1. Racconti Incesto - Avere una cognata porcella,che soddisfazione

    AvatarBy imee munaa il 2 Dec. 2012
     
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    Racconti Incesto - Avere una cognata porcella,che soddisfazione


    La fonte del racconto è www.google.com diritti dei rispettivi autori


    Da molto tempo avevo notato che lei, la mia cognatina tutto pepe, rivolgeva a me sguardi vogliosi.
    L’estate scorsa, non avendo il box,ove parcheggiare l’auto, avevo chiesto al fratello della mia fidanzata la cortesia di poter usufruire del suo poiché, dovevo andare in vacanza dai parenti della mia dolce metà. Di ritorno qualche settimana dopo, la mia ragazza aveva preferito rimanere lì qualche altro giorno, per cui tornato in Sicilia dovevo andare a recuperare il veicolo da mio cognato.
    Arrivato col bus, sotto casa sua, citofono più volte senza ricevere risposta alcuna, quindi telefono al cellulare di mio cognato per sapere se fosse o meno a casa.
    “Pronto caro sono Raul, sono sotto casa tua e devo prendere la macchina dal garage” dissi; ma lui con tono dispiaciuto rispose “ Guarda Raul, purtroppo sono fuori città, ma a casa ci dovrebbe essere Loredana!”. Pertanto continuai al oltranza a premere il pulsante della citofoniera.
    Dopo qualche minuto, la voce di mia cognata rispondeva: ”Chi è?” ed io: “ Lory, sono Raul”, lei aprì il portone ed io salì a casa sua; giunto sul pianerottolo, la porta d’ingresso era socchiusa, entrai e dissi: “Si può?”e lei “Certo, scusa arrivo subito”. Passarono nemmeno 30 secondi e lei: “Eccomi, perdono ma ero sotto la doccia, ho fatto di fretta per aprirti ero in accappatoio ed ho messo il primo vestito che ho trovato in armadio”.
    Credetti subito alla sua versione, infatti aveva ancora i capelli bagnati e dal vestito che a malapena arrivava a metà coscia, si intravedevano i capezzoli bagnati e turgidi che spingevano sul tessuto e davano l’impressione di esplodere da un momento all’altro.
    Senza nemmeno perder tempo, con la solarità che la contraddistingue mi disse: “ Ma allora racconta, come sono andate le ferie?”, “Benissimo grazie, mi sono dedicato al relax, mare e fitness” e lei: ”Beh, si vede sei sempre in splendida forma, tu invece come mi trovi?”, mamma ho dovuto trattenermi dall’esprimere realmente ciò che pensavo, lei è un tipo sui 35 anni, piccolina di statura, un po’ di pancetta ma una sesta misura abbastanza soda che non lesinava mai di mettere in mostra, per cui le dissi: “Lory tu sempre sei in perfetta forma”; Incalzando la mia risposta, continuava a proferire parole che onestamente neanche percepivo, in quanto ero troppo impegnato a guardarle le tette, lei accortasi del mio sguardo iniziò ad avvicinarsi verso di me, accarezzandomi il braccio mi disse: “ Che hai? Ti sei imbambolato?”; ops, figura di merda fatta e con un rossore in volto di colui che è stato colto sul fatto, cercai di giustificarmi, ma lei con il sorriso sulle labbra mi disse: “Tranquillo, ci

    sono abituata! Mi guardano le tette tutto il giorno e a me non dispiace, anzi mi eccita proprio! E poi anzi, se mi guardi tu…!”, ed io: “se ti guardo io cosa?”, lei: “ Lo sai, come fai impazzire le donne, con quella faccia da furbetto, fai impazzire anche me e poi tra noi ragazze si parla molto e la tua fidanzata della vostra intimità ne parla sempre molto bene definendoti un emerito Porco!”
    Stupito di quanto avevo appreso, la mia autostima era cresciuta in modo smisurato e risposi: “Beh sai, credo di esser normalissimo! Tutti quanti gli uomini, dinanzi ad una donna sexy, farebbero di tutto pur di scoparsela!”, lei senza pudore mi guardo dritto negli occhi e mi disse: “Ed io come sono? Sexy o no?”, beh, a quel punto senza timore alcuno e con sfrontatezza “Tu sei anche molto sexy, ma purtroppo siamo parenti e non possiamo neppure pensare di scopare insieme”.
    Eravamo giunti al punto di non ritorno, i nostri discorsi erano diventati incandescenti, avevamo abbattuto le barriere del pudore ed onestamente la cosa iniziava a piacermi ed l’eccitazione iniziava a salire. Dopo qualche secondo di stasi, Lory ricominciava con la sua sfrontatezza “ Dimmi la verità, ma ti sei mai segato pensandomi?”, caspita! Come avevo sempre immaginato, era porca, anzi una grandissima porca. Senza riflettere neanche un secondo a ciò che aveva detto le risposi: “Non mi sono mai segato pensandoti, ma ogni volta che vedo le tue tette, mi viene su duro!”.
    Compiaciuta dalle mie parole, non esitò neppure un momento e con un gesto deciso tirò fuori i seni immensi “Leccali!”. Senza pensarci afferrai quei due vulcani, mettendomi in bocca i capezzoli, iniziando a succhiarli di gusto, le alzai la gonna e vedendo la figa depilata, incominciai a masturbarla; Grondava e gemeva come una puttana, i suoi prolungati “ Si, dai!” si susseguivano incessantemente.
    Impiegò pochissimo a raggiungere l’orgasmo, aveva voglia di cazzo la puttana, per cui mi sbottonò i jeans, tirò giù i boxer e dopo aver afferrato il mio pene iniziò a spompinarmi come una forsennata!
    Anch’io, non impiegai tanto tempo prima di riempirle la bocca di sperma, che la porca ingoiò tutto d’un fiato; mi guardava fisso ed i suoi occhi sembrava che parlassero, “Scopami,, voglio il tuo cazzo!”, non esitai un attimo la feci girare, si mise a pecorina ed inserendo in quella caverna grondante il mio cazzo voglioso, iniziai a stantuffarla, afferrandola per le tette “Si, dai.. così… Sono la tua troia” ripeteva estasiata, in quell’atmosfera senza limiti che ormai si era creata, mi chinai per baciarle il buchetto del culo che era strettissimo, “No Raul, non l’ho mai dato a nessuno”, incurante di quello che aveva detto, presi la boccettina di olio dopo-sole che era poggiato sul tavolo, ne misi un po’ sulla punta delle dita ed iniziai a giocare con il suo buco, mentre il mio cazzo continuava a scoparle la fregna.
    Dopo averle lubrificato per bene il buco del culo, piano piano mi faci spazio con la cappella in quel meandro inesplorato, fino ad inserirlo tutto dentro con dolcezza.
    Le stavo scopando il culo, la stavo dominando, ero sempre più eccitato, fino a che non esplosi nuovamente riempendo il culetto di mia cognata.
    “E’ stata la miglior scopata della mia vita” disse, mai le era successo di sentirsi così troia mi aveva confidato.
    Da quel momento, sia io che lei custodimmo questo segreto. Ormai quando ci vediamo, siamo sempre più affiatati e chissà, se dovesse capitare nuovamente magari un’altra bella scopata… ci può sempre stare no???

    Brasileiro28

    Categoria: SIngoli Sicilia
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