1. Racconti Porno - Orgasmo bendato io e lei

    AvatarBy imee munaa il 5 Dec. 2012
     
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    Racconti Porno - Orgasmo bendato io e lei


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    un ultimo sguardo di intesa prima di celare i tuoi occhi con una sciarpina di raso nera e poi è calato il buio. E' il silenzio che occupa la tua mente ... senti il battito del tuo cuore, il respiro profondo dell'eccitazione per cosa potrà succedere. Non potrai vedere per poter meglio godere con gli altri sensi ... vorrei farti godere come mai hai provato.

    Acolterai ed ubbidirai, sarai un strumento di piacere ed il mio piacere è farti godere: è questo che mi frullava per la mente quando ti ho proposto l'incontro. Ti detto che solo che sarà diverso, un po' diverso .. il resto l'ho lasciato immaginare nei meandri della tua curiosità.

    Ed adesso sei accovacciata sul letto ... reggilcaze e calze con la riga, decoltè nere come ti avevo chiesto ... ed i guanti di raso che da un tocco fetish. Sei stupenda e sei silenziosa. Apro un cassetto e senti un tintinnare metallico. "Metti le mani dietro" ti dico, le tue mani scivolano dietro sulle natiche nude e sode.

    Clack e poi un altro ancora, sei ammanettata, sei mia. Riapro il cassetto e prendo un collarino, te lo metto intorno al collo, sento un tuo sussulto, un respiro lento, ti stai eccitando?
    senti ancora il cassetto che si apre e clack il guinzaglio viene attaccato, lo senti freddo che scivola tra i tuoi seni.

    "Scendi dal letto". ti porti verso il bordo del letto lentamente, non sai dov'è, sei un po' smarrita, con la mano ti sorreggo da un braccio e ti aiuto a scendere. Svetti con quei tacchi, sei sensuale, sei indifesa, sei una preda sublime. Il guinzaglio ti strattona lievemente: "ti voglio vedere ancheggiare sui tacchi. Seguimi" e così segui docilmente le indicazioni del guinzaglio come fanno le bestie addomesticate. Ti voglio docile. I rumore dei tacchi sul palchetto risuona nella stanza, come un ticchettio del tempo che scorre lento e non finisce mai, come il piacere che entra nell'intimo, nelle fantasie più oscure.

    "In ginocchio" ti ordino. Lentamente scivoli verso terra, senti scorrere una cerniera e dopo pochi secondi l'afrore del membro. lo senti sfiorare le tue labbra vermiglie. Senti l'odore del cazzo voglioso ancora barzotto. Istintivamente apri la boca e lo lasci entrare. Inizia il gioco di labbra e lingua sulla cappella che diventa turgida. Lo senti crescere e senti il sapore di maskio che riempie i tuoi sapori, non è stato lavato.

    All'improvviso senti la mia mano che si posa sulla nuca ed inizia a premere, a ritmare sula tua bocca, più dentro, più profondo, voglio che lo senti in gola. Sei avida e non ti tiri indietro, dentro tutto e per un

    attimo scompare ... quanto mi piace vederti ai miei piedi che sukki. Poi arriva una pausa, ti blocco con il guinzaglio e dopo qualche secondo ti spingo le mie natiche. "Fuori la lingua" e premo la tua faccia. Sento lo tua lingua che entra nel buchino piacere sublime, esplori, affondi un piacevole diversivo. "stenditi" esclamo.

    Ti guido verso il letto, lbero una mano dalle manette e ti aiuto a stenderti: splendida creatura, ti ammiro e ti voglio. Salgo pure io e mi accovaccio sul tuo viso, le natiche avvolgono il tuo viso, la tua lingua automaticamente esce per continuare il gioco appena iniziato. Spingi ed entra dentro che fremiti di piacere. Ti accarezzo dolcemente i seni e poi scendo nell'addome fino a sfiorare il tuo sesso già pieno dei tuoi umori. E' piacere constatare che sei fradicia di piacer, affondo un dito e poi due. Fammi esplorare la tua fonte del piacere, entrano senza problema, porcellina e ne aggoungo un terzo .. ansimi soffocata dalle mie natica. "Ti piace vero?" e sento solo un gemito più forte e prolungato. Si continua così fino a che mi alzo ed ti rimetto il sesso in bocca, te lo spingo dentro fino quasi a soffocarti mentre con le dita proseguo ad affondare. La mano è fradicia ed i tuoi gemiti sono eccitanti quasi più della tua abilità con la bocca.

    Mi alzo e ti ordino di metterti a carponi, sei pronta per essere montata. Prima affondo la lingua nella figa voglio gustare i tuoi umori del piacere. Mi sposto ritmicamente dal buchetto e fino al clitoride, ansimi come una ninfomane e mi implori "sbattimi". Non chiedo altro, lo prendo in mando e te lo infilo immediatamente: entra senza problemi, sei ben aperta. Si parte i colpi affondano contro le tua natiche, ti accontento: ti sbatto per bene.

    Poi senti che mi fermo, un rivolo di saliva che scende nell'incavo delle natiche. Che succede? Un dito che entra nel tempio inviolabile. Non te l'aspettavi? Ne entra un altro. "ah" un pò di resistenza, non puoi opporla sei sua. Le dita entrano di nuovo prima piano e poi più veloci e poi? di nuovo una pausa. Arriva lui, lo senti caldo, più piacevole, eccolo bello duro che inizia, si va spazio. Devo rilassarmi ed aprirmi pensi e lui entra piano, urli soffocati che si confondono con il piacere. E' dentro, è duro: adesso sono veramente sua.

    Senti un colpo e poi ancora sempre più forte. Non ti trattieni ed inizi ad urlare, prima il grido è soffocato e poi liberatorio ... quando il mio orgasmo splode nel tuo intestino. Non voglio uscire da quello'orifizio stretto ma tremendamente lussurioso. Mi lascio andare sopra di te, le tue braccia cedono e cadiamo sul letto. Sei mia e ti mordo piacevolmente sul collo. Lo so che ti piace.

    Via il la sciarpa e torni nel mondo del visibile, il viaggio di piacere è terminato. Ti guardo e capisco che non vedi l'ora di ripartire
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