1. Doppio tradimento

    AvatarBy Ares il 4 Oct. 2014
     
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    Erano ormai 7 giorni che mancavo da casa, ero a Roma per un noiosissimo corso di aggiornamento e sembrava che le ore non passassero mai…Telefonate brevi con mio marito e con il mio” compagno “di giochi e di letto,serate interminabili davanti alla tv e noiose dissertazioni su piani di marketing e risultati commerciali!!!
    Insomma io avevo voglia di sesso ,avevo voglia di una distrazione fine a sé stessa, avevo voglia di nuovo anche solo per una notte :mi sentivo porca dentro ,volevo trasgredire senza alcun ritegno e perchè no,darla via ad uno sconosciuto o quasi.
    Tradire marito ed amante :quando mi ricapitava piu’?
    Mi ero guardata intorno e mi ero data molto da fare(tacchi a spillo ,scollature vertiginose,tubini stretti)ma non riuscivo a trovare neanche un collega che ne valesse la pena:grigi,opachi,battuttine noiose ,sentite e risentite.I giorni passavano e dovevo masturbarmi di frequente per poter placare i fremiti della mia fica in calore .
    Quando ecco che la penultima mattina (quando avevo veramente perso ogni speranza) arriva LUI ,giovane (molto)e snello ,con un tipico accento meridionale e con la borsa del pc sotto braccio: era uno dei professori della scuola di management.
    Professore?Ma quanti anni aveva ,ne dimostrava 25 non di piu’ ed aveva un sorriso irresistibile ,non ho mai ascoltato una lezione con maggiore attenzione ,alzavo la mano come una brava bambina diligente per chiedere chiarimenti ,per avere informazioni ,per attrarre la sua attenzione. Mi guardava ,mi sorrideva e mi sentivo la fica completamente liquefatta :era perfetto per me,era quello che stavo cercando.
    Nella pausa pranzo sgomitai per sedermi”casaualmente” accanto a lui e scoprii che si chiamava Rosario(come me al maschile)veniva da Napoli e che si sarebbe fermato anche la notte perché aveva una lezione il giorno dopo. Capii che dovevo rivelarmi subito per quello che ero: una gran puttana;non c’era tempo per corteggiarlo , dovevo giocare a carte scoperte da subito.
    Lo invitai a cena in un locale vicino all’albergo,esclusivo e molto,molto romantico:ovviamente sarebbe stato mio ospite,Rosario arrossi’ ,imbarazzato dalla mia veemenza ma vidi che sbircio’ nella mia generosa scollatura e poi,sorridendo,mi disse che non sarebbe mancato.
    Non mi ricordo come passarono le ore successive ,un calore eccessivo mi riscaldava la fica e piu’ su ancora ,avevo il viso arrossato e mi bruciavano anche le orecchie!
    Corsi in camera appena finito,dribblai gli inviti a cena di fine corso dei miei colleghi e –finalmente-chiusa in bagno mi dedicai a quello che ho definito”doppio tradimento”:mi depilai completamente la fica ,mi feci una lunga doccia tiepida.mi massaggiai con cura tutto il corpo con una crema alla magnolia e decisi che non avrei indossato né mutandine,né reggiseno.
    Una minigonna stretta e nera,calze autoreggenti con pizzo ed una camicetta sapientemente aperta per mettere in mostra due tette generose.
    Rosario era arrivato in anticipo e già sapeva cosa io volevo da lui ma ,riusci’ ad essere perfetto :mi corteggio’,mi fece i complimenti per il mio abbigliamento ,mi carezzo’ il viso e –nella penombra del locale-mi mise una mano leggera tra le cosce :non si aspettava di trovare la mia fica nuda e già bagnata .Ebbe un attimo di smarrimento ma poi si riprese ,la sorpresa lo fece diventare piu’ audace e mi infilo’ due dita nella vagina che entrarono come una lama nel burro.Spinse ed io mi aprii tutta e lui ,da sotto il tavolo ,continuo’ a muoversi lentamente e con determinazione :mentre stavo addentando una crostata alle fragole mi scappo’ un gemito di piacere ,volevo che non smettesse e glielo feci capire. Mi eccitava godere li’,in un locale pubblico ,nella penombra illuminata solo dalle candele,i capezzoli erano cosi’ duri che mi dolevano e sembravano “bucare” la stoffa sottile della camicetta ,la mia testa era tra le mie coscie,non capivo piu’ nulla.
    Finalmente la dolce tortura fini’ ,lui tolse le dita e se le mise in bocca ,succhiandole con avidità.
    Basta,mi alzai di scatto e con le gambe molli e malferme di piacere andai a pagare,non era possibile continuare cosi’ ,volevo il suo cazzo ,volevo lui,subito.
    In ascensore mi bacio’,era impetuoso,appassionato,forte e molto maschio.
    Mi esplorò la bocca con la lingua a lungo ,fino al quinto piano non si stacco’ mai ,aveva una lingua morbida ma autoritaria ed avida.
