1. Mostrati per me - Racconto di sesso erotico

    AvatarBy Belen il 5 Sep. 2012
     
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    «Mostrati per me, Chloe. Fammi vedere cosa sai fare.»
    Cercò di ribattere, in fin dei conti non poteva obbedire a quell'assurdo ordine del figlio del suo Padrone. Lei era proprietà esclusiva di Mr B., non poteva certo mostrarsi al figlio non ancora maggiorenne.
    A 19 anni aveva deciso di intraprendere la strada della schiavitù ed era stata presa nella dimora del suo Padrone insieme alle altre concubine, giovani ragazze o donne vedove che non sapevano che senso dare alla loro vita. E un senso glielo trovava Mr B.
    Ma ora Chloe si trovava per sbaglio chiusa nella stanza di Aaron e non poteva fare nulla per scappare.
    Essendo lui più potente di lei avrebbe dovuto obbedire immediatamente, ma nel contratto con il suo Padrone era ben chiara l'esclusività dei suoi servigi.
    Nemmeno Madame, la moglie di Mr B., poteva toccare le schiave del marito, e infatti lei possedeva alcune fanciulle di sua esclusiva proprietà. I figli vivevano a contatto con le schiave e raggiunta la maggiore età ne ricevevano una in dono.
    L'unica figlia di Mr B. e Madame era Miss Sylvia, che era prossima alle nozze con un altro Padrone, Chloe non ricordava più il suo nome.
    Ma ora si trovava davanti ad Aaron. Il suo compleanno sarebbe stato tre settimane dopo. E lui aveva già chiesto lei in dono.
    «E dai, Chloe. Che ti costa farmi vedere come sai procurarti piacere da sola? Io non ti toccherò minimamente, me ne starò qui seduto sul letto. Spogliati e mostrati. Quando avrai finito, uscirai, come se non fosse successo niente.»
    Chloe annuì. Forse così non contravveneva al contratto del suo Padrone e rendeva felice Aaron, che altrimenti le avrebbe reso la vita un inferno.
    Slacciò i bottoni del suo vestito e rimase in biancheria intima. Si tolse anche il reggiseno.
    Poteva vedere gli occhi di Aaron divorarle i seni prosperosi.
    Sapeva che i figli di Mr B. rimanevano vergini fino al compimento del diciottesimo compleanno, quindi Aaron non aveva mai visto una donna nuda, né era entrato nelle segrete del padre dove risiedevano le schiave. Aaron era fortunato, vedeva le preferite del padre girare tranquille in casa mentre ignorava l'inferno di piacere che si trovava sotto i suoi piedi.
    «Non togliere le mutande! Voglio solo sentirti godere!» le disse Aaron, con la voce che nascondeva a malapena l'eccitazione che provava.
    Chloe obbedì. Iniziò ad accarezzarsi il monte di Venere, come le chiedeva Mr B., per poi passare a stuzzicarsi la clitoride. Non era sicura di ciò che stava per fare, quindi cercò di aumentare i tempi, magari per spazientire il piccolo prepotente. Ma questo la fissava con gli occhi spalancati.
    Finché non fu altro a spalancarsi: dapprima una porta in legno chiaro, seguita da una bocca che gridava tradimento, fino a un armadio pieno di abiti che vennero cacciati in una valigia; per finire si spalancò un portone in legno massiccio.
    «Avevo riposto tante speranze in te, Chloe.» le disse Madame accompagnandola alla porta. «E anche mio marito lo aveva fatto. Ma tradire così platealmente un contratto, è davvero un atto riprovevole. Lo sai che questo comporta l'allontanamento dalla casa, vero?»
    Chloe annuì e Madame sorrise mestamente. Portò una mano guantata nella tasca del suo lungo abito color prugna e ne estrasse una busta. «Mio marito non sa nulla di questo. Dentro troverai le indicazioni per raggiungere la casa di un mio amico fidato. Consegnali quanto trovi nella busta e andrà tutto bene per te, cara.»
    E le diede un bacio sulla fronte. Un bacio gelido come la neve.
    Era sola.
    racconto preso da racconti milu
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Comments
  1. Bìll
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    il racconto è vero ??

    lo spero
     
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1 replies since 5/9/2012, 15:24   710 views
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