1. Alessia e il Vecchio Porco

    AvatarBy Ares il 1 July 2015
     
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    Alessia era una bellissima ragazza che attirava su di se come una calamita gli sguardi degli uomini di qualsiasi età. Alta circa 1.73, capelli lisci neri, occhi verdi con un taglio abbastanza stretto, labbra non sottili ma nemmeno troppo grandi, una seconda di seno che però era bello sodo e un culetto da favola che era senza dubbio il suo vanto migliore.
    Nonostante tutto questo non era riuscita ancora a trovare un fidanzato carino con il quale soddisfare la propria voglia di sesso che negli ultimi tempi era cresciuta dismisura. Si era lasciata da poco dal ragazzo con il quale aveva condiviso due anni di fidanzamento, ma con cui aveva avuto ben poche soddisfazioni sessuali. Da pochi giorni usciva con un altro ragazzo, Mirko molto carino con il quale sperava di soddisfare in parte le sue voglie. Le premesse erano state buone dopo due sere che erano usciti insieme, nel riaccompagnarla a casa si era soffermato in un parcheggio vicino a casa di Alessia, non proprio isolatissimo, e qui dopo averla baciata e palpata in tutte le prati del corpo l’aveva sdraiata e dopo averle alzato la gonna e tolto le mutandine iniziò a leccargli la fighetta con ardore Alessia si stava eccitando tantissimo, prese la testa di Mirko e la spinse ancora più verso la propria intimità al contempo le mani di Mirko si avvilupparono al sedere di lei che sembrava di marmo scolpito. Ben presto Alessia raggiunse, un godimento che mai aveva avuto nei due anni di fidanzamento con Filippo.
    “Adesso tocca a te farmi godere” Mirko si sbottonò i pantaloni e tirò fuori dalle mutande un cazzo di notevoli dimensioni che posizionò all’entrata della bocca di Alessia che era rimasta sdraiata sul sedile.
    “Fammi vedere quanto sei brava a fare i pompini”
    Il cazzo scivolò nella bocca di lei che prese a succhiare e leccare.
    “Si brava…così mi piace…dai…”
    Preso dalla foga, iniziò a scoparla letteralmente in bocca, entrava e usciva andando a sbattergli la cappella in fondo alla gola e facendole venire alcuni conati di vomito finchè prossimo all’orgasmo levò il cazzo dalla bocca e le sborrò sul viso, il liquido prese a colargli vicino alla bocca e fu lesta a tirare furoi la lingua per cercare di assaporarlo.
    “mmm. È buono è un po’ che non ne assaggiavo…”
    “Mi piaci…sei una bella troietta…”
    I giorni passarono e i due non mancarono di farsi delle belle scopate, avevano raggiunto un’intesa sessuale veramente ottima.
    Una sera che Mirko aveva la casa libera, decisero di fare una cenetta a quattro, avrebbero invitato un amico di Mirko, Stefano e la sua fidanzata Laura. La cena fu molto piacevole, Stefano non perdeva occasione per gettare gli sguardi su Alessia, le piaceva veramente molto. Dopo decisero di guardare un film in cassetta, ma era solo una scusa, ogni coppia si mise su un divano ed iniziò a pomiciare. Forse anche per la quantità di alcol bevuta, persero abbastanza velocemente i freni inibitori Mirko sollevò la gonna di Alessia e senza troppi indugi scostatele le mutandine prese a fargli un lento ditalino. Dal canto suo Stefano, senza mai staccare gli occhi da Alessia, prese a fare la stessa cosa con Laura, le lanciava delle occhiate cariche di libidine e Alessia era oltremodo eccitata dalla situazione.
    Ad un certo punto Alessia contraccambiando lo sguardo di Stefano tirò fuori il cazzo di Mirko e dopo averlo masturbato un po’, lo fece sparire tra le sue labbra e prese a pompare senza mai distogliere lo sguardo dall’altro. Stefano impose a Laura, che non lo voleva fare davanti a ltri, di far la stessa cosa, le prese la testa e gliela spinse verso il basso tenendola ferma e pompando nella sua bocca.
    Ben presto, anche eccitati per la situazioni, i ragazzi raggiunsero l’orgasmo sborrando nella bocca delle rispettive fidanzate.
