1. La gita scolastica

    AvatarBy Ares il 15 June 2014
     
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    Aprile, l’anno scolastico volge al termine. La 3 B dell’ Istituto tecnico Carlo Levi è in partenza per la rituale gita di fine anno da trascorrere in Sicilia, precisamente a Palermo. Il gruppo è numeroso, dei venticinque componenti la classe ha aderito la quasi totalità. D’altronde dopo 3 anni trascorsi insieme, le fatiche dell’anno in corso, la voglia di ragazzi sedicenni di evadere dalla quotidianità è un prurito nella pelle. A quell’età l’idea di trascorrere una settimana fuori dal controllo dei genitori è troppo ghiotta per lasciarsela scappare. Ci sono Roberto e Paola fidanzatini da un anno che vedono in questa gita l’occasione per “approfondire la loro conoscenza” senza dover stare su scomode panchine dei giardini o con l’incubo della clessidra che scandisce il count down per il rientro a casa dei genitori a volte improvviso.
    Non poteva mancare quella che nella scuola viene chiamata “la gang” , ovverosia la comitiva formata dai “capetti della classe”, quelli dell’ultimo banco. Carlo, Giovanni e Umberto i tre ripetenti più grandi di due anni , estroversi e smaliziati il cui compito principale durante le lezioni è quello di attirare le attenzioni delle ragazze più carine. I tre hanno bella presenza, sfrontatezza e modi da grandi che riescono a far colpo su ragazze adolescenti attratte da chi si mostra adulto. Il look alla moda, l’immancabile pacchetto di sigarette, lo scooter sempre lucido con il quale effettuare acrobazie da vissuti ragazzi di strada, spesso sfiorando l’incoscienza.
    La 3 B in fatto di ragazze è messa benissimo come si vocifera nei corridoi. C’è il”trio delle grazie” Amanda Sofia e Licia, adolescenti all’anagrafe ma con un corpo ormai da donne, forme pronunciate, aria smaliziata, vestitini sexy e ammiccanti a testimonianza di voglie da soddisfare ormai sbocciate.

    Poi c’è lui Fabio ragazzo perbene, timidezza congenita, il primo della classe definito” secchione”. Cerca di essere cordiale con tutti ma in cuor suo non si sente integrato appieno col resto della classe per via di quei modi di fare troppo distanti dal suo essere. Non si sente facente parte della comitiva che conta. Ha l’impressione che le ragazze lo guardino strano e diventino carine e affettuose solo quando si tratta di copiare il compito in classe per rimediare al pomeriggio precedente trascorso a far tutto meno che a studiare. Ad accompagnare la classe avrebbe dovuto esserci la prof Sestini denominata la tedesca, ed immaginate il perché. Per improvvisi problemi familiari ha dovuto rinunciare ed è stata sostituita dalla prof di matematica, Monica Narducci anni 35 occhi verdi, capelli biondi, fisico da pin up. Impossibile per gli alunni non vederla come un sogno proibito sul quale riversare i propri istinti sfrenati.
    Sin dal viaggio in pullman verso l’imbarco per l’isola l’atmosfera ricalca quella delle ore passate in classe. I fidanzatini passano il tempo ascoltando musica e scambiandosi effusioni. Nelle ultime file siedono quelli della “gang” e le “tre grazie”. Risate, discorsi che alludono al sesso, una coltre di fumo che fa assomigliare quell’ala di pullman alla val padana, tentativi di approccio non dissimulati. Carlo fa agli amici:
    Finalmente le nostre grazie senza sorveglianza. Voi non avete fidanzati, quelli sono secondini.
    Sofia, dice Giovanni, durante questa settimana ti faccio il rodaggio poi diglielo a quel cornuto del tuo ragazzo quanto sei troia. Inizia a limonarla mentre la spoglia; Ma che fai scemo? Scemo di che? Di che non ti piace se hai coraggio. Sofia vorrebbe ritrarsi ma il piglio deciso, quelle maniere da uomo la attraggono.
    Ragazzi fa Giovanni agli altri ma che fate scioperate? Quando ci ricapita un’occasione così. Amanda e Licia non sentendosi ricoperte da attenzioni come la loro amica, con tono provocatorio bisbigliano tra loro a voce peraltro non troppo bassa intente a farsi ascoltare: Va a finire che sono solo chiacchiere quei due. Anni di parole ma alla resa dei conti niente fatti. Farebbero meglio ad andare da Salvetti a leggere un libro.
    Quelle parole hanno un duplice effetto: Arrivano alle orecchie di Fabio con un sapore di cinismo per essere stato chiamato per cognome, a significare un palese distacco. Nondimeno suonano come una sfida per Carlo e Umberto che non possono sopportare quell’affronto. Si catapultano sulle due ragazze iniziando a tastarle in ogni dove, inscenando una sequenza di petting alternandosi sulle due. L’atmosfera si surriscalda in breve. Le mani dei tre diventano i tentacoli di un polpo allungandosi sotto quegli abiti ormai fastidiosi. Solleticano i loro clitoridi come stessero facendo una passatella con una bottiglia di vino. Le tre puttanelle reggono il gioco con malizia . Con l’affiatamento di un coro prendono a segare i cazzi dei tre infilando le mani nelle patte senza togliere loro i calzoni per non dare nell’occhio. I bulletti soddisfatti e compiaciuti stentano a trattenere il pacco nei boxer. Quando gli slip si bagnano di densa crema come se si fosse rotta una tubatura, Giovanni esclama: Salvetti, interessante il libro? Altra coltellata……….
