1. Racconto Erotico Incesto - Mia mamma si scopa la sua amica - sesso incesto

    AvatarBy imee munaa il 12 Nov. 2012
     
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    Racconto Erotico Incesto - Mia mamma si scopa la sua amica - sesso incesto


    La fonte del racconto è www.google.com diritti dei rispettivi autori


    Per chi ha già letto il mio primo racconto, sa dell'amicizia di mia madre con Anna. Due volte a settimana nel paese in cui ho vissuto fino a pochi anni fa, si faceva il mercato. Si vendeva di tutto, dagli ortaggi, alla frutta, all'abbigliamento fino ai piccoli utensili per la casa. Le due donne non mancavano mai! Si davano appuntamento, o a casa dell'una o dell'altra e, dopo un caffè, si dirigevano nel centro storico e passavano in rassegna tutte le bancarelle. Io immancabilmente, quando potevo (quando non andavo a scuola), non perdevo l'occasione per seguirle.
    Un episodio particolare si verificò, nella stessa estate in cui feci la mia prima esperienza. Avevo sedici anni, era il mese di luglio, e faceva un caldo tremendo. Uscimmo da casa, io indossavo un pantaloncino e una maglietta. Mia madre indossava una gonna stretta, nera, e una canotta rosa. Ai piedi un paio di zoccoli con un tacco di 4-6 cm. Anna, invece, indossava un vestitino leggero, a fiorellini bianchi su fondo blu, che le arrivava sopra il ginocchio. Calzava una ciabattina, con un tacchetto, non esagerato ma che comunque le sfinava la gamba. Tutti e tre ci fermavamo ad ogni banco, con le due signore che rovistavano tra la roba, alla ricerca del capo da acquistare o solo da valutare. La gente era tanta, e la ressa in alcuni punti era davvero intollerabile, considerata l'elevata calura.
    Arriviamo a mezzo giorno, la maggior parte delle persone hanno fatto già rientro, in cerca di un po' di refrigerio tra le mura domestiche. Noi gironzolavamo ancora tra le bancarelle, alla ricerca di non so cosa.
    Arrivammo sotto il grande ombrellone di un ambulante locale, che mia madre e Anna conoscevano bene, visto che si fermavano sempre a guardare i capi che esponeva. Il tipo, coadiuvato da un ragazzotto, alla vista delle signore, accenna un sorriso e con fare da "mercante" attira l'attenzione delle due su quanto aveva riposto sul banco. Per lo più vendeva canotte, gonnine leggere, magliettine. Le due donne sembravano molto interessate ai capi.
    Mia madre si dirige verso la parte interna del banco, tra lo stesso e il furgone, proprio dove si trovano abitualmente i venditori. La bancarella non era particolarmente affollata, c'erano altre signore che rovistavano tra le montagne di capi, alla ricerca di quello giusto.
    Mia madre sembrava attirata da una gonnina leggerissima, di colore verde acqua. Si china, prende la gonna, ne tasta la consistenza, la prende e l'ammira stendendola con le mani. Sembra proprio fare al caso suo. Il venditore le si avvicina e con il suo solito modo di fare, che oscillava tra il latin lover "de noaltri" e il tipico mercante di paese, incomincia a far notare

