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Il Sexy Celebrity mette a disposizione degli utenti una grande quantità di racconti erotici, storie a sfondo sessuale, confessioni piccanti, narrativa a luci rosse, eventi realmente accaduti e fantasie sessuali, tutto completamente gratis.I racconti sono inseriti dagli utenti del forum e o presi dal web.


 


  1. La Cognatina Cintura Nera

    AvatarBy Ares il 28 April 2014
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    Mia cognata si chiama Antonella, ha 46 anni ma ne dimostra al massimo 30, e bionda, piccolina ma molto sexy in quanto veste sempre con minigonne, tacchi a spillo e calze nere velatissime, ma sopratutto e cintura nera 3' dan di karate e 2' dan di jiu jitsu,
    Qualche settimana fa mi chiese se potevo accompagnarla dal meccanico perché doveva fare il tagliando all'auto e poi in palestra visto che mio cognato era fuori per lavoro.
    Quando arrivai sotto casa sua la trovai già in macchina, quindi la segui fino all'officina.
    Quando uscì dall'auto vidi che era ancora più sexy del solito, con una minuscola minigonna di pelle che copriva una piccola parte delle sue meravigliose gambe velate da calze nere con la riga dietro, ed i suoi piedini infilati in décolleté con un tacco a spillo di ameno 12 centimetri
    Dopo aver caricato un enorme borsone nero con le scritte bianche in giapponese nel bagagliaio della mia auto, cosegno' le chiavi ed entrò in macchina, mostrando le sue splendide gambe con le calze nere tenute su da un arrapante reggicalze nero.
    Arrivati alla palestra prese il borsone ed andò a cambiarsi nello spogliatoio, mentre stavano arrivando dei suoi allievi tra cui un ragazzo di circa 24 anni, alto almeno 1,80 ed anche lui cintura nera.
    Dopo il riscaldamento, essendo gli allievi in numero dispari, Antonella chiamo il ragazzo per fare con lei l'allenamento, e comincio' a tirare calci prima al visoe dopo al cazzo del ragazzo, calci che si fermavano a pochi millimetri dal bersaglio, ma che ottennero l'immediato arrapamento del ragazzo.
    Alla fine della lezione mi accorsi che il ragazzo aveva una grossa macchia umida sui pantaloni ed Antonella era eccitata per aver dominato, anche sessualmente, un ragazzo con la metà dei suoi anni.dopo questo si avvicino a me dicendo con voce erotica:
    Quando sono usciti tutti chiudi la porta a chave che ti devo dare il mio regalino per la tua disponibilità'.
    Così feci e poco dopo Antonella uscì dallo spogliatoio sempre con il karate gi, ma con sotto le arrapanti calze nere e delle ciabattine nere, con sopra le penne di struzzo nere e con tacchi a spillo di almeno 15 cm.
    Quando arrivo' vicino a me con un urlo tiro' un calcio che si fermo' con il tacco a spillo a pochi millimetri dal mio viso, rimanendo con la gamba alzata per diversi secondi, quindi mi chiese di toglierlo la scarpa, cosa che feci immediatamente.
    Dopo tolse anche l'altra scarpa, e, con un altro urlo, un altro calcio si fermo' a pochi millimetri dal mio cazzo ormai drittissimo,continuando poi a muovere le dita del piede su e giù il mio membro.
    A quel punto, con voce sensuale, mi disse:
    Vedo che la mia sorpresa ti piace, a giudicare dal rigonfiamento che hai nei pantaloni!!!
    Quei piedini con quella arrapanti calze nere, con rinforzi in punta e sul tallone e conla riga dietro, mi stavano già facendo impazzire, quando, con un ulteriore calcio al vis...