    Vi piace il cazzo puttanelle che fate tanto le verginelle. Sarà una settimana godereccia come non mai.
    Fabio si incupisce ulteriormente nel vedere quelle scene. “ Cosa mi manca agli occhi altrui per essere come loro?” Anche io vorrei provare quelle sensazioni di trasgressione, scoprire l’universo femminile per la prima volta, pensò tra se e se senza darlo a vedere. La sistemazione in albergo è gestita dalla “gang” che ben si preoccupa di combinare la propria stanza al medesimo piano di quello delle tre vogliose ragazze. Le giornate si snodano tra noiose visite culturali ove ascoltare la voce della guida che spiega la storia
    dei monumenti del posto è un fastidioso obbligo svolto con disinteresse dai tre, intenti a escogitare la maniera per dileguarsi con le puttanelle per ricoprirle di attenzioni. Il terzo giorno la prof. Narducci concede una mattinata libera. Sfruttando il primo sole stagionale per i ragazzi è d’obbligo recarsi alla spiaggia di Mondello. Distese sulla spiaggia Amanda Sofia e Licia si esibiscono in un provocante topless che stuzzica gli istinti dei tre che null’altro aspettavano. Vedere quei meloni ancora parzialmente acerbi ma di una freschezza che promette una rosea maturazione è un invito irresistibile. E’ ora di una sana orgia esclama Giovanni e tirando fuori il cazzo già prontamente in tiro lo struscia tra le tette di Amanda per una lussuriosa spagnola farcendola di caldo sperma. Amanda raccoglie a piene mani tanto ben di dio leccandosi le dita per poi passare la crema sulle labbra di Sofia con un bacio lesbo. Il calore dei corpi si fonde a quello climatico. Carlo e Umberto si prendono le cure delle altre Grazie. Su Licia, facci vedere perché tutti ti chiamano col vezzeggiativo, dice Carlo, dimostraci che gran pompinara sei e le porge la nerchia sulle labbra. Liciuccia non si fa pregare, come invitata a mostrare il meglio del suo repertorio. Inizia a ciucciarlo con la padronanza di una quarantenne. Colpi decisi di lingua lungo tutti i 20 centimetri fino sotto ai coglioni lubrificando di saliva il glande arrossato come se soffiasse dentro una cerbottana . Umberto nel frattempo si diletta con la figa di Sofia penetrandola furiosamente fino a farla gemere di piacere. I freschi clitoridi primizie assolute da esplorare sono bocconcini invitanti per tre uomini furiosi di esplodere. Infilare i cazzi arrapati in quegli anfratti ancora poco esplorati procura libidine equiparabile forse solo a quella suscitata dallo scudetto vinto dall’amata squadra del cuore. Scambiarsi le partners è opzione automatica. Le ragazze a loro volta catapultate in una dimensione futuribile vissuta con lo stupore della sorpresa cooperano all’unisono alternando il soggetto delle loro amorevoli cure, creando eccitazione pura. Al ritorno i tre non fanno mistero delle avventure trascorse vantandosi con gli altri amici con beffardo compiacimento. “ Pensate quando lo saprà Fabio come ci invidierà.” Lui si le sogna certe cose, per me non ha mai scopato dice Umberto. Fabio sentendo quei racconti non fa altro che aumentare il suo disagio interiore, tant’è che la sera se ne sta solo, tristemente incupito nella hall mentre gli altri s radunano in camera per divertirsi. La cosa non sfugge alla professoressa Narducci che gli si avvicina dicendo: Fabio cosa c’è che non va? Ti vedo triste, perché non ti unisci agli altri? Prof risponde Fabio, siamo mondi distanti. Loro sono estroversi, disinvolti, sfrontati. A me la timidezza blocca irrimediabilmente. E poi non sono bello come loro, le ragazze non mi vedono come un uomo. Non dire così esclama la professoressa avvicinandosi e porgendogli una carezza. Non ti manca nulla, sei un bel ragazzo molto sensibile. Le donne vanno pazze per queste caratteristiche, abbi fiducia in te. Senti gli fa sedendosi vicino i assumendo un’aria maliziosa: Hai mai avuto un rapporto con una ragazza, se me lo vuoi dire. Fabio colto di sorpresa e subito rosso in volto balbetta: Ecco ma, io veramente mi vergogno; Ho capito non hai ancora scoperto l’altra metà del cielo e vorresti farlo. La sorte ha deciso di premiarti, vieni con me. Cosa intende prof? Zitto e chiamami Monica. Lo prende e lo conduce nella sua stanza. Fabio sente il cuore in gola e un brivido mai provato.
