1. L'amico di mio padre...pomeriggio d'agosto

    AvatarBy Belen il 27 Aug. 2012
     
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    Era il classico pomeriggio di Agosto. Io ero in ferie mentre Marco, bhè lui non aveva avuto nessun tipo di svago, visto che i suoi lo tenevano incatenato in azienda della famiglia. Io ero nel letto ricordavo come ieri mi aveva lasciata quando sua madre, mentre ci stavamo quasi per dare da fare l’ha chiamato.
    Ero annoiata, non sapevo cosa fare quando la voglia di scopare, mi assale. Prendo il telefono mi dirigo in bagno mi spoglio per una doccia veloce, doccia che si prolunga un po’. Visto che le mie mani sono scese fra le mie gambe per un po’ di piacere. Esco dalla doccia e guardando il telefono scatto una foto della mia figa bagnata, la voglio inviare a Marco. Quando quel maledetto telefono tuch si blocca!
    Ho inviato la mia foto nuda al migliore amico di mio padre. Questi sono cavoli, che cosa penserà adesso Luca? Per me è come se fosse un secondo padre mi conosce da quando ero piccola. In quei minuti spero che pensi solo che sono sciocchezze che si compiono a 20 anni. Spero non chiami subito mio padre … e se lo fa? Che giustificazione potrei dare a mio padre? E poi ripenso a quello che ho scritto.

    ‘’ Amore guarda cosa ti stai perdendo, perché non vieni i miei non ci sono in casa … ho voglia di te! ”
    Sa che sono fidanzata, ma sa che chiamo tutti amore, dai penso che capisca che non è per lui.

    Alcuni pensieri su Luca li ho avuti è un uomo affascinante di 39 anni, bel fisico e sa tenersi in forma. Odio sua moglie mi suscita antipatia a pelle, tutte le volte che l’ho vista a casa mia con i miei a cena. Si è sempre avvertito quest’attrito. Ma con Luca è diverso ci ho sempre scherzato, lui mi ha sempre saputa apprezzare rimanendo sulle sue. Certo a volte a cena mi sono accorta di qualche occhiata, quando io magari ho indossato una magliettina un po’ più provocante. Con il mio seno prosperoso non è molto difficile catturare l’attenzione. Quella sera a cena ricordo che lo facevo apposta mi piaceva stuzzicarlo, occhiate maliziose quando la moglie si girava, giocare a succhiare le carotine come se gli stessi facendo un pompino, mordermi le labbra e poi leccarle. Chissà se arrivato a casa si sarà scopato la moglie, con la voglia con cui avrebbe voluto scopare me. Quando ad un tratto il rumore della vibrazione del telefono che ho in mano mi risveglia da quei pensieri.

    Un foto di un cazzone duro nella sua mano, dritto e tutto scappellato. ‘’ Questo è l’effetto che mi fai da sempre il tempo di inventare una scusa a mia moglie è sono da te … ‘’

    Non smettevo di fissare quella foto, continuavo a bagnarmi, mi sentivo una troia, ma volevo scopare con l’amico di mio padre. Volevo scoparmi quel bellissimo cazzo che mi aveva fatta uscire di testa. Il mio ragazzo è normalmente dotato. Volevo provare quello, volevo far impazzire quel uomo che sono certa, non lo fa da tempo con quella moglie sofisticata che si ritrova.

    Suonano, apro è lui. Si fionda sulla mia bocca chiude la porta violentemente e mi porta nel letto della mia stanza, ho il tempo di dirgli ma c’è quello dei miei libero che mi risponde ‘’ la tua stanza mi ha sempre fatto arrapare, non hai idea delle volte che ho sognato di scoparti in questo letto’’

    Io sono nuda su di lui. Sulle sue gambe sento il suo cazzo premere sulla patta dei pantaloni vuole essere liberato e io troia continuo a muover mici su. A fargli scendere i baci sulla camicia sbottonata e fermarmi sulla cintura quando lui non resiste più. ‘’ non pensi di avermi torturato abbastanza? ‘’

    Slaccio la cintura. poi il bottone dei pantaloni, poi la cerniera abbasso i pantaloni nelle sue mutande nere c’è un erezione che mi fa impazzire. Il tempo di soffiare un po’ di aria calda sulle sue palle e sulla sua asta attraverso le mutande che lo sento già fremere dalla voglia. Quando abbasso le mutande il cazzo di Luca si rialza è svetta impetuoso verso la mia bocca. Sono pronta a prenderlo tutto a sfondarmi con quel cazzo.

    Prima gli lecco le palle e le bacio, poi impugno l’asta e la sego un po’. La mia bocca prende la sua cappella la lecca e la bagna con la punta della lingua. Gli do dimostrazione di quello che facevo con le carotine. I suoi gemiti mi fanno capire che gli piace.

    ‘’ Ooooohhh ma sei una pompinara nata … continua così ‘’

    Capisco che la sua voglia di godere è tanta ma non voglio che venga subito e magari perdere la mia scopata se questo vecchietto in fin dei conti non riesce a riprendersi velocemente. Allora gli dico.

    ‘’ Dai adesso tocca a me! Vediamo che sai fare … ‘’

    Mi stendo sul letto aprendogli le gambe ed offrendogli la visione completa della mia fighetta tutta depilata e bagnata. Lui non resiste si fionda di lingua leccandomi ed ingoiando tutti i miei umori, tralasciando il clitoride. Quando una mia mano nella sua testa lo guida verso il clitoride, lui devia. Lo fa apposta ma poi con la lingua e con le dita lo va a cercare io riesco a raggiungere i miei orgasmi ma lui smania nel possedermi.

    Ben presto gli riapro le gambe e gi dico ‘’ dai sfondami adesso con questo bel cazzone … che lo desidero da quella sera a cena ’’ In lui da quelle parole scatta qualcosa che gli fa perdere completamente il controllo prende il suo cazzo con la mano, lo impugna verso il mio caldo buco che è tutto pronto ad accoglierlo. Lo affonda piano godendosi centimetro per centimetro, tutto di me. Ma poi il ritmo aumenta cosi come la voglia, il suo cazzone mi spacca, mi fa urlare, mi allarga tutta, lo sento sbattere con vigore impazzisco e ad anche lui impazzisce ben presto uscendo e sborando tutta la mia faccia.

    Da buona pompinara lo lecco, lo pulisco e lo faccio ammosciare per bene. Osservo lui rivestirsi quando mi dice

    ‘’ Com’è stato scopare con un vecchietto come mi chiami tu … ‘’

    Per un minuto ci penso mi ha scopata come nessuno ha mai fatto e gli rispondo ‘’ spero che questo non sia il nostro primo ed ultimo incontro … ‘’

    fonte racconto milu
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