    a mia madre la bellezza del capo. Sembrava che le piacessero tutte quelle attenzioni. Ripone la gonna, e rovista nel mucchio, alla ricerca di qualcosa da abbinarci. Nel fare ciò si china di nuovo, proprio davanti a me, che non mi perdo la visione delle sue tettone. Il venditore le rimane accanto, scrutando la donna, sia davanti ma soprattutto dietro. Mia madre sembrava non farci caso, mentre ascoltava il mercante che garantiva l'alta qualità dei suoi prodotti.
    Il caldo ero insostenibile, e approfittai per andare a bere nella vicina fontanella, che si trovava proprio dietro la bancarella dove ci eravamo fermati. Una volta bevuto tornai indietro, e vidi una cosa sconvolgente. Avevo la visione del banco da dietro. Mi fermai!
    Il venditore, sempre nella stessa posizione, a fianco a mia madre che visionava i capi sul bancone, aveva fatto scivolare la sua mano sul suo culone. Lo palpava con gesti circolari, per tutta la rotondità della chiappa altenando tre-quattro giri, con una pausa per premere, con due dita, contro il solco che divideva quel magnifico fondoschiena. Io mi gustavo la scena da dietro, senza che loro potessero vedermi. Dopo un po' il venditore, approfittando anche della minor affluenza, si fece più audace, ignaro della presenza di un curioso osservatore (io!). Cominciò con tre dita a sollevare la gonna di mia madre, in modo lento, sempre approfittando della posizione di mia madre, curva verso il banco a rovistare tra i capi di abbigliamento (credo che ora la sua posizione era dovuta più al lavoro di mano dell'ambulante che dall'interesse per quello che vendeva). La gonna risalì fino a scoprire la parte posteriore, non tanto, solo quanto bastava per poter insinuare la mano dentro le mutandine. Cominciò a rovistare dentro con le dita, accentuando sempre più il ritmo, alternando tra il culo e la figa. Mia madre era impassibile, assecondava ogni tastata, ogni penetrazione con le dita, sempre rimanendo nella sua posizione. La mia eccitazione diventava quasi incontrollabile.
    Tutto ad un tratto si avvicina Anna. Io credevo che la sua presenza facesse desistere il venditore dai suoi maneggi su mia madre. Invece no. Anna si affianca a lui, alla sua destra, (mentre mia madre era alla sua sinistra), e come se niente fosse comincia a rovistare tra i capi che stava guardando (o, meglio, facendo finta di guardare) mia madre. Il mercante approfittando della posizione curva assunta anche da Anna, non si lasciò scappare l'occasione e con un gesto repentino infila l'altra mano sotto il vestitino della donna. Operazione agevolata dalla leggerezza della stoffa e dalla larghezza dell'indumento. Le due donne, nella stessa posizione, erano palpate dall'uomo, quasi all'unisono. Più di una volta le due signore di guardarono in viso, con un espressione di godimento, scambiandosi un cenno di compiacimento.
    Il venditore si ferma, e sfila le mani tra le gambe delle due, e io ne approfitto per riavvicinarmi, credendo che la cosa fosse finita lì.
    Mentre mi dirigo verso mia madre, l'ambulante le si avvicina e le dice qualcosa che non riesco a comprendere. Mia madre si gira verso di me e mi dice: "Amore aspettaci qui che dobbiamo provare questi indumenti sul furgone". E, infatti, si dirigono verso il portellone posteriore del furgone, che aveva le ante aperte, ma l'entrata era coperta da un tenda. Entra prima mia madre, poi Anna e dopo un po' dall'entrata laterale, dopo essersi visto intorno e aver fatto un cenno al garzone, entra dentro anche l'ambulante. Io con molta attenzione mi dirigo verso il portellone posteriore, e cercando di non farmi vedere mi apposto in modo tale da scorgere l'interno da uno spiraglio lasciato dalla tenda.
    Appena avvicinatomi, sento l'ambulante rivolgersi alle donne: "Vedete come mi avete fatto eccitare, signore troie" e portandosi la mano sul cazzo da prova alle due della consistenza dell'arnese.
    Afferrando quanto avevano preso le donne per provarsi, dice: “Dai! fammi vedere queste tettone che voglio che mi fai una bella sega spagnola”, si gira verso mia madre e le strizza le tette. Mia madre si siede su uno sgabelletto, si alza su la canotta e si slaccia il reggiseno. Escono, con un balzo, due magnifiche tette. Senza dire una parola, si rivolge verso l'ambulante, guardandolo in viso. L'uomo, si abbassa la zip e tira fuori un cazzo bello grande e già semi turgido. Tenendolo con tre dita, comincia a schiaffeggiare le tette di mamma con il cazzone, fino a farlo diventare duro.
    "Dai segami con queste tettone, tienile strette attorno al mio cazzo… dai!"
    Mia madre stringe il cazzo con le tette e comincia un lento ma costante va e vieni; l'uomo è in estati. Anna li guarda, attenta, tra l'eccitato e il curioso. Il venditore si gira: "Che fai lì impalata? Alzati sto cazzo di vestito… fammi vedere la fregna!".
    Anna come un automa esegue l'ordine: si alza il vestito, fermandolo inserendo il bordo inferiore nella scollatura, e si tira giù le mutandine.
    Un bel paio, color rosa antico, tutte di pizzo. "Che figona ha la tua amica" rivolgendosi a mia madre. "Dai signora avvicinati, fammi toccare 'sta bella sorca". Mentre continuava la spagnola, l'uomo frugava in mezzo alle gambe di Anna con una foga impressionante. Alternava una strapazzata alla figa ad una palpata al culo. Mentre un dito in bocca a mia madre: "Succhia il dito che lo voglio infilare in culo alla tua amica, lasciaci la saliva che ora vediamo se è stretta in culo sta bella maiala".
    E mamma lo ciuccia come se fosse di zucchero, lasciando su, prima di tirarlo fuori, una buona dose di saliva. "Vieni qui signora! Dammi il culo che ora vedo se è stretto!" e, afferrando per una natica Anna, la avvicina a sé e fa scomparire il dito nel suo buchino.
    "Hai proprio un bel buco di culo, anche se un po' stretto ma accogliente… ora te lo allargo io!". Durante l'inculata con il dito non si ferma mai nella sega in mezzo alle tette, che continua sempre con un ritmo molto regolare.
    Anna faceva delle smorfie miste tra il dolore e il piacere. Mia madre si gustava la scena dell'inculata con attenzione, senza dimenticare però il suo "bel da fare". Anche il viso dell'ambulante lasciava trasparire un certo godimento, prologo ad una grande sborrata.
    Ahhhhh… è venuto! schizzando sperma su mia madre. Un primo getto andò a finire sul mento, un secondo sul collo e il resto sulle tette. Rimase ancora un po' lì mentre passava il cazzo sulle tette di mia madre spalmando tutto il suo seme.
    Era soddisfatto, aveva goduto. Mia madre anche era contenta di averlo fatto felice. Anna continuava a essere palpata sia la figa che il culo.
    "Brave signore! mi avete fatto godere… lo sapevo che eravate due belle porche. Prendete quello che vi pare… offre la casa… e a presto!".
    Il venditore si riabbottona i jeans e con un balzo esce fuori dal furgone. Mia madre si ripulisce con un fazzolettino, rimanendo ancora in silenzio. Anche Anna nella rivestizione non proferisce alcuna parola. E io, senza far notare la mia presenza, mi apprestai a ritornare davanti la bancarella in attesa che le due donne uscissero per fare ritorno a casa.


    per commenti e altro: [email protected]

    Edited by imee munaa - 21/11/2012, 16:16
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  1. imee munaa
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    fantastico racconto lesbo....
     
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1 replies since 12/11/2012, 18:28   10,138 views
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