    Giunti in stanza Monica accende una luce soffusa e inizia uno streaptease mozzafiato sciogliendosi i capelli che le scivolano sulle spalle domandole un’aria da vamp. Con movenze lente e arrapanti sfila la giacchetta nera mostrando un reggiseno a balconcino che a stento trattiene due tette spaventose impreziosite da capezzoli impertinenti. Fabio si sente un fuoco dentro, una rigidità corporea mai provata davanti alla prima immagine di donna dal vivo, finora vista solamente sulle riviste patinate. Dai sii disinvolto e naturale gli dice abbracciandolo e appostandogli i seni al torace. Fabio inizia a tastare con l’ ingorda bramosia di una persona a dieta ferrea nel giorno dello strappo alla regola. Inizia a ciucciare i capezzoli avidamente come non faceva da quando prendeva il latte materno. Ti piace eh, ed è solo l’inizio fidati. Con una spinta dolce ma decisa lo sdraia sul letto rimanendo in piedi e togliendosi gli slip che volano sull’abat jour. E’ completamente nuda. Eccola la donna ed è tutta per te. Ora voglio vederti uomo. Gli abbassa la chiusura lampo dando via libera a quel cazzo turgido e vergine che quel paio di slip non avrebbero più contenuto.
    Wow dotato il bimbo. Monica inizia a ciucciare l’asta dell’alunno con l’abilità di una prostituta abituata a tali pratiche di routine. Passa la lingua con movimenti di risucchio fino alle palle. Fabio si sente scoppiare. Dopo pochi istanti esplode in una venuta che la inonda su tutta la faccia. Monica si passa la mano sul volto raccogliendo lo sperma invitandolo: Ora assaporalo altrimenti ti nego il resto del piacere. In preda all’eccitazione, pauroso di veder interrotto l’incantesimo obbedisce come una recluta ingoiando d’un fiato il suo seme pastoso. Bravo il mio alunno, ora ti cedo la farfallina. Si sdraia sul letto a gambe divaricate esortandolo a mettersi in ginocchio ai piedi dello stesso. “ Ora scopami con la lingua fino a solleticarmi il clitoride per bene. Fabio sempre più stravolto da quell’esperienza inizia a incidere le grandi labbra con colpi di pennello con la curiosità dell’esploratore davanti a un sentiero sconosciuto. Ora mentre tu continui un ripasso di matematica: 68 + 1 quanto fa? Te lo dico io : 69!!!!!! E con l’aria divertita, in preda ai suoi bagnati umori riprende a baciare, ciucciare, umidificare quel cazzo ormai rovente facendoselo arrivare fino all’ugola ove un flotto di sborra si deposita come l’acqua che cade dalla cascata nel bacino sottostante.
    Quando Monica sentendosi infiammato e bagnato il clitoride raggiunse l’estasi totale lo guardò negli occhi dicendo:
    Ora ti faccio diventare uomo. Prese il cazzo, lo baciò un’ultima volta e se lo infilò nella vagina. Fabio assecondò il movimento con colpi di reni possenti liberando un inferno che custodiva da troppo tempo. Diede sfogo ai suoi istinti repressi e alla sua virilità di impetuoso adolescente desideroso di divampare.
    Accomunati nell’estasi totale vennero assieme emettendo all’unisono urla di piacere che a fatica rimasero circoscritte tra le pareti di quella alcova.
    Fabio si sente al settimo cielo, crede di aver visto tutto. Monica lo fissa negli occhi e gli dice: Hai presente i vecchi dischi in vinile? Ecco la donna è come un LP, ha due lati A e B. Con una giravolta degna di una ballerina del Bolscioi si para innanzi ai suoi occhi increduli e al suo cazzo ancora voglioso di continuare il suo viaggio, mostrando un culo portentoso con una posa a 90°. L’alunno del primo banco, il ragazzo timido non esiste più. Fabio le cinge il seno con forza brutale stringendole i capezzoli con una pressione virile. Fa aderire quel culo a forma di panettone al suo bacino e con colpi possenti le infila il suo fallo accompagnandosi con movimenti di rilascio, come se il corpo di Monica fosse un elastico. Monica sentendosi posseduta come una puledra di razza con quel cazzo che le arriva sino all’intestino, abbandona definitivamente il suo ruolo istituzionale recitando quello naturale della puttana in calore. Emisero un altro grido all’unisono che stavolta divampò nei corridoi confondendosi con il chiasso proveniente dalle stanze attigue. Benvenuto nel mondo dell’eros. Ora nulla ti sarà precluso, potrai avere mille donne, mille esperienze ma di me non ti dimenticherai mai. Sarò sempre tua. Bella interrogazione, voto 10 !!! Grazie alle sue spiegazioni Prof. Scoppiarono in una fragorosa risata. Si addormentarono abbracciati nei corpi e fusi con le anime.
    La mattina seguente scendendo per la colazione gli altri ragazzi li videro allo stesso tavolo parlare fittamente.
    Pensarono che Fabio si stesse arruffianando per gli imminenti scrutini…………
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