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    Last Post by Ares il 28 April 2014
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  2. Esperienza Lesbica

    AvatarBy Ares il 27 April 2014
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    quello che ho vissuto con Feliciana mi ha aperto nuovi orizzonti, ma che dico aperti, me li ha divaricati! Non è mai stato un mistero per me l’attrazione, io sono una virtuosa del corteggiamento, posso permettermi di sedurre chiunque voglia o quasi, con il corpo gagliardo che mi ritrovo. Mi piace camminare per Milano sentendo gli sguardi di uomini e donne che mi desiderano e mi pretendono, e questo autocompiacimento lo immagazzino dentro di me, rinfocola la mia voglia, ricarica il mio desiderio, una forma di feedback che mi fa restare sempre accesa. Non mi vesto mai in modo indecente o vistoso, neanche d’estate amo scoprirmi troppo; l’idea di non portare la biancheria mi fa ridere, è pietosa, non rinuncerei mai, io che sono carioca, a ripartire l’equatore del mio culo con un tanga che lascio indovinare, da sotto gli abiti, agli intenditori. I miei fianchi sono prepotenti, arroganti, e vengono scusati solo dal mio metro e ottanta di incontrovertibile femminilità italo-brasiliana, che fa girare chiunque per strada. Io sono Rio, mi dice sempre Valentim, quando mi sdraio bocconi divento Rio, il mio culo granitico e superbo è il Pan-di-Zucchero, la mia schiena dorata e arcuata è sabbia liscia come Copacabana e le mie braccia tese il ponte Niteròi. Mi piace farmi visitare, mostrare le mie attrazioni a chi dimostra di apprezzarle. Ma non avevo premeditato di rivelarmi ad una donna. Feliciana, collega di università (io insegno storia brasiliana e sono una specialista della storia della navigazione), una quarantenne distinta, alta, dal portamento aristocratico. Non sospettavo che mi ammirasse, che scrutasse le linee del mio corpo con desiderio. Era stato Valentim a farmelo capire, lui di queste cose ne sa anche più di me. Non so come, ma questa cosa mi aveva smosso dentro. Mi ero sentita sfidata su un campo sconosciuto e sentivo urgere il desiderio dell’esplorazione. Sarei stata il bandeirante di me stessa, affrontando a colpi di machete la selva ignota del desiderio. Non volevo commettere errori, né offendere Feliciana, né fraintendere la misura del suo desiderio, inesperta di quanto una donna potesse volere da un’altra donna, che io quello che vuole un uomo da me, posso dire di saperlo benissimo, anche più di lui. Ma lei ed io? Approfittai dell’occasione di una conferenza sulla navigazione atlantica nel XX secolo, a cui avremmo partecipato tutti quanti, per invitarla a cena, con la scusa che il mio intervento sarebbe terminato sul tardi. Sapevo che avrebbe accettato, tanto più che Feliciana non abitava in città e la compagnia e l’ospitalità di una collega non l’avrebbe disdegnata in nessun caso. Durante la conferenza mi accorsi di come punteggiava la conversazione di piccoli commenti sul mio lungo abito estivo, sui miei sandali (io ho dei piedi che sono due sculture), facendomi complimenti per il gioiello, o chiedendomi dove avevo comprato quel foulard che mi donava tanto al collo. Ed ogni commento era una scusa per sfiorarmi, con gesti di una delic...

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    Last Post by Ares il 27 April 2014
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  3. Mia sorella Lara

    AvatarBy Ares il 27 April 2014
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    Mia sorella Lara

    Ciao mi chiamo Marco ho 18 anni e vi voglio raccontare quello che mi è successo qualche tempo fa con mia sorella Lara

    Mia sorella è una stupenda 19 enne capelli rossi tinti alta molto atletica e due belle tette tonde e grosse che mi hanno sempre fatto sognare.

    Fin da piccoli siamo cresciuti insieme e non abbiamo mai fatto scudo più di tanto di farci vedere in biancheria l un l altra; però quello che è successo ultimamente va ben oltre.



    Una mattina eravamo entrambi a casa lei era ancora a letto che dormiva io invece essendomi svegliato prima mi stavo facendo il solito giro su internet per vedere qualche foto porno.

    Come al solito mi venne un enorme voglia di masturbarmi , stavo per iniziare quando sentii dei rumori provenire dalla camera d mia sorella così preoccupato perché potessi essere colto sul fatto andai in bagno.

    Ero nel bel mezzo di una sega stupenda quando all’ improvviso entrò mia sorella.



    Cazzo non avevo chiuso la porta a chiave!.



    Lara entro e si mise a guardarsi allo specchio io ero come paralizzato non ero nemmeno riuscito a rimettere il cazzo nelle mutande che lei in mutandine e reggiseno mi disse “Marco non ti preoccupare ci metto solo un secondo scusami se ti ho interrotto continua pure” e nel frattempo si mise a lavarsi la faccia.

