sorrisetto stampato in faccia. Una strana sensazione di trasgressione mi pervade, fino a quel momento quella era stato un ambiente a me del tutto estraneo, e anzi se fosse entrata qualche altra ragazza in quel momento mi sarei ficcato nei guai.
    Eliana mi guarda e fa: “Allora Gianni, sai perché ti abbiamo chiamato? Ovviamente no, allora ti spiego, lo faccio io perché Maria si vergogna, cioè lo sai che lei è vergine, giusto? Bè non pensare subito male, non sei qui per portartela via (la sua verginità), è solo che lei non ha mai avuto proprio nessunissima esperienza con un ragazzo e non riesce a trovare il coraggio per crearne i presupposti, per questo motivo ho organizzato tutto io”
    Io sono totalmente in confusione, e gli dico: “cosa avete intenzione di fare? perché proprio io?”
    Eliana mi spiega: “Maria è molto affezionata a te, però ha gli ormoni che gli fervono in corpo, e qualcosa la vuole combinare. Se proprio deve lo vuole fare con te”
    Con fare galante mi avvicino a Maria, le prendo il mento con la mano e le sollevo il volto, che fino a quel momento aveva fissato incessantemente il pavimento: “potevi dirmelo direttamente tu, stupidina”… lei mi sorride, Eliana si intromette di nuovo: “dai su, venite tutti e due che cominciamo” ed entriamo tutti e tre in una delle cabine, Eliana ci chiude la porta alle nostre spalle. Gli spazi sono angusti, ma Eliana fa subito a Maria “dai sbottonali i pantaloni”. Io mi poggio al muro, Maria si avvicina e si inginocchia, sembra veramente decisa a compiere il passo. Mi alza la maglietta e mi da un

    bacio all’altezza dell’ombelico, mentre con la mano si avvicina alla patta. È tremante, tremendamente insicura, per addolcirle il compito le accarezzo i capelli. Finalmente riesce a sbottonarmi, tira giù la lampo e subito dopo le mutande. Un fulmine a ciel sereno e il mio membro (in enorme erezione) è ora davanti al suo volto. Anche Eliana rimane sorpresa: “ah però, non pensavo stessi messo così bene” sorridendomi e io ricambiai il sorriso. Nel frattempo noto però che Maria è bloccata, con espressione sconfortata è ora inginocchiata davanti a me, guarda di nuovo a terra, è arrabbiata con se stessa, la sua morale cattolica sta di nuovo trionfando, le sue paure stanno di nuovo conquistandola, non riesce a continuare. Eliana capisce tutto e si avvicina, le poggia una mano sulla spalla, Maria rialza la testa e la fissa, la muove a destra e a sinistra a cenno di “no” e di nuovo butta la testa a fissare il pavimento. Tutta la vicenda si incendia solo nel momento in cui Eliana incredibilmente si inginocchia a fianco di Maria, le dice: “ora guarda”, mi prende il cazzo in mano e lo avvicina alle sue labbra. Lo poggia, lo bacia, e tutto un colpo affonda, sento subito le sue tonsille, inizia a pompare con la sola bocca, le sue mani ora sono poggiate sui miei fianchi, stantuffa che è una bellezza. Io sono al settimo cielo, ma noto che Maria fissa interessata. Ovviamente il mio più grande desiderio in quel momento sarebbe che il “testimone” passasse a Maria, è lei che mi interessa, è lei che voglio. E in effetti dopo due minuti di quel fantastico pompino Eliana si ferma, si tira la mano sulla bocca per togliere la saliva e rivolgendosi a Maria le fa “visto che non è poi così difficile?”. Maria ora fissa il mio cazzo con un aria strana, si deve essere eccitata, con due passi in ginocchio si riavvicina a me e finalmente lo tiene in mano, io sento già i brividi corrermi lungo la schiena. Dopo qualche secondo di trepidazione la mia bella Maria, a occhi chiusi, se lo mette in bocca. È dolcissima, come sempre mai volgare, una mano regge il mio membro alla base, mentre l’altra è riposta conserta tra le sue gambe. Non muove la testa, lo tiene fermo in bocca e batte dolcemente la lingua sulla mia cappella, il che mi manda in paradiso. Eliana assiste soddisfatta alla scena. Continua per un paio di minuti quel trattamento paradisiaco, poi Eliana le batte una mano sulla spalla e Maria si stacca, Eliana le fa: “bravissima, ce l’hai fatta, ma ora dobbiamo andare, è troppo tempo che siamo fuori dalla classe”. Maria, noncurante delle parole di Eliana, torna a succhiarmelo con più veemenza di prima, la cosa è così piacevole che non riesco neanche ad avvisarla che sto per venire e in effetti dopo qualche istante colano i miei fiotti di sperma nella sua bocca, sempre serrata sul mio cazzo. Mi assale la paura di venire sgridato, ma dopo qualche secondo lei apre la bocca in un sorriso enorme, e con i denti stringe la mia cappella, ora riesco a intravedere sulla sua lingua il bianco del mio seme.
