1. La cugina tedesca

    AvatarBy Ares il 2 July 2014
     
    Like       0 Comments   290 Views
    .
    E’ alta, bionda, teutonica.
    Non è bella ma ha due labbra carnose e due begli occhi azzurri, manca di tette, nel senso che, pur avendo avuto due maternità, i suoi seni sono piccoli, anche se di una forma a pera, e con due bei capezzoli rosa; ha delle grosse cosce, anche se lunghe e che si riuniscono in un bel culo, se sapesse usare biancheria un po’ più adatta, quello sarebbe un gran bel culo e, con calze e scarpe adeguate, anche due belle cosce, in definitiva un gran bel corpo di quarantenne.
    Mi piace farla spogliare lentamente, toccarla sul viso, leccarla fino ad arrivare alle sue tette, torturargliele con la lingua, tirando anche con i denti i suoi capezzoli piccoli per farli inturgidire e sporgere, scendere sul suo ventre piatto e arrivare alla suo pube, dove iniziare l’esplorazione del suo intimo.
    Lei è bionda naturale e il suo boschetto e rado e biondo, è come se avesse il pube rasato, perché si intravede la sua epidermide rosata e cosparsa di efelidi. Fin sulle labbra della sua fica che, quando ha le cosce chiuse quasi a proteggere il suo fiore sessuale, si mostra come un piccolo taglio dal quale sporgono due lembi rosati frastagliati.
    La visione cambia subito quando , leccato l’apice del suo scrigno, lei si apre mostrando tra le cosce robuste e lisce,un solco vasto e fremente, nel cui spazio la mia lingua và a perimetrare tutte le gustose parti, nel culmine ritrovo anche il suo clitoride, che rapidamente si erge e sporge dal pozzo della sua vagina umida, che, nei convulsi ritmi impulsivi del suo piacere,.tradisce le sue dimensioni abbondanti e ricettive oltrechè sapide di un sapore di donna in calore.
    Immergo sempre più la lingua nella sua vagina, mentre il mio naso ara il suo pube morbido e mentre la mia vista si bea dei suoi piccoli seni che, stavolta torturati dalle mie mani , amplificano il piacere che pervade quel corpo, ergendosi spinti dalle stesse flessioni del corpo che mi fanno penetrare la sua fica accogliente.
    La lecco per tutta la lunghezza quella bella e sapida fica, con la testa fra le sue cosce aperte e, ogni tanto, spinto dalle sue mani che suggeriscono il punto dove, in quell’istante, il piacere per lei è più grande.
    Ho voglia di vederla, smetto e la faccio girare, lei si posiziona con una gamba flessa e un’altra distesa a mostrarmi il suo culo, lo afferro a due mani come fosse una grossa pesca, mentre lo tocco mi accorgo che una leggera lanugine ricopre i suoi grossi glutei, dilato il suo lungo e profondo solco fino a far emergere il suo ano, in modo da poterlo conoscere e ammirare: è piccolo e leggermente bruni con tante piccole ruchette, anche aprendo ancor più le natiche robuste non si dialt, per aprirlo è necessario toccarlo delicatamente per tutto il duo perimetro con un dito umido,oppure preparare anche lui a colpi di lingua, è salato ma lo lecco, lei si irrigidisce ma per poco, mi cede e si adatta, alzando il suo bacino e flettendosi maggiormente, a porgermi nel modo migliore il suo culo che la sua fica che, in quella posizione si è ricomposta e si mostra nuovamente come una fessurina leggermente aperta e rossa.
    Sta scomoda in quella posizione, la faccio mettere completamente prona inginocchiata, con le spalle a terra e il volto piegato da una parte a voler sbirciare quel modo di piacere che gli stavo somministrando.
    Istintivamente si è messa con le cosce chiuse, il suo bel culo termina con una bella vulva rosata che, quasi come una piccola banana, si inabissa fra le sue cosce tonde.
    Comincio a mordere quelle vellutate natiche, a saggiare la consistenza di quelle rosate carni, lei stupita mugola, e, allarga le sue cosce, inarcando il suo bacino e scoprendo un mondo di lussurioso piacere, umido e colorato.
    Mi getto su quel banchetto di estremo piacere, a colpi di lingua, mi immergo con la mia faccia là, proprio nel mezzo a godere di quei suoi sapidi fluidi emessi in abbondanza dalla sua, nuovamente, larga fica, che arrivano ad irrigare anche il suo ano che, sotto una dolce ginnastica praticata dal mio indice, si sta aprendo ad accettare anch’esso un destino di piacere.
    E’ eccitata, ormai abbiamo superato il punto di non ritorno, si flette di lato e afferra i miei pantaloni alla ricerca della patta, non vorrei interrompere quel gustoso assaggio delle sue intimità profonde, però sento anch’io le mie pulsioni farsi sempre più alte, mi sdraio al suo fianco e gli offro il mio pene, indirizzandoglielo su quelle belle carnose labbra con una implicita richiesta.
    Appena lo prende lo carezza con la punta della sua lingua bagnandolo, dopodiché lo appoggia sulle sue labbra, lo afferra, mentre con la lingua lecca il prepuzio, spingo e lei lo accetta nella sua calda e umida bocca, per intero, ciucciandolo splendidamente.
    Il “69” che si svolge è favoloso, ci distruggiamo con le lingue, stiamo per arrivare a godere infinite volte, ci cibiamo e dissetiamo di noi stessi mentre stiamo a svolgere quel rito maestoso di sesso.
    Quello che conclude è normale sesso e penetrazione.
      Share  
     
    .