    Io ero incredulo , avevo il cazzo in mano e mia sorella mezza nuda era li davanti a me che facendo finta di niente si chinava per lavarsi lasciandomi il suo splendido culetto sodo a meno di un metro dal mio viso.

    Il mio cazzo pulsava ed istintivamente senza nemmeno pensarci continuai a masturbarmi senza toglierle lo sguardo dal suo culetto.

    Indossava un tanga come al solito di quelli che usa quando vuole mettersi i jeans a vita bassa per lasciare vedere l elastico che esce.

    Le mutandine le si ficcavano dritte in mezzo alle chiappe e si poteva sentire il suo odore di femmina che in pochi secondi mi fece impazzire.

    Venni quasi subito schizzai tantissimo, uno schizzo le andò a finire sul culetto, proprio nell unico spazio coperto dal minuscolo tanga.

    Lei con tutta semplicità mi guardò e si tocco il culo proprio dove l aveva colpita lo schizzo e mi disse “ Marco porcellino guarda fin dove mi hai schizzata!, adesso dovrò lavarle subito prima che mi lasci la macchia” e come se fosse la cosa più normale del mondo se le sfilò

    Io ero ancora seduto sul water con il cazzo in mano

    La guardavo spogliarsi mi sembrava di vederla al rallentatore tanto era bella

    Così con il culetto nudo davanti ai miei occhi si mise a lavare il minuscolo tanga nel lavandino dandomi occhiate maliziose

    Mentre ero imbambolato nel osservarla non mi resi nemmeno conto che il mio cazo era rimasto completamente eretto nonostante la sborrata precedente

    Lei me lo guardò per un attimo che parve un ora e mi disse “ma guarda che fratellino porcello che ho , sei ancora e...

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    Last Post by Ares il 27 April 2014
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  4. Serena, la troia di Mattia, Storia di una studentessa universitaria...

    AvatarBy Ares il 26 April 2014
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    La conoscevo da un annetto, tramite i moderni programmi di comunicazione e social network che spopolano ai nostri giorni... ovviamente parlo di Serena.
    Serena era una ragazza di 19 anni, appena diplomata che stava cercando il suo cammino verso il futuro tra diverse università e facoltà.
    Diverse sere, tornando a casa dopo le varie giornate che trascorrevo passavo il tempo a scrivermi con lei e, visto il non breve lasso di tempo in cui ci scrivevamo avevamo raggiunto una buona confidenza. Serena era solita a raccontarmi dei suoi problemi con il suo ex ragazzo, da lei lasciato poiché lui non gli prestava mai le dovute attenzioni, stando alla versione di lei. Addirittura pensate che Giovanni, il suo ex, durante il giorno del suo compleanno si era limitato a regalarle una birra da bere. Così passavano le serata, con Serena che mi raccontava spesso di come veniva trattata con indifferenza dal suo ex, nonostante gli avesse donato la sua verginità e tutte le volte in cui lei voleva vederlo e lui le dava buca.
    Con il passare del tempo nacque tra me e lei una sorta di amore a distanza, con lei che aveva scelto di studiare presso l'università di Parma, appositamente per esser più vicina a me e potermi vedere.
    Non immagino le spese che i suoi genitori dovettero sostenere, visto che le pagavano un appartamento dove stare le notti, oltre a comprargli un portatile che alla fin fine assunse altri scopi non proprio scolastici! Ehhh... si Serena era solita ad inviarmi delle sue foto nuda, oltre che videochiamarmi e farmi degli spettacolini in diretta. Questi spettacoli consistevano in dei ditalini che si faceva in diretta mentre la sua compagna di stanza, Laura non era presente in stanza. Altre volte Serena mi faceva questi spettacolini dal bagno dell'appartamento, mentre i suoi coinquilini guardavano tranquillamente ed ignari di tutto la televisione.
    Altre volte quando era a casa sua, a Pesaro Serena si destreggiava con la macchina fotografica per farmi delle foto particolari dal suo bagno di casa e dalla sua stanza, ovviamente tutto ad insaputa dei suoi genitori.