    Mirko avrebbe voluto che Alessia rimanesse ancora un po’ aveva voglia del suo corpo, di scoparla, ma siccome era senza macchina non l’avrebbe potuta riaccompagnare, così lei andò via insieme a Stefano e Laura.
    Dopo aver accompagnato Laura che abitava nelle vicinanze di Mirko i due rimasero soli, Stefano dopo averla salutata fece cenno ad Alessia di prendere posto vicino a lui, dopodiché ripartì.
    “Sai che sei veramente molto bella…”
    “Me ne ero accorta, non mi hai quasi mai tolto gli occhi di dosso”
    “Se è per questo…. addosso avrei voluto posarci non solo gli occhi….” E così dicendo mise la mano sopra la sua coscia.
    “Ehi…ma quanto corri… ricordati che siamo entrambi fidanzati…”
    “Beh…io mica sono geloso… ” e con la mano risalì ancora di più la coscia.
    Lei che era ancora eccitata dalla serata, senza però aver avuto modo di godere, allargò ancora di più le gambe il chè voleva dire che la situazione non le dispiaceva più di tanto….anzi..
    La mano scivolò lenta verso l’alto, finchè non incontrò le mutandine, prese lentamente a strusciare sopra, poi le scostò leggermente, mentre Alessia alzava il bacino per favorire l’operazione, e penetrò con un dito all’interno della fighetta.
    “Senti come sei bagnata….sei una vera porcellina..”
    “mmm… si dai….”
    Il dito scorreva veloce, entrambi erano eccitati…Stefano cercò un luogo dove fermarsi, non appena spense il motore, saltò letteralmente addosso a Alessia, le infilò la lingua in bocca che subito si intrecciò con quella di lei, poi scese lentamente verso il seno, prese a succhiarlo con avidità dando dei leggeri morettini ai capezzoli, che stappavano dei gridolini di godimento.
    “Voglio il tuo cazzo….lo voglio dentro….”
    “Stai buona che ora ti accontento….” Tirò fuori il cazzo che aveva delle notevole dimensioni, lo appoggiò all’entrata della fighetta e poi come risucchiato in un vortice lo infiò dentro con un colpo secco.
    “Ahh… com’è grosso…. ahh… sii… dai…”
    “Ti piace…eh sei una bella troietta…ti piace il cazzo grosso…. e ora io te le infilo tutto dentro….”
    “Si …che bello…lo voglio sentire fino in fondo…”
    Stefano la pompava con violenza, delle volte lo faceva uscire completamente per poi risbatterlo dentro con un colpo secco che faceva godere immensamente Alessia.
    Dette qualche altra pompata e quando era prossimo al godimento uscì e le infilò il cazzo in bocca, lo sperma iniziò a sgorgare direttamente in gola, e lei lo assaporò tutto fino all’ultima goccia. Poi lo fece andare ancora qualche volta in su e in giù in modo che lei lo ripulisse per bene.
    “Ti piace bere la sborra eh…”
    “Si….” disse lei leccandosi le labbra.
    “Mi piaci… sei porca nell’anima…”
    Una volta rivestiti la riaccompagnò a casa si scambiarono i numeri di cellulare, ma lei gli disse che quello accaduto doveva rimanere un loro segreto, i rispettivi fidanzati dovevano rimanere all’oscuro di tutto.
    I gironi successivi Stefano le mandò alcuni sms, nei quali continuava a ripetere quanto desiderio avesse di lei. La invitò più volte a uscire insieme, finchè un giorno che Alessia aveva la casa libera lo invitò a casa sua.
    Decise di vestirsi in maniera provocante, minigonna, camicetta e un intimo mozzafiato.
    Quando Stefano andò ad aprirle rimase esterrefatto da tanta bellezza.
    “Cazzo, ma sei più bella del solito….”
    “Ti piaccio…. Mi sono vestita così apposta per te”
    Non aveva ancora oltrepassato la soglia che lui l’aveva attirata a se e aveva preso a baciarla tastandole per bene le tette con le mani, nel frattempo la protuberanza del suo cazzo era andato a sbattere sul ventre di lei.