    Eliana è felice più di me, e fa: “voglio scommettere una cosa!” con fare sicuro si avvicina a Maria e le pianta una mano tra le gambe. Maria fa un sussulto che le spinge tutto il busto in avanti, e Eliana sorridente le dice: “lo sapevo, sei tutta bagnata, sei tutta eccitata” Maria con un sorrisetto tra le labbra, dopo aver ingoiato tutto, dice la prima parola dacché siamo in bagno: “quindi?” Eliana risponde: “quindi qualcosa dovremmo pur farla”. Maria la guarda impaurita, con in volto quasi il pianto dice a Eliana “no questo no, lo sai come la penso”. Dopo qualche secondo Eliana fa “un idea ce l’avrei, che ne dici del culetto? Manterresti la tua verginità” Maria si mette a ridere quasi a non voler neanche prendere in considerazione l’idea, e fa per avviarsi alla porta. Eliana gli si pianta davanti e di nuovo le sbatte la mano tra le cosce. Maria è ancora eccitatissima e non riesce a nasconderlo, ora è piegata a novanta e poggia la testa sul petto di Eliana, mentre lei continua a solleticargli la fichetta chiusa da sopra i jeans, che si stanno palesemente bagnando. Maria alza il capo e con aria sottomessa fa un cenno di si con il capo ad Eliana, la quale la prende per braccia e la poggia con la faccia contro il muro. Le si posizione dietro, quasi fosse lei il maschio, mette le mani ai pantaloni e li sbottona, glieli abbassa e ora Maria è a 90 con solo le mutandine a separarmi da lei. Mi avvicino, faccio con una mano a scansare Eliana, ora tocca a me. Mi accovaccio e le do due baci sulle natiche, con una mano le abbasso le mutandine e finalmente mi trovo faccia a faccia con quello che era stato l’oggetto del mio desiderio per anni, il culo di Maria. Mi rialzo, Eliana si riavvicina e mette una mano alla figa di Maria, sfrutta tutto il suo bagnato per lubrificare a dovere il suo buchetto, bellissimo, disponibilissimo, poi mi lubrifica anche il cazzo. Mi avvicino ed Eliana, in posizione defilata, mi prende il cazzo in mano e quasi mi tira verso il suo buchetto. Me lo appoggia, e inizia a spingere. Maria dice che le fa male, di fare piano, ma ormai ci siamo, la mia cappella è dentro, e dopo qualche istante, con decisione, affondo tutto, affondo in lei, la mia bellissima, il mio amore. Le stantuffo il culo a dovere. Le dico che le amo. Inutile dire che di li a poco le vengo copiosamente nell’intestino, lei sussulta per il piacere. Dopo qualche secondo si rimette in piedi, si gira e mi bacia.
    Con Maria, dopo quel giorno, sono stato fidanzato per 2 anni, non potendole mai sfondare la figa. Peccato ;)
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