    Da parte mia era amore, da parte sua credo solo voglia di scopare... comunque mi presentai al primo appuntamento, in stazione a Milano, il 15 ottobre con una rosa per lei. Dimostrai a Serena che da me stava ricevendo il lato migliore che un uomo possa donargli ed infatti era così ,almeno finché non mi tradì.
    Passammo la giornata a girare per negozi fino ad arrivare al parco Montanelli. Ci accoccolammo su una panchina lontana dalla gente. Tra baci e coccole inizia a far scivolare la mia mano sotto i suoi vestiti, dentro i pantaloni, per fargli un ditalino. Con il tempo ebbi modo di scoprire che Serena era veramente senza inibizioni, era disposto a far questo e tante altre cose anche in luoghi pubblici all'aperto.
    Alzandoci dalla panchina e camminando finimmo in una vietta stretta del parco abbastanza coperta da occhi indiscreti. Spinsi Serena contro il muro...

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    Last Post by Ares il 26 April 2014
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  5. Mia moglie e la festa in maschera

    AvatarBy Ares il 24 April 2014
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    Mi chiamo Andrea ho 43 anni, sono sposato con Cristina, abbiamo due figli piccoli e viviamo a Como.Ho conosciuto mia moglie nellazienda dove lavoriamo entrambi come impiegati. Lei ha 42 anni ed è una bellissima donna: alta, mora, labbra carnose, 3 di seno, occhi azzurri che fanno un magnifico contrasto con la sua pelle leggermente ambrata e due gambe da paura.
    Cristina sa di essere una bella donna ed anche se non mi ha mai tradito ha sempre amato vestirsi in modo sexi: minigonne, tacchi a spillo, camicette sbottonate per mostrare un po del suo florido seno, autoreggenti e cose del genere. Mentre in passato la spingevo a vestirsi in modo un po più castigato, da un po di tempo a questa parte ho notato che gli sguardi desiderosi dei nostri colleghi su Cristina cominciano ad piacermi. Non nascondo che mi sono spesso ritrovato in ufficio con il ... duro nei pantaloni nel vedere i miei colleghi che si mangiavano con gli occhi mia moglie.
    Quelle mie fantasie un po da cuckold mi hanno spinto a controllare il cellulare ed il notebook di Cristina alla ricerca di messaggini, e-mail o chiacchierate in chat con amici e colleghi alla ricerca di confidenze piccanti e sue fantasie nascoste. Il fatto che qualcuno la potesse corteggiare a mia insaputa e che lei potesse solo parlare di sesso con altri uomini mi eccitava un bel pò.
    Dopo un po di tentativi la ricerca fu fruttuosa. Riuscii a scoprire la sua password di skype e potei leggere le sue conversazioni memorizzate. Fra le tante con la sorella e le amiche notai che era da una settimana che chiacchierava molto con Walter, il nostro collega di colore, trasferito da circa due mesi nella nostra sede di Como.
    I messaggi erano molto amichevoli, nulla di particolarmente trasgressivo, ma la cosa cominciò ad incuriosirmi. Lindomani al lavoro quando mia moglie entrò nellufficio di Walter sentii un brivido di eccitazione. Lui è un marcantonio di colore di 190 cm con un fisico asciutto e muscoloso. Notai che la guardava desideroso, ma in fondo era normale visto che mia moglie è un gran bel pezzo di gnocca. Li vedevo sorridere e giocare. Da un lato mi sentivo turbato e dallaltro eccitato.
    Nei giorni successivi continuai a controllare le conversazioni di mia moglie su skype e con Walter i discorsi si facevano sempre più piccanti. Nellultima conversazione si dicevano:
    E vero che quelli di colore sono molto dotati come si dice in giro?, chiese Cristina.
    Beh si abbastanza, diciamo che la natura è sempre stata molto generosa con noi scuri, Walter rispose.
    Si, ma generoso è un aggettivo non quantificabile, cosa intendi di preciso?, aggiunse lei.
    Diciamo che se proprio devo quantificare ti dico 22 cm, rispose Walter.
    Wowwww, non pensavo che potessero esistere degli oggetti cosi grossi, rispose la ...
    Mentre leggevo quelle frasi tirai il ... fuori e cominciai a masturbarmi con veemenza. Non pensavo che scoprire quelle cose di mia moglie mi avrebbe reso cosi arrapato. Alla fine sborrai sulla scrivan...