    “Ehi… a quanto pare ti piaccio veramente tanto…. Senti come ti è già diventato duro..”
    “E allora bisogna soddisfarlo…. ”
    Lei senza proferire parola lo condusse nella sua camerina. Era una camerina molto carina, arredata con gusto con al centro un letto a una piazza e mezzo, le piaceva dormire nello spazio, le finestre davano sul giardino della villetta a schiera dove Alessia abitava.
    Nel frattempo il signor Alberto un uomo di circa 60 anni, vedovo da qualche anno, che abitava nella villetta a schiera confinante, si era accorto dell’arrivo del ragazzo, e sapendo che i genitori di Alessia non erano in casa si era immaginato a cosa fosse dovuta tale presenza. Spesso aveva fantasticato su Alessia, quel corpo lo eccitava da morire, aveva fatto anche alcune riprese mentre lei d’estate prendeva il sole in giardino e nel riguardarle spesso si era trovato a masturbarsi.
    Adesso però avrebbe potuto filmare qualcosa di più interessante, così presa la cinepresa si diresse nel suo giardino e scavalcata la piccola siepe che divideva le due proprietà si avvicinò alla finestra della cameretta di Alessia.
    Intanto Stefano aveva chiesto ad Alessia di fare uno spogliarello per lui lei eccitata dall’idea prese a spogliarsi in maniera molto sensuale… quando rimase con il sole reggiseno e tanga, lui le chiese di sdraiarsi sul letto e di iniziarsi a toccarsi. Le mani di Alessia presero a strusciare prima il seno poi piano piano scesero e iniziarono a toccarsi in mezzo alle gambe.
    “Brava..così… adesso togliti tutto….e masturbati…”
    Mentre lei esaudiva le richieste lui si posizionò di lato e le appoggiò il cazzo sulle labbra che subito presero a succhiare e leccarlo.
    A quel punto, mentre lei continuava a succhiarlo lui prese a leccarle la fighetta nella classica posizione del sessantanove. Era bagnatissima, lui avidamente le succhiava il nettare che fuoriusciva poi vide il suo buchetto e prese a leccargli pure quello. Pur non essendo vergine nel sedere, era la prima volta che qualcuno la leccava lì, la cosa la eccitava, aveva voglia di essere penetrata.
    “Dai scopami cosa aspetti… lo voglio dentro….”
    Anche lui aveva voglia di scoparla, la fece sdraiare supina sul letto, le raccolse le gambe al petto e poi la penetrò, lentamente, affondando i colpi, cercando di andare il più a fondo possibile. Anche a lei piaceva quel tipo di penetrazione, poi iniziò a leccargli le tette e mordergli i capezzoli.
    “Si dai… mordimi… scopami più forte…dai…”
    Iniziò ad aumentare il ritmo ad entrare e uscire con maggior foga, a lei sembrava mancare il respiro, le mani erano su tutto il corpo, prima sulle tette, poi sul sedere.
    “Ti piace …prendilo tutto…porcellina… sei la mia porcellina ..ti voglio chiavare fino a farti svenire..”
    “Ahh…dai ..ancora…sii..sii.. così…ahh…..godooooo”
    L’urlo liberatorio di Alessia rimbombò in tutta la stanza, non aveva mai goduto così. Altre tre o quattro colpi e anche Stefano raggiunse l’orgasmo sborrando sulla pancia di lei.
    Poi con le dita raccolse parte del liquido e lo portò alle labbra di lei. Iniziò subito a leccare e ad assaporare, le piaceva quel sapore.
    “Ne vuoi ancora…?”
    “Si ..voglio berlo tutto….”
    Lui ne prese ancora, ma invece di portarlo alle sue labbra iniziò a spalmarlo intorno al suo buchetto…
    “Ahi, ma che fai…”
    “Non mi dire che il tuo culetto è vergine…”
    “No l’ho già fatto…. Ma il tuo cazzo è troppo grosso..mi faresti male”
    “Vedremo…adesso rilassati…che voglio sentire quanto è stretto” La prima falange del medio la penetrò.