    Comincio’ a palparmi le tette sulla porta,quasi non riusciva a chiuderla,me le mise fuori e come un assetato nel deserto comincio’ a succhiare ,con la mano mi strizzava un capezzolo e con la bocca ciucciava come dovesse fuoriuscire una montata di latte e poi si alternava .Ogni ciucciata mi faceva fremere di piacere :credevo di trovare un uomo giovane ed inesperto a cui avrei insegnato alcuni”trucchi” del piacere ed invece mi trovavo con un maschio dominatore,esperto e voluttuoso che mi assoggettava ai suoi ritmi.
    Prima di sfilarmi camicia e gonna si spogliò lui,con calma come uno strip men consumato si sfilo’ giacca e camicia e lentamente,troppo lentamente si abbasso’ i pantaloni:aveva una erezione incredibile ,lunghezza nella norma ma una circonferenza notevole ,le palle erano molto grosse e gli scendevano sulle gambe in maniera incredibilmente eccitante.La prima penetrazione fu in piedi ,mi tirò su la gonna ,e mi penetrò con forza,ero cosi’ bagnata che le mie secrezioni arrivavano alle ginocchia,spinse e spinse ancora fino a quando mi senti’ godere sul suo cazzo come una porca,senza ritegno gemevo e gli chiedevo:ancora.
    Lui mi diceva :Godi puttana,sei una vacca,una sporca troia
    Quelle parole oltraggiose avevano,per me, l’effetto di un potente afrodisiaco,avevo un orgasmo dietro l’altro e credevo di non riuscire piu’ a smettere.
    Mi mise a terra e mi sfilo’ il cazzo dalla fica mentre ancora gemevo dal piacere e senza preamboli ,mi fece girare e passo’ a trapanarmi il culo.
    Il culo l’ho sempre dato con piacere e nel tempo ho imparato anche a goderci ma con Rosario è stata un’apoteosi,un vero delirio.
    Sempre accanto alla porta d’ingresso della camera mi ha appoggiato alla pecorina e accarezzandomi le natiche e dando per scontato che fossi una troia rottainculo ,me lo ha infilato nel buco con un colpo secco e senza neanche la saliva come lubrificante comiciando a pompare con rinnovato vigore e masturbandomi la fica con tre dita .Il piacere di quella inculata non me lo dimenticherò piu’,mi contorcevo dal piacere e facevo fatica a non urlare ,il cazzo in culo mi sembrava fuoco liquido e piu’ mi inculava e piu’ sentivo il suo potere di maschio dominatore che frugava nel mio corpo e lo faceva suo.
    Ero sfinita quando lo tirò fuori e mi inondò con la sua sborra le pacche ancora aperte ,venne a lungo con fiotti caldi ed abbondanti che mi entrarono nel buco e mi colarono sulle coscie malferme.
    Mi fece girare e mi bacio’ a lungo sulla bocca e poi mi chiese se avevo voglia di pisciare ,era una cosa che lo eccitava :una mia pisciata glielo avrebbe fatto diventare duro un’altra volta.
    Io non l’avevo mai fatta davanti a un uomo ,ero imbarazzata ed incuriosita dalle mie sensazioni,effettivamente avevo voglia di farla e dissi di si’;entrammo in bagno ,mi tolsi quello che era rimasto della gonna accortocciata e della camicetta sgualcita e –completamente nuda- aprii la gambe sul water e cominciai a farla:dapprima timidamente qualche spruzzo ma poi quando vidi che lui si masturbava il cazzo moscio ,ci diedi dentro.
    Mi mise un dito sul buchino della piscia e se lo fece schizzare un po’ addosso e vidi che il suo cazzo riprendeva vigore.
    “non ti pulire,ti lecco” e mi trascino’ sul letto: spalancai le gambe e lui si tuffo dentro e comincio’ a leccarmi tutta, lecco’ la mia sborra e la mia piscia e mi succhio’ il bottoncino cosi’ violentemente che non riuscii a trattenere un orgasmo con un grido prolungato. Si dedico’ alla mia fica a lungo e si masturbava il suo membro che riprendeva sempre piu’ vigore.
    “Ora tocca a te ,fammi una pompa”,io non chiedevo di meglio ,desideravo prenderglielo in bocca da quando l’aveva messo fuori : cominciai a succhiarglielo con delicatezza e poi pian piano a inghiottirglielo quasi intero ,si vedeva chiaramente che era gratificato e soddisfatto.
    “Sei una troia pompinara ,brava continua”queste parole erano per me inebrianti e cosi’ mentre succhiavo ho cominciato anche a masturbarmi ,mentre lo facevo speravo che mi venisse in bocca ,desideravo avere un orgasmo mentre inghiottivo la sua sborra.
    E’ venuto come un onda travolgente nella mia bocca e proprio mentre stavo sussultando per il piacere che mi aveva provocato la mia masturbazione.
    Erano trascorsi pochi minuti :Rosario si alza ,si veste,mi bacia a labbra chiuse sulla bocca e mi dice
    ” ok ,spero di rivederti prima o poi”
    Oggi ,a distanza di tanti anni ,sto ancora sperando di riincontrarlo e quando sto a letto con mio marito o scopo con il mio amante non posso ,a volte ,fare a meno di pensare a lui .
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