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    Last Post by Ares il 24 April 2014
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  6. Il Mio Nipotino

    AvatarBy Ares il 19 April 2014
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    Ho 36 anni e sono felicemente sposata , almeno così mi pareva di essere, fino a quando ...

    Era da tempo che desideravamo una casa al mare , così dopo una lunga ricerca ne abbiamo trovata una e dopo una lunga ristrutturazione ci hanno finalmente consegnato le chiavi .

    Dopo la consegna dei mobili , è cominciata la serie di viaggi con l'auto zeppa di scatole e scatoloni per dotare la casa di tutto quanto serve ; in occasione di uno degli ultimi viaggi , mio marito non ha potuto accompagnarmi e mio nipote si è offerto di accompagnarmi per aiutarmi nel faticoso compito .

    Mio nipote è bel ragazzino di 18 anni , molto sportivo, e sebbene abbia ancora il viso di un bambino , in più di una occasione ho avuto modo di riflettere su quel bel corpo asciutto e con i muscoli ben delineati .

    Durante il viaggio in autostrada , mi ha raccontato delle sue tensioni giovanili e io ascoltavo con attenzione rimpiangendo quel tipo di problemi che sono tipici di quell'età .

    Abbiamo anche cantato insieme a squarrciagola una canzone che trasmettevano alla radio e mi sono ritrovata in un clima di intimità molto gradevole .

    Arrivati al mare , ci siamo subito messi a lavorare per scaricare l'enorme quantità di roba che avevo stipato in ogni angolo della vettura e più di una volta ho avuto la sensazione che lui mi guardasse il culo mentre salivo d'avanti a lui le scale di casa .

    L'idea di poter eccitare un ragazzino mi divertiva moltissimo , così ho cominciato ad accentuare lo sculettamento e nel posare le scatole sul pavimento facevo bene attenzione a piegarmi il più possibile per mettere in bella mostra il culo .

    Quando mi giravo a guardarlo, lui veloce spostava lo sguardo altrove ma io ero sicura di dove avesse guardato un attimo prima .

    La conferma ci fu quando vidi che la patta dei suoi pantaloni era eveidentemente deformata da una erezione e dentro di me risi per il risultato raggiunto .

    Ma non avevo fatto i conti con gli effetti della passionalità irrazzionale di un ragazzino , infatti quando l'ultima scatola fu posata in mezzo a tutte le altre , proposi a luca ( così si chiama ) di andare fino alla spiaggia per un bagno rigenerante ; lui accettò ma si vedeva che era distratto da altri pensieri .

    "vado a mettermi il costume ...tu puoi usare questo dello zio " gli dissi sporgendogli quello più ridotto ,che mi pareva potesse stargli meglio . Mi chiusi nella stanza e nello scatolone dei miei costumi scelsi quello più provocante , con l'idea di continuare il mio gioco .

    " come ti sta ?" gli chiesi mentre usvivo dalla stanza legandomi in vita un pareo semi trasparente che lasciva intravedere quasi integralemnte i miei glutei ; luca era in piedi semi nascosto da una pila di scatoloni e quando fece un passo per mostrarsi non potei fare a meno di scoppiare in una grossa risata : il costume , sebbene fosse il più piccolo a disposzione era esageratam...

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    Last Post by Ares il 19 April 2014
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  7. Quel Porco di Mio Fratello