    “Ahi…fai piano…”
    “Ehi.. ma se ti lamenti per un dito…figuriamoci quanto ti ficcherò dentro il cazzo…ah..ah…”
    La seconda falange era entrata, e iniziò ad andare in su e in giù…
    “Cazzo quanto sei stretta… ma chi ti ha inculato prima cosa aveva uno steccolino da denti?… Ecco lo senti piano piano si stà adattando… si stà allargando”
    L’iniziale dolore lasciava il posto a un piccolo piacere, ma se l’avesse penetrata con il cazzo?…ancora non ci voleva pensare.
    “ahh…mmm..”
    “Ecco lo vedi comincia a piacerti…sei una vera zoccoletta…una maiala….dimmelo che ti piace…”
    “Si ..mi piace…dai…”
    “Ok…adesso basta… passiamo alle cose serie…girati….”
    “Aspetta ancora un po’ ….”
    “ma che aspetta e aspetta… è arrivato il momento che lo devi prendere in quel bel culetto… lo voglio mio”
    Intanto Alberto era eccitatissimo stava riprendendo tutto, mai si sarebbe immaginato di poter riprendere anche un’inculata, il cazzo gli stava esplodendo nei pantaloni, si sarebbe voluto masturbare lì per lì, ma così avrebbe rischiato di non riprendere bene, si sarebbe sfogato dopo nel riguardare il filmino.
    Stefano aveva girato Alessia prona… le sputò su buchetto..le allargo per bene il culo e posizionò la cappella all’entrata.
    “Ecco lo senti lo stai per prendere nel culo da un vero cazzo….”
    “Fai piano… “
    All’inizio penetrò lentamente, sentendo che i sui muscoli stavano facendo resistenza e godendo di questo, lo sfintere si avviluppò al suo cazzo come il guanto ad una mano, poi superato l’anello serrato dello sfintere con un colpo deciso, il cazzo penetrò fino in fondo.
    “Aghhh mi stai spaccando…fai piano….”
    “Ora è entrato tutto dentro… e adesso proviamo a farlo andare avanti e indietro…”
    Prese a pomparla con vigoria, lei si sentiva completamente squassata.
    “Ahii…ma cosa fai…mi vuoi spaccare in due…piano…”
    “Si…te lo voglio spaccare…voglio essere il primo a rompertelo…sei la mia troia…la mia puttana…”
    Nonostante il fortissimo dolore iniziale, stava subentrando un leggero piacere poi le parole che lui le diceva, quell’essere trattata da troia, la facevano eccitare ancora di più.
    “Che bel culo che c’hai… si …fammi godere…” prese con la mano a strusciarle il grilletto, lei si stava eccitando… e cominciava a godere… spingeva indietro il culetto in modo che lui la penetrasse ancora più a fondo.
    “Inizia a piacerti…si…sei una vera troia….eccolo stò per venire….”
    Dette un colpo più forte e poi scaricò una buona dose di sperma nell’intestino di lei.
    Rimase per un po’ immobile ancora dentro di lei, poi quando sentì che il cazzo si stava riducendo di dimensioni lo tirò fuori….”
    “Adesso troia vieni qui e ripuliscimelo per bene…”
    Lei non se lo fece ripetere e iniziò a leccarglielo tutto….
    Alberto ormai soddisfatto delle riprese effettuate spense la telecamera e ritornò alla sua abitazione e collegò subito i cavi al televisore per poter rivedere la registrazione e poter così sfogare la sua eccitazione. Quando ebbe finito di guardare si rese conto che il tutto era degno di uno dei migliori film porno. Iniziò così a farsi strada nella sua mente un progetto per poter sfruttare al meglio quel filmato. La sera giunse alla conclusione, avrebbe ricattato Alessia per ricevere in cambio qualche piacere sessuale.
    Il giorno dopo mise in atto il suo piano, sapendo che i genitori di Alessia tutti i giorni erano fuori per lavoro e rientravano la sera, attese che nel primo pomeriggio lei rientrasse a casa dall’università e quindi….
    “Ciao Alessia come va….”
    “Bene grazie ….” Cercò di tagliare corto, a lei non piaceva molto il signor Alberto, la guardava sempre con un aria da vero porco.
    “Senti ho qualcosa da farti vedere che penso ti riguardi molto da vicino”
    Si rese subito conto che quelle parole nascondevano qualcosa di poco chiaro.
