1. Racconti Porno - Una serata cosi non me la sarei mai aspettata

    AvatarBy imee munaa il 5 Dec. 2012
     
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    Racconti Porno - Una serata cosi non me la sarei mai aspettata


    La fonte del racconto è www.google.com diritti dei rispettivi autori


    Dopo un anno passato in forze nell'azienda XXX stavo salutando, nuovo impiego maggio stipendio...insomma mi stavo avviando verso lidi migliori. Nel corso di quest'anno avevo legato molto con una collega più grande di me, più di quarant'anni, all'epoca io ne avevo 24. Il legame, vista anche la differenza d'età era stato di simpatia e di amicizia, amicizia tabagistica (per chi si ricorda ancora quando si poteva fumare negli uffici).
    Unico dispiacere della mia dipartita era, appunto, dover salutare la mia amica. Decidemmo di consacrare l'addio con una bella bevuta assieme, non eravamo mai usciti assieme ma entrambi ci sapevamo buoni bevitori.
    Decidemmo di andare in un pub un po' fuori città, per una questione di privacy e per non alimentare malelingue, lei era divorziata ma, anche in considerazione della differenza d'età non ci pareva il caso di far pubblicità alla nostra bevuta!
    Dopo un paio di birre e un po' di piacevoli chiacchere iniziai a studiamela un po'...purtroppo niente di speciale, culone fasciato dentro jeans un po' troppo stretti, zero tette, capelli corti da maschiaccio...ma quegli occhi verdi...enormi...che mi fissavano...e lì in basso qualcosa iniziò a muoversi...ma che cavolo fai?...ma sei fuori?... mi chiesi...
    Non ricordo molto di quello che ci dicemmo dopo la seconda birra...ricordo solo che progressivamente iniziai a trovarla sempre più sensuale e a chiedermi come sarebbe stato metterglielo dentro.
    Forse lei percepì qualcosa e quel qualcosa non le dispiacque perchè, pochi chilometri dopo, con la scusa di una vescica da svuotare accostai e m'infilai in una stradina laterale.
    Prima di scendere dalla macchina le volai addosso e iniziai a baciarla e a provare ad infilarle le mani dappertutto. Sorpresa... lei mi respinse...dicendo che non era il caso, che il giorno dopo mi sarei pentito di tutto.
    Feci spallucce e scesi per fare quello per cui (in teoria) m'ero fermato.
    Mentre zampillavo dispiaciuto guardando le stelle sentii la portiera dietro di me aprirsi e poi chiudersi e la sua presenza alle mie spalle.
    'hai finito?'
    'si...perchè? hai fretta? scusa dai non so cosa m'è preso...'
    'allora inizio io' m'interuppe lei...
    mi passo davanti e s'inginocchiò davanti a me, che nel frattempo non avevo neppure riposto l'uccello, e me lo prese in bocca, probabilmente si bevve anche le ultime gocce di piscio ma la cosa non parve turbarla granchè...la goduria di mettere l'uccello molle in una bocca e sentirlo piano piano riempirla fino a non starci più è una cosa fantastica ma quella volta fu la più speciale di tutte...i suoi occhi verdi mi guardavano imploranti mentre mi sentiva crescere dentro di lei, mi afferrò le mani e se le poggiò sulla testa e disse 'scopami in bocca, dai...' e io iniziai a stantuffarla ogni volta spingendolo

    più in fondo, ipnotizzato da quello sguardo...rapace...non durai molto...glielo sfilai dalla bocca e le spruzzai in faccia una litrata di sborra...
    ma la sua voglia era una febbre contagiosa... non riuscii neppure a farlo venire molle...
    'voglio scoparti anche la figa... e anche il culo'
    'no dai...mi vergogno a farmi vedere'
    non la lasciai neppure finire che iniziai a sbottonarle i jeans, e a tirarli giù... rudemente...la bestia si impadronì di me...lei con i jeans calati alle caviglie...quasi immobilizzata...la piegai sul cofano e glielo sbattei dentro...dentro una figa così bagnata che così non ne ho riviste più...colpi profondi, lenti ma violenti, fino in fondo...lei così con le gambe chiuse... così stretta e scivolosa... il suo culone cellulitico rivolto all'insù...impossibile resistere..iniziai a schiaffeggiarle le chiappe...a ogni schiaffo una contrazione della sua figa sul mio cazzo...da morire.
    con un impulso improvviso le passai una mano davanti ed iniziai a lavorarle il clito...continuando a muovermi lentemente dentro di lei...era il suo momento ed era giusto così, se ne vennè in pochi minuti, stritolandomi il cazzo...rischiando di farmi venire di nuovo.
    lasciandola ancora in preda alle contrazioni (e sadicamente titillandoglielo per farle protrarre) sfilai il cazzo fradicio dei suoi umori e glielo infilai nel culo, con rudezza.
    li per lì ebbi paura di un 'no li no' invece 'fai piano'...cara ragazza nel culo l'hai già preso meno male...
    ma così a gambe chiuse il buco così stretto, il tempo di asciugarsi e l'attrito divenne insostenibile...un'altra meravigliosa venuta...

    posso dire tranquillamente che è stata la donna più brutta con cui ho fatto sesso ma anche che è stato meravigliosa.
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