    AvatarBy Ares il 19 April 2014
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    Ciao a tutti: mi chiamo Barbara e ho 21 anni.
    Sono alta 1,68, capelli rossi, folta chioma, un poco arricciati, ho un fisico normale.
    La parte che mi piace di più del mio corpo, è il sedere che è ben fatto e sodo.
    A quanto pare non sono l’unica a pensarla in questo modo, visto che Marco (mio fratello)la settimana passata mi ha sodomizzata preferendolo a tutto il resto.
    È successo una sera che i nostri genitori erano fuori: stavamo guardando la televisione e stavamo bevendo del buon vino, che Marco aveva tirato fuori da non so dove.
    Era un periodo brutto per tutti e due.
    Lui aveva gli esami di laurea e era sempre teso, io mi ero lasciata da dieci giorni con il mio ragazzo e ero sempre incazzata col mondo.
    Era un ora che guardavamo un telefilm particolare, parlava di due chirurghi americani che facevano un gran casino e dove uno dei due scopava come un mandrillo.(mi sembra si chiamasse Nik e Tuc)
    Sta di fatto che vediamo una scena dove uno scopa una ragazza da dietro e sento mio fratello che sotto l’effetto dell’alcol mi dice;
    - Mi piacerebbe anche a me scoparmi una ragazza così,facendole il culo, dovrebbe essere delizioso stare tra quelle natiche strette...
    Io mi giro sorpresa da quella affermazione così diretta, vedo che mi guarda e che guarda il mio corpo.
    Mi sento arrossare, sono un po’ intontita dall’alcol e, un poco presa dal telefilm e dalla scena.
    Rispondo;
    - Io non lo farei mai...a me piace farlo normale e dietro al mio ragazzo non l’ ho mai dato.
    Non so perché mi sono difesa, ma mi è venuto istintivo: sarà stato il suo sguardo o il pensiero dell’atto stesso.
    Sta di fatto che Marco ribatte;
    - Perché sei una bambina viziata e limitata, non sai niente del sesso e come si fa per godere davvero.
    Quella frase mi arriva come uno schiaffo addosso.
    Lo guardo con aria di sfida e gli dico;
    - è solo che sei un pervertito come tutti gli uomini...
    lui risponde;
    Scusa sai, hai appena detto che non l’ hai mai fatto...
    E continua;
    - Vuole dire che hai trovato il ragazzo sbagliato: con quello giusto è anche più bello che prenderlo davanti...è ovvio che bisogna essere capaci.
    - Scommetto che se lo faccio io ti faccio morire dal piacere...
    Sono allibita: vorrei urlargli che è uno schifoso ma sento le mie mutandine bagnate e un tremore alle gambe che ben conosco.
    Sono lì vicino a lui solo con lo slip e una camicetta.
    Marco che ha cinque anni più di me, si alza e mi viene vicino.
    Senza dire niente, mi mette una mano sopra gli slip e li accarezza, poi mi dice;
    - Lo sapevo...ti sei eccitata a quello che ho detto.
    Io non ho più la saliva, vorrei ribattere, ma non trovo le parole, mi sento sconfitta dal mio corpo.
    Il fatto che lui mi ha sentita bagnata, mi ha fatto cedere mentalmente.
    Vedo marco che mi dice;
    - è un casino che non mi faccio una bella scopata; che ne dici di scaricarci un poco?
    Io cerco le mie ultime difese mentali e rispondo;
    - Ma sono tua sorell...

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    Last Post by Ares il 19 April 2014
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  8. Troia per una notte