    “Guardi ho molto da studiare, sarà per un’altra occasione”
    “Forse non hai capito… è bene che tu venga subito a vedere di cosa si tratta… dato che è molto personale”
    Quell’ultima frase fece crescere in lei uno stato d’agitazione.
    “Ok ….” Seppure a malincuore lo seguì nella sua casa.
    “Accomodati, le disse lui indicandoli un grosso divano posizionato davanti a uno schermo lcd.
    Alberto prese un telecomando e non appena premette il pulsante “play” sullo schermo apparirono le immagini di Alessia che faceva sesso con Stefano.
    “Ma… che….”
    “Ti piacciono queste riprese….devo dire che sei venuta molto bene….si riesce a capire anche quanto tu sia porca.”
    “Ma cosa vuoi….”
    “Ecco la domanda giusta…. vedo che sei una ragazza intelligente…..cosa voglio?…. Penso che tu lo possa immaginare…”
    “Scordatelo… non sono una puttana….”
    “ok vorrà dire che questa cassetta la farò pervenire ai tuoi genitori e anche a qualche altra tua conoscenza… che ne dici…”
    “Sei un porco bastardo……”
    Riflettè qualche istante e poi…..
    “ok stronzo hai vinto… cosa vuoi”
    “Calma… non c’e’ fretta…queste cose devono essere fatte con calma …abbiamo buona parte del pomeriggio a nostra disposizione”
    Si avvicinò al mobile per posare il telecomando e al tempo stesso premette un altro pulsante che fece partire una nuova registrazione. Poi con fare disinvolto si posizionò a sedere vicino ad Alessia, le mise una mano sulla tetta sinistra e iniziò a baciarla cercando di far scivolare la lingua dentro la bocca di lei, che però in un moto di difesa serrò le labbra. A quel punto la pressione della mano sulla tetta si fece più forte al chè lei dischiuse le labbra e lui potè far sguisciare la lingua dentro.
    Successivamente la mano si insinuò tra le coscie fino a chè non andò a urtare contro la fighetta di lei.
    “Come sei morbida…. Scommetto che da vera troietta sei già tutta bagnata….”
    “Sei un porco…..”
    “Si lo so sono un porco e tu sei la mia troietta…. Fammi sentire….” Infilò due dita dentro la fighetta e si accorse di non essersi sbagliato, era un vero lago di umori.
    “Senti quanto sei bagnata” Le prese la mano e fece in modo che le dita di entrambi penetrassero all’interno.”
    “Mm… no dai…adesso basta…”
    “Guarda che sono io che detto le condizioni… e poi siamo appena all’inizio… spogliati nuda”
    Pur con una certa riluttanza, eseguì l’ordine.
    Era stupenda.
    “Sei una gran figa….vieni con me…”
    La cinse per un fianco e la condusse con se verso il bagno, poi la mano che cingeva il fianco non potè fare a meno di scivolare verso il culetto di lei, meravigliosamente sodo, lo palpò per bene e poi il medio cercò di insinuarsi nel buchetto.
    “Ahi…ma che fai così mi fai male… “
    Mollandole un sonoro sculaccione le disse che non voleva più sentire lamentele da parte sua.
    Le disse di posizionarsi sul bidet…
    “Ma cosa vuoi farmi?…”
    “Voglio depilare quella tua bella fighetta….”
    “ma…” voleva controbattere, poi ricordandosi del sonoro sculaccione di pochi attimi prima decise di stare zitta.
    “Brava…vedo che hai imparato la lezione..”
    Prima le fece un’accurato bidet con l’acqua calda poi le spalmò della crema dopodiché con un rasoio iniziò a raderla.
    Alla fine si rese conto di aver fatto un buon lavoro e anche a lei in fin dei conti la cosa non dispiaceva più di tanto.
    La ricondusse nuovamente sul divano, le fece allargare le coscie e poi iniziò a leccarla e dopo un po’ la cosa iniziò a piacere pure a lei.
    “Mmm dai….si che bello….”
    Dopo un po’ raggiunse il primo orgasmo.
    “Adesso tocca a te…. tiramelo fuori”
    Lei gli abbassò i pantaloni e poi lo tirò fuori dalle mutande, era già in erezione e pure di dimensioni accettabili, se lo infilò in bocca iniziando a leccarlo e ciucciarlo.
    “Brava sei una gran pompinara” le prese la testa e tenendola ferma iniziò a scoparla in bocca non durò a lungo, dette qualche altra spinta e poi sborrò dentro la sua bocca. Alessia non pensava che a quell’età uno potesse avere dentro di se tanta sborra, non se l’aspettava e per poco non affogava, poi una volta ripresa la calma e ingoiò tutto fino all’ultima goccia”
    “Sei fantastica….”
    “Posso andare adesso…?”
    “Rilassati e non avere furia, adesso voglio esaminare per bene quel tuo bel culetto. Girati”
    Si sdraiò prona sul divano e subito lui le fù accanto.
    “Hai un culetto meraviglioso e da quel che ho visto ti piace anche usarlo….”
    Si insalivò un dito e poi lo infilò deciso nel buchetto.
    “Ahi… così mi fai male….”
    “Proprio per questo è più eccitante”
    Prese a farlo scorrere in su e in giù tra i lamenti di lei, poi ce ne infilò due e infine tre.
    “No adesso basta… mi spacchi in due così…basta ti prego…”
    “Non lamentarti tanto lo so che ti piace……” mentre i diti di una mano agiva nel culetto di lei, con l’altra iniziò a strusciarle il clitoride. Lentamente lei iniziò a godere, spingeva indietro il sedere, voleva godere e infatti poco dopo raggiunse un nuovo orgasmo.
    Nel frattempo Alberto aveva raggiunto una nuova erezione e senza aspettare oltre si posizionò sopra di lei e la penetrò nella fighetta. Cominciò a scoparla come un forsennato entrava e usciva con l’impeto di un ventenne era ormai prossimo al godimento si sfilò da dentro di lei e le sborrò sulla schiena.
    “Sei una gran bella troietta, d’ora in poi farai tutto quello che vorrò”
    “Scordatelo…. ora mi dai la cassetta e poi non ti voglio più vedere”
    Alberto scoppiò in una fragorosa risata.
    “Allora non ci siamo capiti, la cassetta non te la darò mai e poi ricordati che adesso ce n’è un’altra… quella di oggi”
    Alessia si avventò contro di lui cercando di aggredirlo…
    “Sei un porco…un maiale… bastardo….”
    Lui cercò prima di fermarla con le buone, poi le mollò un sonoro ceffone che la fece cadere nuovamente sul divano.
    “Cerchiamo di mettere bene in chiaro le cose…. Tu d’ora in avanti sarai la mia puttana…. altrimenti i filmini con le tue prestazioni faranno il giro di tutta la città. E poi guarda quando ti arrabbi lo fai eccitare ancora di più” disse indicando il suo cazzo che stava prendendo nuovamente vigore.
    “No cosa vuoi ancora……”
    “Vieni succhiamelo nuovamente… voglio che mi diventi nuovamente duro…. bello duro per quello che voglio fare….”
    Alessia pur intuendo le sue intenzioni non protestò e si mise a succhiare nuovamente il cazzo….quando fu nuovamente turgido …
    “Adesso mettiti prona e alza bene quel culetto……..”
    “Si però fai piano……”
    “Ma come l’hai preso nel culo anche l’altro giorno…. dovrebbe essere abituato…. Ecco…lo senti stà entrando dentro…. ah…come sé stretto…..”
    “Ahh… si… piano…. si……”
    Alessia iniziò a muovere indietro il suo culetto…. lo voleva tutto dentro..
    Alberto mentre la inculava prese anche a masturbarla… strusciandole il clitoride… cosa che fece godere maggiormente Alessia.
    “Siiii… dai…. ancora…. ah….sii…siiii…..”
    Alberto era ormai prossimo a una nuova eiaculazione…la fece girare e dopo essersi smanettato il cazzo.. le sborrò sul viso….”
    Alessia che era ormai in preda ad un raptus di godimento..prese a leccare le gocce di sperma che le colavano sul viso.
    “Vedi che alla fine ci siamo capiti…. ti aspetto ancora nei prossimi giorni….questo cazzo ha ancora bisogno di te.”
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