    AvatarBy Ares il 26 Mar. 2014
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    Ciao a tutti sono paola ho 29 anni e sono mora, 1,70 terza di seno e snella, insomma faccio la mia figura ho molti corteggiatori specie in ufficio dove nemmeno immaginano le mie deviazioni sessuali e quello che ho dovuto fare per lavorare li, pamela è mia sorella 18enne e infatti uso la sua mail per scrivere questa confessione.
    Due settimane fa il mio ragazzo mi ha mollata per una biondina slavata, non stavamo insieme da molto, circa un anno , ma mi sono talmente tanto incazzata che ho voluto dimostrare a me stessa che sono molto bella, ho indossato un mini abito che mi arrivava giusto sotto il sedere, a bratelline e aderente, sotto solo delle mutandine che da sotto a sopra il sedere hanno solo un filino mi sono truccata e ho sciolto i capelli, io ho i capelli lisci e neri, ho calzato dei sandali col tacco che mi lasciavano tutti i piedini scoperti, mi sono seduta in macchina e il vestito da seduta mi saliva a metà natica, ho visto che dovevo fare benzina e mi sono fermata al primo distributore, erano circa le 23.00, a roma di notte ci sono extracomunitari alle pompe di benzina, io mi sono fermata e subito si è avvicinato il tipo, mi ha subito guardato le gambe, io mi sono sentita eccitata e l’ho fissato negli occhi senza rispondere mentre lui mi diceva di dargli i soldi per mettermi la benzina, io continuavo a fissarlo lui poteva guardarmi le cosce, ero del tutto scosciata e mi si vedevano quasi le mutande, ero eccitata, ho visto i capezzoli che mi si vedevano sulla stoffa, ero bagnata volevo che mi mettesse altro no la benzina, poi con un sorrisino apro la portiera, lui ha capito e resta li, faccio per scendere e gli regalo la vista del mio micro perizoma, lui guardava sbavando, scendo e mi sistemo alla meglio il vestito che era salito troppo ed era a mezzo sedere, prendo la pompa e metto 10 euro, e poi con una gamba in avanti e l’altra dritta mi metto a fare benzina lui farfugliava qualcosa ma io ero talmente eccitata che non capivo niente, lo guardavo e sorridevo, allora lui mi viene di dietro e mi accarezza una coscia, non dico niente, abbasso la testa sulla pompa e lui mi mette la mano tra le gambe e mi tocca io gemo, lui cerca di mettermi le dita dentro ma non riesce perché le mutande sono aderenti, allargo un po le gambe ma niente, finisco il rifornimento e mi giro, lui mi blocca spalle alla macchina, prende la pompa e la mette a posto e una volta di fronte riprova a mettere la mano la io gemo ma lui non riesce lo stesso a penetrarmi, vedo dei fari di macchina che arriva e noto che sono tre ragazzi, mi allontano, l’uomo mi lascia forse per paura, ma mentre salgo in macchina quei ragazzi mi chiamano si saranno eccitati a vedermi in quello stato uno scende io sorrido, mi fermo e resto fuori la macchina e ridendo dico
    - che volete?-
    loro
    “conoscerti bella”
    Io mi presento e loro mi chiedono dove stessi andando e io ho risposto che andavo a divertirmi, adesso sono tutti e tre fuori dalla macchina vicini a me si presentano e atta...

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    Last Post by Ares il 26 Mar. 2014
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  9. Sesso con lo Sconosciuto

    AvatarBy Ares il 26 Mar. 2014
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    Sono una signora sugli anta, avevo risposto all’annuncio di un Cinquantenne, libero professionista, skipper, giovanile, fantasioso, trasgressivo, molto riservato, superdotato di intelligenza e buone maniere, gaudente, amante del buon cibo, del buon vino, di tutti i piaceri della vita…....

    Gli avevo illustrato, rispondendo all'annuncio, ad un mio frequente sogno erotico, quello di fare sesso con uno sconosciuto raggiungendolo al buio di notte.

    Allo skipper l’idea era piaciuta, ma aveva rinviato l'incontro al ritorno dalla sua lunga crociera estiva.

    Ci eravamo sentiti per telefono, via sms e via email.

    Al sua ritorno Lui organizzò il tutto indicando via e mail le regole del gioco.

    Appuntamento per venerdì sera, lui mi aspettava in barca.

    Arrivata al parcheggio del porto gli ho telefonato il mio arrivo, lui mi ha indicato dove si trovava la sua barca (banchina, pontile e n. del posto barca) mi ha dato il nome della barca e mi ha chiesto di indossare una gonna e di non indossare mutandine.

    Ho obbedito lasciando lo slip sul pavimento della mia auto.

    Mi ha chiesto di salire in barca senza chiedere l’usuale permesso, scendere le 4 scalette ed entrare nel quadrato (all’interno della barca), sulla mia sinistra, sul tavolo da carteggio avrei trovato una mascherina (di quelle che vengono utilizzate nei voli intercontinentali per dormire) da indossare subito.

    Lui era nella cabina armatoriale di prua, probabilmente disteso sul letto nel buio totale, all’esterno della barca c’era solo la luna per far luce, all’interno solo un led leggerissimo.

    Mi ha chiesto: "hai indossato la mascherina"?

    Ho risposto: "si".

    E’ uscito dalla cabina, io ero li in piedi, impalata, praticamente cieca, ha spento anche il flebile led, ha riposto giacchetta e borsa che tenevo in mano ed mi ha detto: "benvenuta a bordo".

    Io ero già più che bagnata, tremavo, sia per l'eccitazione che per la paura, lui mi ha divaricato leggermente le gambe ed ha infilato una mano sotto la gonna per constatare l’entità dell’allagamento….

    Gli ho detto: "tesoro ti devo dire che come inizio mi piace e mi eccita moltissimo...non amo la volgarità ma vorrei che tu ti esprimessi non troppo delicatamente, mi piacerebbe sentire le tue mani su tutto il corpo e vorrei che mi accarezzassi e mi facessi sentire la tua eccitazione”

    Io li'..ferma al buio totale con le mani di uno sconosciuto che mi accarezzano ...una vera libidine...

    Gli ho detto ancora:” Vorrei sentire il tuo cazzo duro ma solo per constarne l'eccitazione....la penetrazione in tutto ciò è solo la ciliegina sulla torta....Vorrei essere masturbata e stimolata anche mentalmente.”

    Costatato l’allagamento lui ha cercato di riportare il liquidi verso la parte alta del corpo ecco infatti che infilate le mani sotto la camicetta stringe con forza quasi fino a farmi male i seni.

    Mi spi...

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    Last Post by Ares il 26 Mar. 2014
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  10. In Vacanza da Sola

    AvatarBy Ares il 23 Mar. 2014
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    Ciao, mi chiamo Alba, vi racconterò una storia che mi è successa pochi giorni fa, sono una ragazza sposata, ma con mio marito ho un rapporto aperto, ci diciamo tutto, ho 37 anni un corpo curato e una terza abbondante. Mio marito mi mantiene, ha un lavoro che gli consente di farlo ma purtroppo è molto assente, e vista una lunga trasferta in Israele ha deciso di regalarmi 2 settimane in un isola delle canarie. sono sola a casa, c'è un silenzio tombale. Ho la pelle che brucia, il costume ancora salato addosso dopo una rilassante giornata al mare. Leggo un libro di Baudleire mentre penso ai miei vicini, statuari surfisti, due corpi che in queste settimane hanno stimolato involontariamente la mia fantasia Loro non chiudono mai le finestre, e la loro porta è sempre a perta, come un invito costante alla mia voglia di trasgredire,come un invito a guardare. Tutte le sere li sento far festa, invitano donne e ragazzi nella loro casa disordinata e caotica. Si sentono risate, musica, odore di Marijuana che pervade l'intero residence. La loro vita disordinata ma libera, cosi lontana dalla mia, mi attrae... un frutto proibito.. Tutte le mattine dopo colazione esco sempre sul terrazzo per fumarmi una sigaretta e loro sono li che mi guardano. Esco apposta in mutande, con una magliettina che lascia intravedere tutto. Ci scambiamo sguardi con il moro, ad ma anche un biondo dalla chioma lunga non scherza,ogni sguardo sento i miei capezzoli farsi duri, ma cerco sempre di mascherare la mia eccitazione con dei sorrisi, come se semplicemente volessi dare il buongiorno.. Sono sempre bagnata quando sono qui su quest'isola, sarà il sole che mi morde i capezzoli il fatto di essere sempre in costumi che ben poco lasciano l'immaginazione, adoro fare delle lunghe passeggiate e farmi ammirare dai bagnanti, mi fa impazzire sentirmi desiderata. Sono a casa e loro sono a pochi metri ascoltano musica e fumano. Ho addosso un costume che m'ha regalato mio marito, un bichini nero a perizoma, sopra ho una maglietta bianca, neutra, che mi arriva poco sotto il culetto, sotto non porto il reggiseno. Decido di usare una scusa e mi presento col mio computer portatile davanti alla loro porta, sempre aperta. Entro e chiedo permesso. Mi viene incontro il biondo. Dico che avrei bisogno urgente di scaricare un documento per lavoro e che la linea in casa non funziona, lui mi sorride e mi fa entrare. Sembrava che mi stessero aspettando. Il moro è a petto nudo mi guarda senza dire una parola, io mi sento bagnata al punto di provare imbarazzo, ho voglia che mi saltino addosso subito. Ho sete del loro sesso.. Appoggio il mio computer su un tavolino posto davanti a un divano coperto da una trapunta di cotone etnica, piena di sabbia e di tabacco dove nel frattempo si era accomodato il moro, il biondo m'era vicino per darmi "assistenza" col computer. Il computer si accende ed io, mi chino a novanta per armeggiare con la tastiera, sapendo che la maglietta aveva scoperto ...

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    Last Post by Ares il 23 Mar. 2014
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